MANDELA EFFECT, OVVERO I FALSI RICORDI

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Sapete cos’è ilMandela Effect? In breve: è la convinzione da parte di ampi gruppi di persone che alcune cose nella Storia non siano più come sono avvenute. L’effetto è chiamato così perché tanti ricordano la morte (e i funerali) diNelson Mandeladurante gli anni ottanta. Sì, il leader sudafricano è mancato nel 2013, ma molti sono pronti a giurare di ricordare perfettamente la sua morte trenta anni prima. All’anagrafe si chiamaMadonna Louise Veronica Ciccone: molti però sostengono che per diverso tempo il suo nome sia stato Maria Louise Veronica Ciccone, con ricordi di articoli e servizi a riguardo. Non so voi, ma io ho sempre saputo che Maria fosse solo uno dei nomi della figlia.Di questo equivoco dovrebbero esserci delle tracce negli articoli degli anni ottanta, con scritto Maria Louise Veronica Ciccone. Perché se i ricordi puoi cambiarli, le tracce non le puoi cancellare. Di falsi storici, che contribuiscono a dilatare il Mandela Effect, è pieno il mondo: storielle che abbiamo imparato a scuola, citate in buona fede dagli insegnanti stessi. E che, una volta confutati, potrebbero generare un Mandela Effect. Ecco chi ha rotto il naso della Sfinge Le leggende urbane e gli auto-convincimenti sorgono in determinati ambienti circoscritti.La Festa della Donna dell’8 marzo non è nata per ricordare delle operaie chiuse a chiave dal padrone in una fabbrica di New York mentre la fabbrica bruciava, ma andatelo a dire a chi ha sempre vissuto con questa convinzione nella testa.Se accetterà la verità, si sentirà vittima del Mandela Effect. In molti giurano che il cognome del disegnatoreCharles M. Schulz, autore dei Peanuts, prima fosse Schultz. E che solo da qualche anno quella t nel cognome sia sparita. Una strip di Schulz degli anni cinquanta Molti sono pronti a vendere i genitori sul nome dei cartoni di Bugs Bunny, Silvestro, Titti & company: molti ricordano Looney Toons, mentre pochi sanno per certo (come riportato in ogni cortometraggio) che i personaggi si chiaminoLooney Tunes. La Warner ha chiamato così questi corti perché i precedenti si intitolavano Merrie Melodies: quindi tunes e melodies, toni e melodie. Si giocava con la musica, e la parola toons non avrebbe avuto senso. Da piccolo ho noleggiato lavideocassetta di un filmche amavo e conoscevo a memoria. Decisi di tornare a noleggiarla dopo un anno, rimanendoci male quando vidi che una scena mancava all’appello. Io ero convinto ci fosse, ma era sparita. Probabilmente mi ero distratto, perché oggi ho il dvd di quel film e la scena c’è. A casa vedemmoLady Oscar. Per anni in famiglia abbiamo sempre sostenuto che finisse in un modo, con un personaggio che raccontava i fatti avvenuti dopo la Presa della Bastiglia.Rivedendo il cartoon qualche anno dopo, fummo sorpresi di scoprire che quel personaggio muore a due episodi dalla fine: non poteva, quindi, essere lui a comparire nel finale! Eppure io e i miei famigliari lo abbiamo pensato per anni! Io amo iLitfiba. E nello stesso modo anche altri due miei amici, con cui da sempre parliamo della nostra passione. Beh, verso il 2000 tutti e tre, discutendo, eravamo convinti (pronti a metterci la mano sul fuoco) che un certo brano fosse incluso in un certo album.Tre fan sfegatati che commettono lo stesso errore, condividendo una convinzione (chissà perché) sbagliata.Quella canzone non esiste in nessun album, è un singolo e basta. Con gli esempi delle mie esperienze ho voluto fare capire che da soli o in gruppo siamo tutti soggetti a ricordi sbagliati. Autoconvincendoci di qualcosa che non esiste. E ciò può succedere sia in un ambiente dove tutti vivono a stretto contatto (la famiglia), alimentando il falso ricordo a vicenda, sia nei gruppi di persone distinte (i fan di un gruppo musicale, per esempio). Magari succede perché un articolo su un giornale ad alta diffusione contiene una notizia sbagliata, così da dare informazioni errate alla gente, una parte della quale non correggerà mai l’errore.Non c’è nulla di strano: è la nostra mente (individuale o collettiva) a giocarci brutti scherzi, modificando la percezione di ciò che ricordiamo. E voi avete avuto esperienze, singole o collettive, di falsi ricordi?Siete stati mai vittima del Mandela Effect?