ZANARDI DI ANDREA PAZIENZA E I MITI GRECI

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Massimo Zanardiè il principale personaggio creato daAndrea Pazienza, protagonista di una serie di fumetti degli anni ottanta. È un giovane perfido e amorale che trascina altri giovani nelle sue imprese. Zanardi, con i suoi amiciColasantiePetrilli, è un rappresentante del mondo giovanile negli anni di riflusso successivi al Movimento del 1977. È un liceale ripetente, mentre i ragazzi intorno a lui frequentano il Dams di Bologna (il Corso di laurea per le discipline delle arti, della musica e dello spettacolo). Zanardi è un prodotto del suotempo, ma incarna un modo di essere giovani tipico del nostro modo di intendere la vita. Il personaggio tracotante, pieno dihybris, cioè di orgogliosa presunzione del proprio potere, della propria forza e furbizia, è nella nostra tradizione culturale. Il tipo di imprese che lo vedono protagonista fanno parte del comune patrimonio letterario.Gli eroi negativi, la cattiveria gratuita, la violenza, la donna trattata come oggetto erano già presenti nella letteratura greca, nell’Iliade e nell’Odissea. Zanardi con una mazza chiodata Anche Zanardi è spregevole, eppure le sue prodezze ci muovono al riso e siamo propensi a credere che coloro che si indignano siano ipocriti.Tutto ciò succede perché siamo cresciuti in una società abituata a tollerare l’insolenza dei giovani? Leda e il cigno, Antonio da Correggio, 1532 In Grecia la violenza gratuita, lo stupro, l’incesto erano proibiti agli uomini, ma permessi nelle storie sugli dei.Zeus, padre degli dei, è raffigurato nel quadro di Correggio nelle forme di un cigno. Secondo il mito si trasforma in cigno per sedurre la bella Leda. Vuole unirsi carnalmente con lei. Le donne sono rappresentate come deboli, stupide e sprovvedute. Pompei, Europa sul dorso del toro (Zeus) I desideri carnali di Zeus sono insaziabili. Il re degli dei non esita a usare violenza a chi suscita la sua passione e non si piega ai suoi voleri. In questo antico affresco vediamo raffigurata la bella Europa rapita da Zeus, che si è trasformato in un toro mansueto per incantarla. Zanardi compie azioni deplorevoli. Nell’episodio “Cenerentola 87” un fratello e una sorella commettono incesto. Vengono indotti a farlo senza volerlo da un atroce scherzo organizzato da Zanardi e dai suoi amici, per pura cattiveria. Naturalmente siamo propensi a credere che la ragazza sia particolarmente ingenua a fidarsi di Zanardi e dei suoi amici. Hera e Zeus, incesto tra fratelli Per i greci l’incesto è un tabù per gli uomini, ma non è considerato tale per gli dei.Hera(la romana Giunone) era una fanciulla bellissima. In una giornata fredda vide un uccellino intirizzito. Cercò di riscaldarlo sul suo seno. L’uccellino si trasformò in un bellissimo giovane che chiese a Hera di sposarlo. Era Zeus, suo fratello.Quindi il padre e la madre degli dei erano fratello e sorella. Zeus diventa per i romani il dio Giove, padre di tutti gli dei. Achille combatte contro Ettore Achille è, più del guardingo Ulisse, l’eroe greco per eccellenza. È impulsivo, virile, maschio. Coraggioso, pronto a combattere per i propri ideali. È violento. Non tollera i soprusi e le offese. È pieno d’ira. La vendetta è fondamentale per lui, perché un vero uomo deve vendicarsi di un torto subito. Usa la spada e la lancia per combattere, guardando in faccia il nemico. L’arco e le frecce sono considerate le armi dei vigliacchi, perché si usano da lontano. Questi sono gli ideali su cui sono stati educati i nostri antenati. I poemi omerici venivano declamati dagli aedi e dai rapsodi. I giovani si formavano su questi valori e la violenza, se usata in alcuni contesti, era considerata parte integrante della vita.La morte in età giovanile era messa nel conto. Si accettava l’idea di morire dopo una breve vita intensa, felice e gloriosa. Zanardi ama la violenza, gli piace menare le mani. Qui Andrea Pazienza, l’autore, rappresenta se stesso che lotta con Zanardi. Nell’episodioIl pacco,Zanardi uccide il pusher che lo ha imbrogliato spaccandogli un mattone sulla testa in un vicoletto. “Muore giovane chi è caro agli dei” Zanardi corteggia la morte, con l’abuso di ogni tipo di droga e di ogni genere di violenza. Ulisse si finge pazzo arando la sabbia e seminando sale Ulisse è l’altro eroe greco, protagonista dell’Odissea. È furbo, astuto, curioso. Di fronte a qualsiasi problema non usa la forza bruta, non si indigna. Cerca di usare il cervello in modo creativo.Amando la vita, cerca di sottrarsi alla guerra di Troia fingendosi pazzo. Aggioga un bue e un asino all’aratro, ara la sabbia e semina sale. Ma i suoi compagni gli mettono davanti all’aratro il figlioletto Telemaco. Ulisse tira le redini per risparmiare il figlio. Viene così scoperta la sua macchinazione e viene imbarcato per la guerra di Troia. Ulisse acceca Polifemo Nel suo peregrinare per tornare a Itaca dopo la caduta di Troia, Ulisse giunge all’isola dei ciclopi. Qui Ulisse e i suoi compagni entrano nella grotta di Polifemo, un gigante con un solo occhio. Polifemo li cattura, divora due compagni di Ulisse, chiude la grotta con un enorme macigno e si addormenta. Se Ulisse lo uccidesse con la spada, come pensa di fare in un primo momento, non sarebbero poi in grado di spostare il pesante macigno che chiude la grotta. Morirebbero tutti. Allora Ulisse prende un tronco, ne arroventa una punta e acceca l’unico occhio di Polifemo. Prima, aveva detto al mostro di chiamarsi Nessuno. Così quando vengono gli altri ciclopi, richiamati dal trambusto, da dentro la grotta Polifemo urla:“Nessuno mi ha ferito”, facendo allontanare i suoi fratelli perplessi.Al mattino, Polifemo accecato sposta il macigno per far uscire il gregge. Vuole salvare le sue pecore che non può più accompagnare al pascolo perché è stato accecato. Ulisse e i suoi amici rimasti si attaccano al vello della pancia delle pecore e riescono a fuggire.Infine, Ulisse non riesce a frenarsi e deride Polifemo dicendogli che lo ha accecato Ulisse di Itaca.