EC COMICS, IL TEMPIO DEI GRANDI DISEGNATORI

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Da qualunque prospettiva li si affronti, i fumetti della Entertaining Comics (Ec Comics) appartengono alla leggenda. Fanno parte del lato oscuro della cultura popolare americana degli anni cinquanta, come le fotografie fetish di Bettie Page e i primi dischi rock ‘n roll del Dj Pete “Mad Daddy” Meyers. La sigla della casa editrice di fumetti, Ec, è diventata uno dei principali simboli della battaglia tra autore e censore, con l’innovativo editoreWilliam M. (Bill) Gainesnella parte dell’eroe che lotta contro il fondamentalismo incarnato dallo psichiatraFrederic Wertham, autore di “La seduzione dell’innocente”,un saggio che accusa il fumetto di traviare i giovani. A far scattare la scintilla fu l’incontro tra il giovane sceneggiatore e disegnatoreAl Feldstein, che al momento stava realizzando albi per ragazzi per l’editore Victor Fox, e il neo editore Bill Gaines che aveva da poco ereditato la Ec Comics alla morte del padre. Entrambi condividevano la passione per il cinema espressionista tedesco e per i giallihard boileddegli anni trenta, e con questa roba avevano intenzione di farci dei fumetti. Nel 1950 la Ec Comics fece uscire ben tre nuovi albi bimestrali:Tales from the Crypt,Haunt of FeareThe Vault of Horror. I quali lanciarono un genere fumettistico nuovo, l’horror, il cui successo immediato fece capire che il pubblico non aspettava altro. Ogni bimestrale conteneva quattro storie a fumetti tra le sei e le otto pagine, due storie delle quali introdotte dal personaggio simbolo della testata, una strega e due tizi patibolari.Pare che in linea di massima Bill Gaines escogitava le trame, mentre Feldstein disegnava lo storyboard e scriveva i dialoghi(sul reale contributo dell’editore ai soggetti ci sono però dei dubbi – NdR).Altri di tanto in tanto si scrivevano da soli le storie, in particolare i disegnatoriJohnny Craig,Graham IngelseJack Davis. In soli cinque anni attorno ai tre albi si concentrarono alcuni dei migliori disegnatori americani del momento dando vita, pur nei limiti imposti dal numero limitato delle pagine, ad alcune delle storie a fumetti migliori di ogni tempo. Vista l’alta qualità del materiale è stato particolarmente difficile operare una selezione dei dieci migliori episodi… Al Feldstein è legato a doppio filo alla rivistaMad, un successo editoriale capace di superare (nel 1973 e nel 1974) i due milioni di copie al mese. Ma prima ancora di ereditare la rivista dopo l’uscita dalla Ec Comics del suo fondatore Harcey Kurtzman, Feldstein è stato ildeus ex machinadietro all’esplosione dell’horror nella prima metà degli anni cinquanta. Oltre a scrivere quasi tutte le storie fu lui a scegliere i collaboratori. Del suo ruolo nella storia del fumetto era ben conscio, come dimostra questo episodio dove l’autoironia la fa da padrona. “Horror benath the streets” inizia con Feldstein e Gaines che hanno terminato un albo diModern Love, una serie di fumetti sentimentali pubblicata dalla Ec Comics, e stanno uscendo dalla redazione a tarda sera. Mentre camminano per la strada buia, discutendo sulla opportunità o meno di lanciare i fumetti dell’orrore, vengono inseguiti da una figura incappucciata (laVecchia Strega) che li costringe a cercare rifugio nelle fogne. Una volta nelle fogne sono costretti da due loschi figuri denominati ilGuardiano della criptae ilCustode del sotterraneo dell’orrorea firmare i contratti per fare uscire due albi chiamati rispettivamente Tales from the Crypt e The Vault of Horror, senza dimenticare Haunt of Fear… in pratica i tre personaggi sono i testimonial degli albi, un ruolo che in seguito sarà imitato da Zio Tibia. Il disegno stilizzato di Feldstein è già maturo e graficamente modernissimo. “Un giorno un tizio entrò in ufficio. Aveva le guance scavate, era quasi calvo e sembrava un coniglio. Faceva per la Timely delle pagine pazzescamente divertenti che si chiamavanoHey Look. Ce le fece vedere, e io e Bill finimmo a terra per le risate. Aveva anche uno stile di disegno personalissimo.Allora dissi: ‘Bill, questo tizio deve lavorare per noi!’…”. Così Al Feldstein ricorda l’arrivo di Harvey Kurtzman alla Ec Comics. Come fu che passò dal genere umoristico all’horror nessuno se lo ricorda, ma lo fece.“Faceva delle ricerche straordinarie. Se c’era da realizzare una storia con un sottomarino, lui andava a cercare qualcuno che gli desse il permesso di salire su un sommergibile per contare anche le viti”, dice ancora Feldstein. In “House of horror” tre giovani matricole del college decidono di passare una notte in una casa stregata con conseguenze imprevedibili.Harvey Kurtzman, che non era particolarmente a proprio agio con il genere horror, utilizza qui uno stile ibrido, a metà tra il realistico e lo stilizzato, di notevole fascino. La linea è utilizzata con semplicità e audacia non comuni, le sue figure pur nella loro apparente regolarità assumono posture strane che esprimono una atmosfera di dramma. Kurtzman riduce la rappresentazione agli elementi essenziali, ottenendo una specie di“realtà aumentata”che gli permette di mettere in scena qualcosa di più “vero” di quanto ottenibile con uno stile realistico. Prima della Ec Comics,Wally Woodaveva lavorato come assistente di Will Eisner suSpirit, dove si era messo in luce per le sue tavole classiche e moderne allo stesso tempo. Se è vero che il meglio di sè Wood lo diede sugli albi di fantascienza della Ec Comics,Weird ScienceeWeird Fantasy, dove poteva dare libero sfogo alla sua fantasia disegnando pianeti, astronavi, razzi, tute e scafandri da astronauta e complessi macchinari, sarebbe un errore sottovalutare il suo apporto al genere horror. La forza di Wally Wood in questo campo è l’uso magistrale delle ombre, con cui riesce a costruire con facilità le atmosfere oscure e malsane tipiche del genere.In questa storia un uomo sposa una donna per assicurarsi la fortuna di suo zio quando questi morirà, ma siccome lo zio non si decide a morire convince la moglie che devono ammazzarlo loro. Una volta consumato il delitto, la moglie cade in uno stato di depressione per i rimorsi e i sensi di colpa. Allora il marito decide che anche lei deve morire. Cerca di convincerla che lo zio tornerà dall’oltretomba per punirli, sperando che la paura dia il colpo di grazia al suo debole cuore. Alla fine lui le dice:“Hai sentito? Tuo zio è fuori sul pianerottolo!”;“Sì, l’ho sentito!”, dice lei mentre il suo cuore cede e muore. Sfortunatamente per lui, il cadavere dello zio è effettivamente fuori sul pianerottolo, tornato dal mondo dei morti per ottenere vendetta. Memorabile la pagina finale col morto redivivo che trascina l’uomo nella vicina palude tra grida agghiaccianti e contorcimenti vari. Jack Kamen è un caso a parte. Nel vasto panorama dell’horror di quei giorni sembra un pesce fuor d’acqua. Il suo disegno aggraziato ed edulcorato a prima vista ha davvero poco a che fare con il tono truculento delle storie. Quella che metteva in scena assomigliava a una rappresentazione lucidamente realistica e naturalistica della classe media americana, soffocata dal consumismo e dal conformismo. I suoi uomini erano belli come il dottore della porta accanto o il manager di una società che aveva giocato a calcio durante gli anni del liceo. Le sue donne sembravano delle casalinghe che da adolescenti erano state reginette di bellezza. Ma proprio qui stava la forza di Jack Kamen: in una rappresentazione formalmente ineccepibile dei silenziosi terrori che albergano nelle case da sogno dell’american dream. In questo, nel visualizzare alla perfezione l’essenza del messaggio profondo che Gaines e Feldstein stavano comunicando al mondo, nessuno gli fu pari. Nella storia la piccola Kathy non riesce a capire perché il suo patrigno la odi così tanto, anche se scopriamo che è perché assomiglia in modo impressionante al primo marito di sua moglie di cui è ancora geloso.Sarà una vicina dalle fattezze di strega, Miss Thaumaturge, a dare alla piccola Kathy l’occasione di vendicarsi del patrigno grazie a una bamboletta vudu. Anche in mezzo a un gruppo di talenti che include diverse leggende del settore, il lavoro di Johnny Craig per la Ec Comics continua a spiccare. Era un artista completo, che spesso si scriveva da solo le storie, dando vita ad alcuni dei lavori migliori della Ec. Era inoltre il principale copertinista degli albi horror, per i quali creò iconici capolavori che si stamparono nella memoria di un’intera generazione. Sfortunatamente si stamparono anche nella memoria di Friedrich Wertham, che le citò come esempio di corruzione delle giovani menti nel suo famigerato libro. In questa storia un truffatore riesce a entrare nelle grazie di due ricchissime sorelle. Inizia a corteggiare entrambe ed entrambe si innamorano di lui. A questo punto, volendo il patrimonio tutto per sé, finge di avere un fratello gemello e con questo stratagemma sposa entrambe.Le due, scoperto il trucco, si vendicano prendendo un’ascia e dividendolo a metà: così ognuna avrebbe avuto il suo “mezzo marito”! Se il suo lavoro sui personaggi non può eguagliare l’incredibile varietà di sfumature di Jack Davis, e se Graham Ingels lo supera di gran lunga nella costruzione di atmosfere inquietanti, Johnny Craig eccelleva nelle storie horror più di qualunque altro, diventandone ben presto il capofila.