Non sanno più cosa inventarsi: ecco la tassa sull’identità | Il governo ci spilla altri soldi
        Novità tassa identità adesso la dovrai pagare - Giornalepop.it (Fonte foto Canva)
Arriva una nuova tassa che pesa sull’identità digitale degli italiani: una novità che non è stata accolta con entusiasmo, ma che, a quanto pare, il governo avrebbe già approvato.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a un radicale cambiamento nella gestione dei documenti da parte dei cittadini italiani, sotto molteplici punti di vista. Un esempio pratico è rappresentato dalla firma digitale e dall’introduzione dell’identità digitale.
Sempre più persone, nel tempo, hanno deciso di affidarsi a Poste Italiane per ottenere strumenti come SPID, CIE, CNS, indispensabili per accedere a servizi fondamentali, come ad esempio il portale dell’INPS.
Ma non finisce qui. Nelle ultime ore è arrivata la notizia, ormai ufficiale, secondo cui molti cittadini saranno costretti a pagare per continuare a usare la propria identità digitale. Una vera e propria tassa sull’identità, che sta già scatenando numerose polemiche.
Una notizia dell’ultima ora, che a quanto pare ha già ricevuto il via libera da parte del governo.
Identità digitale a pagamento: preparati, perché ti toccherà pagare presto
Sempre più cittadini utilizzano lo SPID di Poste Italiane per accedere a portali pubblici e amministrativi. Fino a poco tempo fa, era possibile attivarlo gratuitamente, recandosi fisicamente agli sportelli. Un servizio utile, ormai divenuto indispensabile per moltissimi italiani.
Nel frattempo, però, è entrata in scena anche la Carta d’Identità Elettronica (CIE), che sta progressivamente sostituendo i vecchi documenti. La CIE contiene al suo interno anche i dati necessari per diventare una vera e propria firma digitale, registrata nei database statali. E se ti dicessimo che proprio la CIE manderà in pensione lo SPID, il quale potrà essere mantenuto solo a pagamento? Sì, hai capito bene: per continuare a usare lo SPID dovrai pagare.

“Ti arriva la notifica e dovrai pagare subito”: cosa sappiamo finora
A spiegare cosa sta accadendo in queste ore è stato anche il canale TikTok Musshare, che ha approfondito l’argomento portando alla luce una novità già in atto: il governo vuole unificare l’identità digitale, puntando tutto sulla Carta d’Identità Elettronica (CIE). Secondo quanto riportato nel video, Poste Italiane, che ha finora gestito l’emissione dello SPID per milioni di utenti, non riceveranno più mandate ufficiali per la gestione dell’identità digitale, poiché tutto verrà accentrato sulla CIE.
E così, chi vorrà continuare a utilizzare lo SPID di Poste Italiane, per accedere ai consueti portali e servizi amministrativi, dovrà pagare circa 5 euro all’anno. La notifica di pagamento arriverà direttamente sul cellulare, e l’utente dovrà scegliere se confermare l’adesione o rinunciare, con conseguente congelamento dello SPID. Una manovra che, secondo le prime stime, potrebbe far incassare a Poste Italiane oltre 100 milioni di euro. Per ora, tuttavia, le informazioni sono ancora frammentarie e ulteriori dettagli verranno resi noti nelle prossime settimane.
