ROGER FENTON, FOTOGRAFO DI GUERRA

ROGER FENTON, FOTOGRAFO DI GUERRA – FOTOSTORIA 13, 1840-1860 Roger Fenton, nato nella contea della Greater Manchester (1819-1869), eccelse in ambito fotografico un po’ in tutti i generi: dal paesaggio alle architetture, dal ritratto alla natura morta. Soprattutto è passato agli annali fotografici per il primo reportage storico, militare e di guerra, realizzato durante la Guerra di Crimea a cui parteciparono per la prima volta gli inviati di alcune delle maggiori testate europee. Guerra condotta da alcuni Stati dell’Europa occidentale (compreso il piccolo Piemonte) e dall’Impero ottomano, per impedire all’Impero russo lo sbocco sul Mar Mediterraneo.Come vedremo più avanti, alle luce delle ultime scoperte sembrerebbe, invece, che il primato attribuito a Fenton spetti a un italiano. Roger Fenton Terminato un lungo soggiorno in Francia, avvenuto tra il 1841 e il 1851, durante il quale Fenton studiò diritto e apprese rudimenti di pittura nell’atelier di Paul Delaroche (dove conobbe Gustave Le Gray), al ritorno in patria si perfeziona nella fotografia, che diventa la sua grande passione e per la quale darà fondamentali contributi organizzativi e di diffusione in territorio inglese. Dopo un primo periodo dedicato alla pittura (che ebbe grande influenza nell’approccio e nella composizione estetica dei suoi scatti), durante il quale esibì delle tele allaRoyal Academy, dal 1852 si dedica esclusivamente alla fotografia. Fu il periodo pittorico a introdurlo alla conoscenza del principe consorte, Alberto, tant’è che in seguito insegnerà al marito della regina Vittoria i primi rudimenti tecnici della nuova arte. Fenton: Autoritratto nella sala da biliardo di Mentmore, 1858 Fenton: La sala da biliardo di Mentmore, 1858 Alcuni dei suoi primi lavori fotografici provengono da unviaggio in Russia, nel1852, in cui fotografa il Ponte delle Catene a Kiev (oggi capitale dell’Ucraina) costruito su progetto dell’ingegnere Charles Vignoles, all’epoca il ponte più lungo d’Europa, e alcune grandi città russe, tra le quali Mosca e San Pietroburgo. Viaggio in cui produrrà anche delle stereoscopie.Nel dicembre dello stesso anno, in occasione della prima mostra fotografica organizzata dallaSociety of Arts, esibirà i suoi primi scatti: tre fotografie provenienti dal viaggio russo appena concluso, alcune vedute nei pressi della sua abitazione in Albert Terrace, in prossimità di Regent’s Park a Londra, Londra e il Gloucestershire.E sempre nel 1852 pubblicaA Guide to Photography, dove raccomanda una variante del processo utilizzato da Le Gray, in particolare quella messa a punto da due fotografi francesi, conosciuti a Parigi: Joseph Vigier e Monsieur Pulch. Fenton: Veduta generale del Cremlino di Mosca Fenton: Cremlino, cupole di chiese Fenton: Mosca, scena di strada Fenton: Cremlino, lato sud-ovest dal Vecchio Ponte Fenton: San Pietroburgo, l’Ammiragliato e la Chiesa di sant’Isacco Fenton: San Pietroburgo, Monastero di Smolny Fenton: San Pietroburgo, la Colonna di Alessandro e il Palazzo d’Inverno Fenton: Abitazione russa in legno Sempre da contatti parigini, stretti con i fondatori dellaSocieté heliographique, la prima società fotografica in Europa, gli proverranno aiuto e obiettivi per la sua proposta di una società fotografica inglese, “Proposal for the formation of a Photographic Society”, apparsa sulla rivistaThe Chemist, nel marzo del 1852. Nel 1853, infatti, si adopera per la fondazione dellaRoyal Photographic Society, di cui diventa segretario onorario, e del giornale che la rappresenta,The Photographic Journal, il più antico periodico fotografico. È dello stesso anno la decisione di trasformare la sua passione in una professione, probabilmente in seguito alla richiesta di servizi fotografici da parte del British Museum (fatta anche aPhilip Henry Delamotteche accetterà), per documentarne il patrimonio. Negli anni successivi, sei nel caso di Fenton, i due fotografi collaboreranno con il museo, ognuno per sé. Fenton fece anche un accordo colBritish Museumin cui, una volta soddisfatte le commissioni fotografiche richieste, poteva riprodurre dai negativi stampe riservate alla vendita e per le quali mise in piedi un punto di commercio destinato al pubblico, all’interno dello stesso museo. La cosa ebbe un successo tale che Fenton dovette assumere del personale sia per la produzione sia per lo smercio. Fenton: British Museum, Busto di Caracalla, 1857 Fenton: British Museum, Busto di Adriano, 1857 Fenton: British Museum, Il Discobolo, 1857 Fenton: British Museum, reperti provenienti da Pompei, 1854 (stereoscopia) Fenton: British Museum, sala assira, circa 1857 (stereoscopia) Nel 1854 gli fu commissionata dalla regina Vittoria una serie di ritratti dellafamiglia reale, alcuni per uso ufficiale, altri informali, questi ultimi sono tra i più atipici e suggestivi eseguiti durante il suo regno grazie all’abilità ritrattistica del fotografo nel riprodurre vere e proprietableaux vivants. Fenton: La regina Vittoria in abito da sposa, 1854 Fenton: Il principe consorte Alberto, 1855 Fenton: La regina Vittoria e il principe Alberto l’11 maggio 1854 Fenton: La regina Vittoria e il principe Alberto Fenton: La principessa reale e il principe Arturo, raffigurati come personificazioni dell’Estate Già da un anno imperversava laGuerra di Crimea, iniziata nel 1853 e che sarebbe terminata tre anni dopo, con la sconfitta russa e la smilitarizzazione del Mar Nero. Fu il primo conflitto in cui vennero spediti gli inviati della stampa di alcune potenze in conflitto. Il governo inglese aveva già inviato due missioni fotografiche, la prima fallita per un naufragio, la seconda per l’incompetenza dei fotografi designati, perciò chiese aiuto alla Royal Photographic Society e Fenton si candidò. La sua adesione gli avrebbe dato quella fama di primo reporter di guerra che ancora oggi ha.Alla fine del 1854, Fenton, in un tour fotografico nello Yorkshire, testò il carro che si era fatto costruire in vista della missione, grazie a finanziamenti provenienti dal Ministero della Guerra, dalla Corona e da un editore, Thomas Agnew. Lo munì dell’attrezzatura che prevedeva gli sarebbe occorsa, assunse due aiutanti tra cui un assistente, Marcus Sparling, e, imbarcato sulla nave Hecla, partì per la Crimea nel febbraio del 1855 per arrivare a Balaclava un mese dopo. Fenton: Il carro fatto costruire da Fenton, con le attrezzature fotografiche. Alla guida c’è il suo assistente, Marcus Sparling. Crimea, 1855 Tra marzo e giugno riuscì a scattare circa 360 fotografie nonostante le difficili condizioni climatiche, la pericolosa posizione del carro preda dell’artiglieria russa e la curiosità insistente dei soldati che volevano essere fotografati. Fenton: Balaclava, guardando verso il mare, in primo piano l’abitazione degli ufficiali comandanti Fenton: Balaclava, vista da Guard’s Hill Fenton: Balaclava, Il porto Fenton: Balaclava, Baia dei Cosacchi, navi della Royal Navy scaricano rifornimenti per l’esercito inglese Fenton: Piana di Sebastopoli, campo alleato Fenton: Piana di Sebastopoli, veduta del campo dell’esercito britannico e alleati Fenton: Balaclava, Veduta delle trincee dalla “Guard’s Hill”, sullo sfondo la “Canrobert’s Hill” Fenton: Balaclava, Accampamento del 71° Reggimento fanteria leggera del Royal Highland Fenton: Accampamento di cavalleria dell’esercito britannico, rivolto verso Kadikoi Fenton: Campo del 4° Dragoni, in un momento conviviale tra inglesi e francesi. Un soldato fuma la pipa tra due zuavi. La donna è mrs. Rogers. Fenton: Sebastopoli, Cannoni russi Fenton: Redan, fortificazioni russe Fenton: Mortai puntati Le fotografie di guerra di Fenton, in vista della pubblicazione degli editori Thomas Agnew & Sons e P. & D. Colnaghi, e su richiesta della regina che voleva fotografie positive e incoraggianti dopo i reportage negativi del giornalista Russell, non presentano aspetti cruenti, morte e sangue. Sebbene all’epoca la fotografia fosse ritenuta uno strumento di rappresentazione della realtà, Fenton, anche nel rispetto a una sensibilità vittoriana che si sarebbe ritratta di fronte a immagini troppo crude e realistiche, fotografa soprattutto soldati e ufficiali durante le pause, campi di battaglia del prima e del dopo, vedute del teatro di guerra. Solo dalle lettere che lui invia all’editore Agnew e alla moglie Grace appare quella dura verità che non traspare nelle sue fotografie. Guerra che comunque è impopolare in patria, resa edotta dai resoconti giornalistici di William Howard Russell, inviato delTimes, in cui si raccontano le drammatiche condizioni climatiche del luogo e le miserevoli condizioni dei soldati, falcidiati da un equipaggiamento inadatto e da misure sanitarie pressoché inesistenti. Infatti il colera la farà da padrone. E Fenton non lo immortalerà. Anzi, i suoi soldati sono sorridenti e stanno bene, puliti e impeccabili. Tutti, anche i macedoni, gli egiziani, gli algerini, i croati, anche loro ripresi per motivi propagandistici a onore e gloria dell’alleanza britannica contro l’Impero Russo. Bisogna comunque dire che le difficoltà di manipolazione del mezzo fotografico dell’epoca ostacolavano una ripresa in tempo reale sul luogo dell’azione. Vuoi perché il materiale fotosensibile che veniva utilizzato richiedeva un bagno in soluzione di sali d’argento subito prima dell’esposizione e lo sviluppo immediatamente dopo, vuoi perché le temperature del luogo deterioravano in tempi brevissimi i bagni di sensibilizzazione così che Fenton era costretto a lavorare all’alba, quando il calore non era ancora al culmine. Inoltre il famoso, voluminoso carro di Fenton costituiva un facile bersaglio per l’artiglieria nemica che, pare, lo considerasse un obiettivo. Però occorre aggiungere che le fotografie di chi ultimerà il suo lavoro, di Robertson e Beato Felice, supereranno le questioni tecniche e non rappresenteranno quel paradiso fotografato da Fenton, che aveva lo scopo di acquietare l’opinione pubblica in patria. Fenton: Alti ufficiali dell’esercito britannico