STUDENTI STUPIDI E PROFESSORI NOIOSI CON POWERPOINT

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Quando uscì Windows 95 il corpo insegnante si spaccò in due fazioni: da una parte la schiera sparuta dei docenti, per lo più maschi, smanettoni reduci del Ms Dos, che salutavano con grida di gioia appena trattenute il nuovo sistema operativo, dall’altra i dinosauri irriducibili della penna, che male sapevano adattarsi alle innovazioni tecnologiche. Con l’andare degli anni nella scuola le cose erano destinate a cambiare. Gli istituti scolastici si dotarono dell’isdn, poi dell’adsl, si sostituirono i videoregistratori con dei più moderni lettori Dvd, fecero la loro apparizione nelle aule informatiche dei Pc più potenti, furono organizzati dei corsi d’aggiornamento per imparare l’uso di Ms Word, e di qualche altra applicazione Microsoft, i libri furono resi disponibili in versione digitale, si appesero le lavagne interattive multimediali ai muri e si installarono dei Pc portatili sulle cattedre. Possiamo affermare che la tecnologia  e la multimedialità si sono impossessati della didattica? Penso che lo si possa affermare. Oggi tutti gli insegnanti sanno utilizzare un word processor e le slide. Ovviamente, molti si sono dovuti sacrificare frequentando dei lunghi e strazianti corsi di aggiornamento, spesso pagandoli di tasca propria. Ma tutta questa tecnologia, invocata a gran voce dai vari ministeri dell’istruzione, è davvero utile? Che cosa succede nelle aule quando il professore si presenta con la sua lezione trascritta su Word o su Open Office? Pensate che gli alunni prendano degli appunti? Certo che no: c’è lì il file bell’e pronto da copiare e incollare. Pensate che ascoltino l’insegnante? Certo che no, tanto c’è lì il file… E poi chi se ne frega, se non si riesce a copiare il file, c’è Internet. Wikipedia sa tutto. Forse uno c’è che prende degli appunti. Ma alla fine fa una foto con lo smartphone e la manda con Whatsapp al gruppo classe. Whatsapp, guai a non averlo, altrimenti come si farebbero i compiti in classe? Vogliamo parlare delle slide? Un tempo gli insegnanti più bravi, forti di un enorme bagaglio culturale, trasmettevano la loro esperienza e il loro sapere direttamente ai ragazzi, mentre altri, forse un po’ meno preparati, preferivano leggere dal libro di testo. Oggi il testo è sempre più spesso sostituito dalle slide, che presentano, rispetto al libro, il vantaggio di una maggiore chiarezza e semplicità: il riassunto del riassunto, il Bignami del Bignami, si e no quattro frasi da ricordare. Che fanno i ragazzi? Ascoltano e prendono appunti? Certo che no: tanto c’è il file… Sapevate che, come affermaPaul Ralph, Powerpoint scoraggia i ragionamenti complessi rendendo gli studenti stupidi e i professori noiosi? E questo mi conferma ancora il livellamento sempre più al ribasso del modo di concepire l’istruzione.Per inciso, ho visto dei moderni testi di scuola elementare (non è inerente all’argomento, ma è anche un altro motivo per cui, forse, ci si trova a questo punto), e sembrano scritti per degli idioti non in grado di comprendere. Ho visto anche la reazione dei bambini (normali bambini il cui cervello è, se non altro per l’età, una vera e propria spugna) ed è profondamente annoiata. Forse, giustamente come dice la vignetta (complimenti al disegnatore), non si vuole gente intelligente.