Si è cercato Wally Wood

Il nome di Wally Wood ancora oggi riesce a scaldare i cuori degli appassionati. Sicuramente si tratta di uno dei più grandi fumettisti americani di tutti i tempi. Le sue opere più rinomate sono quelle realizzate per gli albi della Ec Comics, la casa editrice di William Gaines, in particolare la rivista Mad. Nel suo vagabondare tra le case editrici dopo essere stato cacciato da Mad nei primi anni s…» Gli anni passano, i fumetti si accumulano ma alcune cose rimangono per sempre scolpite nel marmo della storia. Tutti concordano che la produzione della Marvel Comics della prima metà degli anni sessanta sia stata rivoluzionaria e che il principale artefice di questa rivoluzione sia stato il trio formato da Stan Lee, Jack Kirby e Steve Ditko. Pochi ricordano il breve periodo in cui questa trinità p…» Wallace Wood (Menahga, 1927 – Los Angeles, 1981) è considerato uno dei migliori disegnatori americani di sempre, conosciuto soprattutto con il nomignolo di Wally. Cannon è il nome di un suo fumetto per adulti pubblicato tra il 1970 e il 1973 su Overseas Weekly, rivista settimanale pubblicata nella Germania occidentale tra gli anni 1950 e 1970 (quando la parte orientale apparteneva alla sfera polit…» Il fumetto realistico non deve per forza essere “fotografico”, come quello che imperversa oggi. Lo ha dimostrato la carriera di Wally Wood, che pure si “vantava” di copiare qua e là. Prendiamo la storia di Wood pubblicata nel numero 7 di “Daredevil” del 1965, e proviamo a immaginarci come sarebbe stata realizzata da un disegnatore “fotografaro”. &nbs…» La Marvel raggiunge il suo apice creativo tra la fine del 1965 e l’inizio del 1966. In quel lasso di tempo lavoravano per la Casa delle idee tre geni del fumetto: Jack Kirby, Steve Ditko e, sia pure per poco, Wally Wood. Nel breve lasso di tempo che va dal ottobre 1965 al maggio 1966 escono tre archi narrativi indimenticabili: la trilogia del Coordinatore sull’Uomo Ragno, la trilogia dì Gala…» L’Editoriale Corno è stata una delle case editrici di fumetti più amate nel periodo a cavallo tra gli anni sessanta e settanta. Negli anni sessanta era nota per Kriminal e Satanik, i “neri” più interessanti apparsi in edicola, poi per Alan Ford: tutti e tre i tascabili erano stati realizzati dalla coppia formata da Max Bunker (Luciano Secchi) e Magnus (Roberto Raviola). Mentre dal 1970…» Dagli anni sessanta la competizione tra la Dc Comics e la Marvel Comics è alla base della vitalità del fumetto americano. Alla fine degli anni cinquanta la Dc, che allora si chiamava National Periodical, vendeva molto di più della Marvel, che si chiamava Atlas. I suoi competitori maggiori erano la Dell Comics e la Archie Comics. La stessa Dc Comics aveva provveduto anche alla distribuzione dei fum…» Da quando il genere dei supereroi nacque, verso la fine degli anni trenta, migliaia di personaggi hanno visto la luce contribuendo a rimpinguare le casse di diverse case editrici e ad allietare la giovinezza di milioni di persone. Non tutti però hanno avuto la fortuna di Superman e dell’Uomo Ragno di essere ancora presenti in edicola dopo decenni dalla loro nascita. Molti sono durati lo spaz…» Le donne cambiano, nel loro aspetto e nel loro modo di porsi, e i fumetti nel corso dell’ultimo secolo hanno cercato di rappresentarle in questa evoluzione… il più delle volte, soprattutto sotto l’aspetto erotico. Negli ultimi anni sono sempre più numerosi i dibattiti fra gli addetti ai lavori sul ruolo che le donne hanno impersonato nella storia del fumetto. La tesi più accreditata è che gl…» “L’inchiostratore non è un’invenzione del disegnatore, penso che sia un’invenzione dell’editore. L’interesse dell’artista è fare il lavoro completo, e non importa quanto sia buono il pezzo di inchiostro sul tuo disegno, se non è tuo, è irrilevante per te. È semplicemente una questione di comodità per l’editore, che in effetti ha organizzato una catena di m…» Chi ricorda Barry Smith, il primo giovane disegnatore tra i titani della vecchia guardia? La Marvel dei primi anni sessanta era costituita da due disegnatori principali, Jack Kirby e Steve Ditko, più due “secondari”: Bill Everett e Don Heck. Lavoravano tutti per un solo sceneggiatore: Stan Lee. Dal 1961 Jack Kirby disegnò il grosso dei fumetti, dai Fantastici Quattro a Hulk, Ant-Man e …» In un articolo precedente (qui) abbiamo parlato di come Devil, l’eroe cieco della Marvel, abbia impiegato diversi anni per raggiungere la propria dimensione narrativa e lo status di eroe di prima fascia. Questo forse è stato dovuto anche per la galleria dei suoi nemici, in genere piuttosto strambi. Stan Lee, maggiormente predisposto al lato rosa delle trame e alla psicologia dei personaggi, …» Il supereroe a cui Gene Colan, uno dei più importanti disegnatori Marvel dell’età classica, è legato a doppio filo è Devil (Daredevil). Tra i tanti supereroi con superproblemi, la felice intuizione di Stan Lee che contribuì a fare la fortuna della Marvel, Devil, nato nel 1964, ha pochi superpoteri e decisamente molti superproblemi. Questo squilibrio di base allungò a dismisura il processo ne…» Mad è la rivista umoristica americana più importante degli ultimi decenni, anche se negli ultimi anni praticamente non esce più, se non come raccolta di ristampe. Nasce nel 1952 come comic book (albo a fumetti) e tre anni dopo assume il formato magazine (rivista). La casa editrice di Mad è la Ec Comics di William Gaines, nota soprattutto per la produzione di fumetti horror di qualità. Curatore e c…» Nel 1971, i fratelli californiani Steve, 17 anni, e Bill Schanes, 13, fondarono la Pacific Comics, una piccola società che vendeva fumetti per corrispondenza. Le cose andarono talmente bene che nel 1974 la società iniziò a distribuire alle prime fumetterie della California. Ben presto i fratelli si accorsero che se fossero riusciti a evitare di passare attraverso i distributori avrebbero potuto in…» Il 5 settembre 1992 andava in onda il primo episodio di Batman The Animated Series. Non è solo un cartoon intelligente, ma anche il miglior modo in cui il Dc Universe è stato raccontato al grande pubblico televisivo. Ci sono serie televisive, siano telefilm o cartoni animati, che vengono ricordate come specchio della loro epoca (vedi Miami Vice per gli anni ottanta). Altre diventano classici intra…» Gli anni settanta sono stati per la Marvel un periodo difficile. In questo decennio la Casa delle Idee moltiplica i propri albi inflazionando il mercato, come aveva fatto nei primi anni cinquanta con il marchio Atlas. Dalla fine degli anni cinquanta a gran parte degli anni sessanta la Dc Comics aveva cercato di limitare questa propensione della Marvel distribuendo anche i suoi albi, a patto che fo…» Ricordate l’articolo sui disegnatori Marvel più prolifici? Mi è stato detto: “Sarebbe divertente farne un altro in cui parli di chi ha disegnato meno storie per la Marvel”. Il problema è circoscrivere il campo. Di disegnatori che hanno realizzato una manciata di albi per la Marvel e basta ce ne sono a bizzeffe. Bisogna inventarsi un filtro. No, uno è poco, ce ne vogliono due. Com…» Devil (Daredevil), uno degli eroi di punta della Marvel, ha faticato non poco per raggiungere il successo, che arrivò a quasi venti anni dall’esordio, grazie a Frank Miller, artefice di una vera e propria rinascita del personaggio. Un eroe alla ricerca di un senso Creato nel 1964 da Stan Lee e Bill Everett (già ideatore di Sub-Mariner), Devil è la quintessenza del “supereroe con super…» House of Mystery e House of Secrets, i due storici albi antologici horror pubblicati dalla Dc Comics, vissero il loro periodo d‘oro tra la fine degli anni sessanta e l‘inizio dei settanta, sotto la direzione di Joe Orlando. I due comic book nacquero negli anni cinquanta (House of Mystery nel 1951 e House of Secrets nel 1956), sfruttando il filone horror. Dopo l’avvento del Comics Code…» Nel 1971, l’ammorbidimento delle ferree regole del Comics Code (la censura del fumetto instaurata nel 1955), permise alle case editrici di fumetti americane di tornare a presentare materiale con mostri classici. Vampiri e lupi mannari che avevano fatto la fortuna degli albi a fumetti negli anni cinquanta potevano di nuovo riappropriarsi della scena. All’epoca maestri del disegno come J…» Quante volte nelle discussioni tra appassionati di fumetti si sente ripetere la frase “mi sono piaciuti i primi cento numeri, poi ho smesso di comprarlo”? Accade veramente così spesso questo fenomeno? Può essere che, per qualche oscura ragione, un personaggio dei fumetti è destinato a esaurire la sua ragione d’essere nell’arco dei primi cento numeri? Veramente in cento numeri un fumetto ha detto t…» Il vero uomo ragno sarà anche quello inattuale di Steve Ditko, come sostiene il buon Sauro (andiamoci piano con la condiscendenza – NdR), ma è innegabile che fu quello meno ombroso e complicato di John Romita a imporsi nell’immaginario collettivo. Quello di Ditko era semplicemente troppo nevrotico per diventare mainstream (era solo il fumetto più venduto della Marvel – NdR), quello di …» Amazon nel 2018 ha avviato la produzione di una serie tv su Conan il Barbaro, l’eroe creato nel 1932 per la rivista pulp Weird Tales da Robert Ervin Howard, divenuto, anche se non immediatamente, uno dei personaggi più inflazionati tra carta stampata, cinema e tv ormai al pari di Tarzan, Sherlock Holmes, Dracula e Harry Potter. Per i profani che conoscessero Conan solo per i film con Arnold Schwar…» Nella primavera del 1973 l’Editoriale Corno fa uscire due nuovi quattordicinali di 48 pagine ciascuno dedicati ai supereroi Marvel, che vanno ad aggiungersi ai quattro già esistenti: l’Uomo Ragno, l’Incredibile Devil, i Fantastici Quattro e il Mitico Thor. Uno dei nuovi albi è dedicato a Capitan America, con gli X-Men in appendice. L’altro, Gli Albi dei super-eroi, è un con…» Sergio Bonelli, oltre a schizzare i disegni delle proprie sceneggiature, si occupava anche della impostazione delle copertine. Per le quali non andava troppo per il sottile: se una illustrazione straniera inedita in Italia gli piaceva, la passava al disegnatore di turno per copiarla con le necessarie modifiche. Galep, il disegnatore di Tex, e Gallieno Ferri, disegnatore di Zagor, si sono così vist…» I fumetti horror appartengono a un genere come il western, la fantascienza, il giallo, il bellico o il supereroistico. Il genere horror, nato nell’ambito della letteratura romantica, riconosce i suoi maestri in Mary Shelley, Edgard Allan Poe e H.P. Lovecraft. Dalla letteratura, il genere horror si estende prima al teatro popolare e da qui, nei primi decenni del novecento, al cinema. Si sviluppa pi…» Nel settembre del 1939 Hitler invade la Polonia dando inizio alla Seconda guerra mondiale, ma l’America entrerà nel conflitto soltanto nel dicembre del 1941, dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbour. Per quasi due anni nel paese si erano fronteggiate una (minoritaria) posizione interventista, che propugnava l’immediata discesa in campo a fianco degli alleati francesi e inglesi, e una (maggioritar…» Ec Comics è la sigla di Educational Comics, la casa editrice fondata da Max Gaines, l’uomo che, tra le tante cose, è considerato l’inventore degli albi a fumetti americani (comic book). Max Gaines aveva lavorato per la Eastern Color Printing, un’azienda specializzata nella stampa degli inserti domenicali dedicati ai fumetti dei quotidiani nell’area di New York e del New Eng…» Kull il Conquistatore, re di Valusia, è un personaggio creato da Robert Ervin Howard, scrittore di racconti avventurosi, horror e fantasy, che diede vita al sottogenere fantasy di sword and sorcery (spada e stregoneria). Un tipo di storie dove guerrieri lottano in un mondo dominato dal soprannaturale contro stregoni e mostri di ogni tipo. Kull è stato il primo eroe-guerriero di Howard, che ha ispi…» Oltre che nei fumetti dei quotidiani, Tarzan ha avuto una gloriosa storia nei comic book (gli albi a fumetti americani) grazie ad autori eccezionali come Russ Manning e Joe Kubert. Nel 1972 la gestione dei comic book di Tarzan passa dalla declinante casa editrice Gold Key/Western (come abbiamo visto qui) alla Dc Comics diretta da Carmine Infantino. L’autore scelto per rilanciare il personagg…» Nonostante sia pubblicato in Italia con il titolo “il bus” dalle Edizioni Barta, nella recensione mi riferisco al volume con il suo titolo originale, “the bus”, perché ho sempre visto e ammirato questa striscia con il titolo originale. The bus, o meglio the bus (il titolo viene scritto sempre in minuscolo) di Paul Kirchner è una doppia striscia minimale che ha come protagon…» Il passaggio tra le compagnie denominate Timely, Atlas e Marvel è piuttosto nebuloso, in quanto l’editore e proprietario è sempre stato Martin Goodman, che ha stampato e distribuito ogni sorta di pubblicazione (libri tascabili, riviste, pulp e naturalmente fumetti) utilizzando una sessantina di etichette diverse, probabilmente per motivi fiscali come anni fa faceva anche la Bonelli in Italia. Nell…» Dopo essersi comportata splendidamente con la pubblicazione dei fumetti Marvel durante i primi anni settanta, l’Editoriale Corno impazzisce a partire dalla metà del decennio buttando sul mercato albi strampalati come “Il Supereroe”. Forse il responsabile delle testate (non è facile capire chi sia quello reale) è cambiato: quello nuovo non legge ciò che pubblica e tantomeno lo ama…» Gli Stati Uniti d’America hanno una storia breve, ma burrascosa. Una serie interminabile di conflitti più o meno su larga scala ha portato alla costituzione di un grande e potente esercito. Ai ragazzi in piena tempesta ormonale che ne fanno parte sono stati indirizzati diversi fumetti con protagoniste femminili: su tutti ricordiamo Male Call, la strip vagamente erotica creata da Milton Caniff dura…» Il copertinista dei comic book più famoso dei primi anni quaranta era senza dubbio l’ebreo portoricano Alex Schomburg (1905-1998). Ecco una sua illustrazione interna per una rivista pulp di Martin Goodman, l’editore della Marvel. In questi anni, dopo che è uscito il Capitan Marvel della Fawcett, per evitare confusioni preferisce chiamare la propria casa editrice Timely. La copertina di…» La parodia è il travestimento burlesco di un’opera letteraria o cinematografica a scopo per lo più satirico, a tal proposito non possiamo fare a meno di ricordare “Mad”, la celebre rivista made in Usa. Ne parlo con una punta d’orgoglio, avendo avuto l’occasione di collaborare all’edizione inglese di Mad a partire dal 1985, ponendo la mia firma al fianco di autori americani come J…» Jim Steranko è uno dei grandi autori della Marvel degli anni sessanta, e sicuramente il più “glamour”: l’unico disegnatore americano del periodo che potrebbe essere accostato a Jean-Claude Forest di Barbarella e a Guido Crepax di Valentina. Nato nel 1938, Jim Steranko comincia a mettersi in luce nel mondo dei fumetti all’inizio del 1966 scrivendo e disegnando (parzialmente)…» Dopo aver parlato degli sceneggiati e delle serie tv di fantascienza realizzate in Italia, e dei telefilm giapponesi con lo stesso tema, diamo ora uno sguardo agli altri telefilm esteri che hanno a che fare con la fantascienza trasmessi dalla nostra tv negli anni sessanta, settanta e prima metà degli anni ottanta. Sono tutte serie americane e inglesi, salvo una tedesca. Martedì 5 luglio 196…» Correva (verbo in tema parlando di Flash) il biennio 1990-1991. Il primo film di Batman, diretto da Tim Burton, aveva registrato incassi record nei cinema di tutto il mondo. Soprattutto il film aveva dimostrato che un fumetto di supereroi (malgrado maschere e calzamaglie) poteva essere un prodotto denso, avvincente, spettacolare, ricco di suspense e azione, in grado di attirare un pubblico adulto …» Nel 1957, Jack Kirby realizza “The last enemy!” (L’ultimo nemico!), una storia breve per il numero 1 dell’albo “Alarming Tales” pubblicato dalla casa editrice Harvey. Anni dopo, gli sarà di ispirazione per una nuova creazione dal destino meno effimero. In questo fumetto autoconclusivo, un uomo che viaggia nel futuro si imbatte nei cadaveri di numerose tigri. Vie…» Il 26 febbraio 2020 un noto personaggio della BéDé franco-belga ha compiuto 50 anni. Noto nel suo Paese, giacché nel nostro non si è mai visto. La protagonista è l’hostess dell’aria Natacha, una bella ragazza dal seno prosperoso e dalle belle gambe poco nascoste da un’audace minigonna. In un’Italia da sempre sessuofobica i direttori di giornali per ragazzi che pubblicavano …» Tralasciando i cartoni animati Hanna-Barbera (già trattati qui e qui), Filmation e Disney (questi ultimi li vedremo in seguito), proviamo a fare un elenco delle serie realizzate dalle altre case di produzione americane, come la Warner Bros., trasmesse dalla tv italiana dall’inizio degli anni sessanta fino alla fine dei settanta. Accanto a ogni serie mettiamo l’anno in cui è iniziata in…» Namor il Sub Mariner è il più vecchio supereroe lanciato dalla Marvel Comics, all’epoca nota come Timely, che continua a essere pubblicato anche oggi, in qualche modo. Scritto e disegnato nel 1939 da Bill Everett, Sub-Mariner esce su Marvel Comics n. 1, dopo che alcuni mesi prima era apparso su Motion Picture Funnies Weekly un albo-omaggio distribuito nei cinema, i cui diritti sono stati com…» Tra i telefilm mandati in onda dalla Rai, fin dalle sue prime trasmissioni, numerosi sono stati quelli di genere western. Negli anni cinquanta, sessanta e settanta sono stati trasmessi quasi tutti all’interno dei programmi per ragazzi, ma ci sono stati anche telefilm destinati a un pubblico più “maturo”. Molte serie hanno avuto anche una versione a fumetti soprattutto grazie alle case editrici sta…» Nell’articolo precedente abbiamo visto le serie Hanna-Barbera lanciate in Italia negli anni sessanta e settanta dai due canali Rai esistenti allora. Sul finire degli anni settanta la nascita delle tv private fa si che, così come per altri cartoni e telefilm, le serie Hanna-Barbera iniziano a essere trasmesse anche dalle emittenti locali (fino ai primi anni ottanta sono ancora vietati i netwo…» Gec era la firma e l’acronimo con cui l’illustratore, disegnatore, vignettista e saggista Gianeri Enrico Cagliari firmava i propri lavori. Nato a Firenze nel 1900 da genitori di origine sarda, nel corso della sua lunga vita, conclusasi nel 1984, finì con il trasferirsi stabilmente a Torino, che divenne la sua città di adozione. Tant’è che lasciò alla città la sua ricchissima ed eclettica col…»