STREAMERS YOUTUBERS E LE NUOVE FORME DEL GAMING

Immagine non disponibile

Negli ultimi anni il mondo deivideogiochisi è trasformato in modo radicale, non tanto per la natura dei suoi contenuti quanto per l’approccio social sempre più massiccio che si è registrato intorno al media. Ecco che prima con igameplaydegliYoutubers, con i commentary e successivamente con l’ancora più interattivo e complesso mondo diTwitch, ci siamo ritrovati di fronte a una spettacolarizzazione del mondo del gaming. Dopo i primi utenti storici, è seguita una ondata di Youtubers nazionali e internazionali che, tra video e streaming, sono diventati vere icone del mondo dei videogiochi, capaci di influenzare enormi masse di utenti e di decidere il successo o l’insuccesso di un titolo. Basti pensare al recente trionfo planetario diFortnite, dovuto in parte alle indiscusse qualità ludiche del prodotto, un gioco casual capace di coinvolgere persone di tutte le età proponendo un gameplay e un mondo pop che ben si intersecano con la cultura attuale. Una buona parte del grande successo, però, deriva anche dalla virata degli streamers e degli youtubers che hanno deciso di dargli spazio, mostrandolo sempre a più persone e trasformandolo in un fenomeno. Ecco che viene la domanda più naturale: come si realizza un gameplay, o una sessione di gioco, magari commentata e pronta da caricare su Youtube? Per rispondere a questa domanda ci vengono in soccorso gli strumenti di editing e modifica video comeMovavi Video Suite, i quali ci permettono, inoltre, di catturare lo schermo mentre eseguiamo i nostri giochi preferiti. Una volta filmato ciò che desideriamo è necessario intervenire per dare vita a ciò che rende grandi alcuni video rispetto ad altri, ovvero l’editing. I contenuti web di successo sono spesso soggetti a un forte editing, all’utilizzo di effettistica e soprattutto a tagli scenici che permettono di rendere le sequenze più serrate e appassionanti eliminando i momenti morti. Realizzare video diYoutubelegati a questo settore è un’operazione creativa che necessita anche una discreta parlantina e la capacità di mettersi in gioco. Stessa cosa vale per le live, dove però non possiamo avvalerci dello strumento di editing, lasciando il tutto a una diretta, assolutamente non facile e adatta a tutti e che potrebbe risultare in uno due utenti online, o anche in flop assoluti. Fatto sta che, per chi vuole “metterci la faccia”, il mondo dello streaming e dei video di gameplay sembra sempre più aperto e pronto ad accogliere nuovi nomi, grazie anche alla vastità dell’utenza web, ai generi disponibili e alla possibilità di dare il proprio taglio unico e inimitabile ai contenuti di nostra produzione.