SPAWN FILM, L’INFERNO DEI SUPEREROI

SPAWN FILM, L’INFERNO DEI SUPEREROI

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Rendiamoci conto:Spawn(facciamo “Spawnfilm” per non confonderci), adattamento dell’omonimo fumetto diTodd McFarlane, è uscito nel lontano 1997. Stiamo parlando di ben venticinque anni fa. Se uno si ferma a pensarci, questa cosa è assurda. Soprattutto se pensi a come siano cambiate le cose in questi quasi tre decenni. Nel senso, oggi come oggi i film di supereroi sono diventati piuttosto comuni, no? Forse fino a una decina d’anni fa ancora li si poteva indicare come “film di supereroi” con un  titolo generico, ma oggi no. Perché questa roba è arrivata a trascendere: c’è stata una codifica. C’è un linguaggio e un’estetica specifica.Questi oggi sonocinecomics, un genere vero e proprio. Sempre oggi, però, genere o non genere, siamo arrivati al punto che questi film te li tirano appresso ed è quindi difficile non averne le pall… fin sopra i capelli.Prima non era così. No, sul serio: ai tempi diSpawnfilm, non era per niente così. All’epoca anche il solo fatto che un’importante casa cinematografica, tipo laNew Line Cinema, stava a cacciare la pecunia per fare il film di Spawn, oh, quello bastava a farti battere i pugni sul petto. Spawn è stato uno dei più grandi e clamorosi successi a fumetti dei primi anni novanta. Solo l’idea di vederlo “dal vero” in un film sembrava assurda. Spawn era cupo, violento e per i canoni del periodo, pure abbastanza volgare. C’erano omicidi,freaksassetati di sangue, patti col diavolo. In altre parole, aveva tutto ciò che un adolescente dell’epoca pre-internet potesse desiderare. Unico problema, il risultato non fu il grandeblockbusterhollywoodiano che tutti speravano. In realtà somigliava più a qualcosa fatto proprio apposta per far ridere i polli. Spawnfilm, appunto, inizia subito con il piede sbagliato, entrando di giustezza sullo spettatore inerme con la combo letale dello spiegone-spoiler. Corrono i titoli di testa e una voce fuori campo ci fa un bel riassunto sulla trama generale. L’inferno, il paradiso, la lotta per accaparrarsi quante più anime possibili in vista della battaglia finale e via dicendo. Praticamente illeitmotivdel film spiegato per filo e per segno. Tutto mentre scorre questa bella carrellata di immagini giovani e dinamiche. Immagini iper-sature che si sovrappongono a raffica, con quell’effettoshake-blurdi tendenza che all’epoca andava un casino. In teoria, dovrebbe essere un modo originale di presentare i personaggi introdotti poi nel prosieguo della storia. Si tratta soltanto di non avere ben chiara la differenza che passa tra il suscitare suspense, intrigare lo spettatore catturando la sua attenzione tramite l’anticipazione di personaggi ed elementi della storia, dalla semplice “spiegazionefor dummies”. Breve stacco e vediamo il protagonista,Al Simmons(Michael Jai White), super-agente super-segreto che per mestiere fa strage di “cattivi”. Con cattivi si intendono tizi random dall’aspetto vagamente mediorientale. Dopodiché viene introdotto il cattivo a marchio registrato:Jason Wynn(Martin Sheen), capo di una“organizzazione governativa top-secret”che sta a complottare con un losco figuro che lo incita a mantenere le promesse fatte. Ovvero… A) Fornirgli l’arma batteriologica di distruzione di massa super-finale per far saltare il pianeta. B) Assassinare Al Simmons, il suo migliore agente, così da poterlo reclutare tra le schiere infernali. Ora è chiaro quale sia il problema? In cinque minuti netti, cioè manco finiti i titoli di testa,Spawnfilm mi ha già sbolognato l’intera trama. E no, non si tratta di esigenze di ritmo, perché quella è un’altra cosa. Il fatto è che se poteva esserci anche solo il minimo rischio di un vago colpo di scena il pericolo è stato scongiurato. Ah, giusto per, il tocco di classe: ilClown(John Leguizamo) in questa sequenza perché lo metti in penombra? Tanto si è visto bello in primo piano quaranta secondi prima. Vengono introdotti altri due comprimari: Wanda Simmons, moglie di Al (e vattelapesca perché allo specchietto abbia appeso il Clown) e Terry Fitzgerald.  È il collega nonché “migliore amico” di Al, tanto migliore amico che Al manco ha finito di schiattare che subito si sposa Wanda. Terry era passato a prendere il collega e “amico” per andare all’agenzia “governativa segreta” perché… perchéboh!In pratica, Al esce di casa tutto bello, contento e pimpante. Poi, in macchina, Terry dice ad Al che la sua ultima missione ha causato la morte collaterale di ventisei innocenti. Sì, ok, arrivano all’agenzia “governativa segreta” e Al va da Wynn a presentare le proprie dimissioni, con tanto di cartelletta bella e pronta. Così,de botto. Cioè, aspetta un attimo, eh: per mestiere, ammazzi cristiani a destra e sinistra, ok? Nell’ultima missione, hai fatto una strage e mezz’ora prima manco sapevi di aver fatto saltare in aria ventisei tizi random e stavi tutto bello, arzillo e gagliardo. Com’è che all’improvviso sei stanco di tutto quel lavoro sporco? Scrupoli a convenienza per mandare avanti in qualche modo la trama? Tra parentesi, uno capisce pure che Wynn sia il cattivo e inSpawnfilm spingano nel rappresentarlo come tale ai limiti. Con robe assurde tipo il posacenere messo nella boccia con gli scorpioni. Però… dai, chi in ufficio non ha appesi quadri con stampe di esplosioni atomiche? Com’è come non è, Wynn “prende nota” del forfait di Al e gli dice che una volta completata un’ultima missione, l’eliminazione di un impianto chimico che produce armi batteriologiche in Corea del Nord, potrà andarsene. Naturalmente Al accetta e ancor più ovviamente, come tutti quanti già sapevamo, la missione si rivela una trappola. Oh, per fortuna all’inizio il film l’aveva già spiegato. Altrimenti chi avrebbe retto questo colpo di scena dove ammazzano il protagonista sul set diAustin Powers? Dopo l’esplosione, Al si risveglia sfigurato e dolorante in un vicolo. Privo di ricordi (più o meno) inizia a vagare tra i barboni cercando di tornarsene a casa. In realtà scopre che dall’esplosione a quel momento sono passati ben cinque anni. Così, dopo aver preso coscienza che la moglie già si era felicemente accasata con “Terry l’amico” e lui era già bello che dimenticato, grazie al Clown, Al finalmente capisce la situazione ricordando il patto fatto all’inferno conMalebolgia. Sarebbe diventato il condottiero degli inferi nella battaglia finale se Malebolgia lo avesse rispedito sulla Terra per vedere sua moglie Wanda. Quindi, dopo appena appena quaranta minuti di totaleinfodumping, finalmente si vede quello che tutti stavano aspettando: Spawn. Tanto per usare un’eufemistica perifrasi,Spawnfilm è un po’ come mandare i tuoi figli al parco a giocare a guardie e ladri dandogli in mano armi vere. In altre parole, ci sono i mezzi, le possibilità e le fattibilità, ma tutto viene mandato all’aceto. Presumibilmente, il problema maggiore è dato dal fatto di aver affidato il progetto aMark A.Z. Dippé. È un tipo che fino al momento di girareSpawnfilm, poteva vantarsi di aver fatto,uhm…praticamente niente. Certo, poi con il tempo ne ha fatta di strada, eh. Infatti, dopo Spawn, Dippé ha girato grandi filmoni comeGarfield – A zampa libera,Garfield e il laghetto magico,Garfield – Il supergattoe basta. Al di là di tutto, il fatto è che Dippé non era un regista e nemmeno uno sceneggiatore; ma un semplicevfx artist. Neanche: all’epoca, impiegato allaIndustrial Light & Magic, Dippé ha scritto la maggior parte del codice per l’acqua di mare fotorealistica inThe Abyss, nonché gran parte delle animazioni del T-1000 inTerminator 2: Judgment Day. Giusto per sottolineare due cose: innanzitutto, le abilità di cui ognuno di noi dispone non godono di proprietà transitiva. Il fatto che uno sia bravo nelle sue mansioni specifiche, non vuol necessariamente dire che poi sappia rivestire altri ruoli. Il fatto che io abbia studiato musica e sappia leggere uno spartito non mi rende automaticamente Beethoven.In secondo luogo, il curriculum di Dippé rende ancor più difficile capire l’incredibile quantità di alti e bassi che si susseguono inSpawnfilm. Ok, sorvoliamo sulla sceneggiatura, perché l’ha scrittaAlan B. McElroy, lo stesso tipo che nel 2009 ha scritto l’agghiacciante film diTekken, ma prima di essere un regista, Dippé era arrivato a essere supervisore degli effetti visivi. Quindi, uno vuole pure sorvolare su certe cose. Tipo che “Terry l’amico” abbia subito una fantastica sbiancata, dato che il personaggio originale è un uomo di colore o magari, che a uccidere Al Simmons sia stato Chapel (altro uomo di colore) sostituito nel film daPriest, interpretata daMelinda Clarke.