TIMOTHY DALTON, UN JAMES BOND DA RIVALUTARE

TIMOTHY DALTON, UN JAMES BOND DA RIVALUTARE

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Mentre conNo Time To Diesi chiude l’eraDaniel Craig, noi vi consigliamo di rivalutare il dittico anni ottanta conTimothy Dalton, e vi spieghiamo perché lui in fondo è il James Bond più vicino al personaggio creato dallo scrittoreIan Fleming. “Bond non lo sopporto. Fosse per me, gli farei venire i reumatismi e nel prossimo sequel lo farei liquidare da un paio di ragazze”.(Sean Connery) Che mi tocca fare… QuandoSean Connerydiede per la prima volta l’addio a James Bond, Timothy Dalton era già in lizza per sostituirlo. Ma all’epoca Connery aveva 42 anni, Dalton 21. La metà esatta, troppa differenza d’età per sembrare lo stesso personaggio.E così, malgrado il gallese Dalton fosse già un attore teatrale affermato, la parte andò aGeorge Lazenby, un simpatico meccanico australiano che aveva in curriculum solo uno spot per dei cioccolatini. Dopo il sottovalutatoAl servizio segreto di Sua Maestà(1969), Lazenby lasciò il ruolo per divergenze con i produttori. Connery fu richiamato perUna cascata di diamanti(1971), dopodiché arrivò in pianta stabileRoger Moore. Quando nel 1984 Moore scoprì di essere più giovane della madre della sua ultima Bond girl (laTanya RobertsdiBersaglio Mobile) decise di passare il testimone.Dalton era ancora lì in panchina ad aspettare, ma nel frattempo accanto a lui si erano accomodati ancheSam NeilePierce Brosnan.Di come sarebbe stato il Bond di Neill ci resta solo un provino di pochi secondi. I produttori optarono per Brosnan, il quale stava girandoRemington Steele(trasmesso da noi con il titoloMai dire sì), un telefilm giallorosa di cui era la star insieme aPatrice Zimbalist.La notizia che Brosnan era ufficialmente il nuovo Bond risvegliò l’interesse del pubblico verso la serie tv: gli ascolti da bassi divennero altissimi, eRemington Steelefu rinnovata per altre quattro stagioni impedendo a Brosnan di dedicarsi a 007. Evviva… La grande occasione per Timothy era finalmente arrivata, ma il destino beffardo non aveva smesso di accanirsi. La sua esperienza come James Bond fu infatti breve (solo due film) e sottovalutata da pubblico e critica.Definito da più parti un manichino antipatico, è stato rivalutato solo in anni recenti, dopo che l’era di Daniel Craig ha fatto vedere il tono duro e serioso del personaggio nei romanzi originali di Ian Fleming. E ai due film in sé (diretti, come gli ultimi di Moore, daJon Glen) non toccò sorte migliore:Zona Pericolovenne liquidato come banale, eVendetta Privatacome troppo violento e lontano dai canoni della saga. Io però direi che un piccolo rewatch ci vuole. Pronti? James Bond aiuta a fuggire al di là della Cortina di ferro il generale sovietico Georgi Koskov (Jeroen Krabbé), il quale rivela che il generale Leonid Puskin (John Rhys-Davies) intende giustiziare tutte le spie occidentali nel blocco sovietico innescando la Terza guerra mondiale. In realtà è tutta una manovra di Koskov che, in combutta con il trafficante d’armi Brad Whitaker (Joe Don Baker), intende usare i diamanti che ha sottratto al suo governo per comprare droga da rivendere in America, e al tempo stesso soffiare a Puskin il comando del servizio segreto russo. James cercherà di fermarlo con l’aiuto della violoncellista Kara Milovy (Maryam d’Abo), innamorata di Koskov e da lui manovrata. EffettivamenteZona pericolonon è uno dei capitoli più originali della saga. Anzi, risente degli schematismi dei capitoli precedenti. Tra i peggiori: una prima parte con inutili giri per il mondo senza che si capisca bene cosa sta succedendo, e il personaggio di Maryam d’Abo che non brilla per carisma e intelligenza. D’altro canto c’è tutto quello che ci si aspetta da uno 007: location esotiche, intrighi internazionali, scene d’azione spettacolari, una love-story tra l’eroe e la bella, marchingegni da spia (meno del solito per esigenze di realismo, ma ci sono), tocchi di humor… Insomma, vale lo stesso discorso diSi vive solo due volte,Solo per i tuoi occhi, eIl domani non muore mai: è un tipico film di Bond, né più né meno.Siete fan di Bond? Allora qual è il problema? Due curiosità. La prima è la resa dei conti in Afghanistan, con James Bond aiutato dai mujaheddin che combattono gli invasori sovietici con il sostegno degli americani. La seconda è che questo è il primo film in cui Bond non va a letto con nessuna donna (forse anche perché erano i tempi bui dell’Aids). In locandina senza smoking, che scandalo… James Bond aiuta l’amico e collega della Cia Felix Leiter a catturare il boss del narcotraffico Frank Sanchez (Robert Davi). Questi però evade in un batter d’occhio e si vendica su Leiter in luna di miele, uccidendogli la moglie e facendogli divorare le gambe da uno squalo. Pure James, inAl servizio segreto di Sua Maestà,era rimasto praticamente vedovo sull’altare.Comunque qui sbrocca, disobbedisce agli ordini e fugge in sud America per fare la pelle a Sanchez, aiutato dall’agente della Coa Pam Bouvier (Carey Lowell, moglie di Richard Gere nella vita reale). Per la serie “il pubblico non è mai contento”, seZona pericolonon piacque perché troppo simile a roba già vista,Vendetta privatavenne preso a pesci in faccia perché troppo diverso dal solito: non un film di 007, ma unactionamericano alla Stallone/Schwarzenegger dove per caso il protagonista è James Bond. Sinceramente, per me è tutt’altro che un difetto. La trama è compatta (si va subito al sodo senza gli inutili giri del mondo che dicevamo prima) e regala qualche bel colpo di scena qua e là. I cattivi (oltre a Davi c’è un giovaneBenicio Del Toro) sono dei realistici signori della droga modellati su Pablo Escobar e non i soliti megalomani che vogliono conquistare il mondo.La violenza non teme la censura e la Lowell ci regala un tocco digirl powersenza sbavature (con unaBond girlbella e tosta, ma non maschiaccia). E poi, siamo davvero così sicuri che manchino gli ingredienti classici della saga? Abbiamo una scena al casinò con immancabile smoking, abbiamo Q e miss Moneypenny che raggiungono Bond per aiutarlo in via ufficiosa, abbiamo due belle presenze femminili (oltre la Lowell c’èTalisa Soto, nei panni dell’amante di Sanchez), abbiamo una base dei cattivi che per magniloquenza ricorda quelle della Spectre (lo scenografo è quello storico della saga,Peter Lamont), e abbiamo unatitle song, cantata daGladys Knight, che echeggia un po’ delle sonorità della classicaGoldfingerdiShirley Bassey. Insomma, dite quel che vi pare, maVendetta privataè il mioBond moviepreferito (o almeno se la gioca conGoldeneyeeLa spia che mi amava), anche se è stato il capitolo che ha incassato di meno di tutta la saga…Beh, se fosse uscito nella stessa estate diBatman,Arma Letale 2,Ghostbusters 2,Indiana Jones e l’ultima crociata, credo che pureTitanicavrebbe avuto vita dura al botteghino. Una curiosità anche qui: è l’ultimo film in cui Bond fuma Il film successivo, annunciato al Festival di Cannes nel 1990, avrebbe dovuto intitolarsiProperty of a Lady(da un racconto di Fleming che però era già servito da base perOctopussy) oA Whisper From Hell.