ZIO PAPERONE E LA STELLA DEL POLO, I PEZZI MANCANTI

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. 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Nel 1952 laDell Publishing, casa editrice americana che deteneva i diritti di sfruttamento dei personaggi Disney, commissionò a Barks alcuni numeri di prova diFour Color Comics, una fortunata serie di albi chiamati così perché i fumetti venivano stampati in quattro colori(che sovrapponendosi in vario modo formavano gli altri – NdR).Il protagonista assoluto stavolta non avrebbe dovuto essere Paperino, che già compariva nella serie, ma quel vecchio papero che lo stesso maestro dell’Oregonaveva creato qualche anno primae che tanto successo aveva riscosso tra i lettori:Zio Paperone. Barks realizzò così tre albi, il primo dei quali escì nel marzo 1952. Albi che hanno grande successo e diventeranno i primi tre numeri della gloriosa testata diUncle $crooge, curata quasi interamente dall’autore fino al numero 71 dell’ottobre 1967, quando andò in pensione. Barks si occupava della realizzazione di tutto il contenuto dell’albo, testi e disegni, a partire dalla copertina. I tre numeri “pilota” di Uncle $crooge Ovviamente, il motivo del successo è da imputare all’altissima qualità delle storie.Il primo albo contiene quella che è considerata “la miglior storia di Zio Paperone”, ovveroLa disfida dei dollari. L’epico scontro tra lo zione e la temibileBanda Bassotti, raramente così vicina alla vittoria definitiva. Forse la “quadrupla vignetta” più famosa dei fumetti di Carl Barks Sul secondo albo (gennaio 1953) abbiamo l’episodio deLa stella del Polo, storia in cui, a seguito a una amnesia, lasvitatorum rotellorum, lo zione deve prendere delle miracolose pillole per la memoria che gli (e ci) permette di ricordare il suo passato nel Klondike durante la grandecorsa all’orodel 1896. Zio Paperone comincia a ricordare… In questa storia fa il suo esordioDoretta Doremì, la cantante del saloon di Dawson, Bolla d’Oro, che (apprendiamo in un drammatico flashback) tanti anni addietro aveva drogato e derubato Zio Paperone della sua famosa pepita “uovo d’anatra”.Per questo motivo lo zione la obbligò a lavorare nella sua concessione… ma questo lo abbiamo saputo solo noi fortunelli arrivati dopo il 1981! Ecco come appariva la storia nella versione censurata (anche sull’Oscar MondadoriVita e Dollari di Paperon de’ Paperonidel 1968) Infatti la storia è uscita originariamente con quattro tavole e mezza censurate dall’editordella Dell perché la baraonda infernale scatenata da Zio Paperone alla Bolla d’Oro e il rapimento per un mese di Doretta vennero ritenute inadatte a un pubblico di bambini, privando la storia dell’intero flashback sul giovane Paperone e mostrandoci solo la versione anziana di Doretta. Le quattro tavole originariamente censurate (nella versione di Zio Paperone n. 77 del 1996), si inseriscono tra le due mostrate in precedenza Solo nel 1981 queste tavole vennero ritrovate, sebbene i fan americani discutessero della loro esistenza già nel decennio precedente. Nel 1973Kim Weston, fan e studioso di Barks, scrisse:“Di gran lunga le più importanti tra le famose pagine inedite di Barks sono le tavole censurate da La Stella del Polo.[…]Ho il sospetto che non ci sia nulla di veramente importante nelle vignette eliminate, forse un’altra vignetta o giù di lì per finire il flashback, preparativi per il viaggio, eun viaggio più ampio e panoramico di quello mostrato nelle quattro vignette rimanenti. Forse quelle vignette tagliate esistono ancora, ma non conosco nessuno che le abbia ancora scoperte”.Fate attenzione alla parte in grassetto del virgolettato, capirete più avanti. Se quattro tavole alla fine era state trovate, purtroppo rimaneva ancora perduta l’ultima mezza pagina formata da 4 vignette. Carl Barks, affidandosi alla memoria, decise di ricostruirla a matita. La mezza tavola perduta ricostruita da Barks Certo, dopo 30 anni Barks non poteva ricordare perfettamente la parte mancante. Lui stesso aveva messo le mani avanti dichiarando:“Ho ridisegnato le vignette originali al meglio dei miei ricordi. Ma molti fan si sono resi conto già allora che le vignette originali in quella pagina potevano essere diverse”.Al di là delle supposizioni, non c’erano prove per dubitare di Barks: lui ne era l’autore, dopotutto. Eppure non era stata ancora detta l’ultima parola. Nell’agosto del 2020 una delle quattro vignette ancora mancantiè stata scopertada alcuni fan di Barks e le speculazioni sono ricominciate, dato che questa vignetta non c’entra niente con quelle che l’autore aveva realizzato quaranta anni prima.Si tratta, infatti, di una vignetta di avvicinamento alla vecchia concessione di Zio Paperone (ricordate le parole di Weston scritte quasi cinquanta anni fa, circa un decennio prima del ritrovamento del grosso delle tavole censurate?). Probabilmente è la penultima vignetta della tavola originale, dato che si collega perfettamente con quelle conosciute. Questa vignetta vede per la prima volta la luce nel febbraio del 2021 in un fumetto Disney, nella pubblicazione svedeseKalle Anka Klassiker n. 1-2021 Questa scoperta ha portatoDavid Gerstein, filologo ed ex traduttore dei fumetti Disney per l’America, aricostruirel’ultima tavola censurata della storia, che, nella versione ufficiale fino a oggi, sembrava mostrare una transizione un po’ brusca, nonché una vignetta forse in origine doppia che tradisce un probabile ritaglio per ridurla di dimensioni. Ricostruzione e traduzione delle note di Gerstein a opera di Clinton Coot del forum del Papersera In breve ilfandomsi è scatenato eMarius Hestness, un altro appassionato, ha usato le considerazioni di Gerstein percercare di ripristinare la tavola alla versione originale del 1952.Sperando, comunque, che un giorno anche le altre vignette a oggi mancanti possano essere ritrovate, per poter finalmente leggere la storia nella versione originale immaginata da Barks e non sulle supposizioni. Realizzata grezzamente con Paint, siamo d’accordo, ma funzionale allo scopo! Tradotta in italiano per voi, sarebbe così. Ho cercato di utilizzare la traduzione ufficiale italiana di Boschi-Becattini-Cannatella (che ha esordito sul summenzionato Zio Paperone n. 77), ma ho dovuto cambiare qualche termine per accordarla maggiormente con questa ricostruzione Rimane un’ultima questione: perché Barks nella sua ricostruzione avrebbe cambiato la sua storia?Forse perché semplicemente ricordava male dopo quasi trenta anni o, più probabilmente, perché rileggendo la storia negli anni 1980 pensava che un richiamo alle pillole della memoria a metà storia avrebbe fatto filare meglio la storia in attesa della rivelazione finale, visto che non venivano più nominate da un pezzo. E voi conoscevate la storia delle tavole censurate deLa Stella del Polo?Che ne pensate di questo ritrovamento e della ricostruzione alternativa della tavola mancante?Fatemi sapere la vostra con un commento qui sotto!