RITRATTO DI DONNA VELATA, UNO SCENEGGIATO DI SUCCESSO
Durante gli ultimi anni del monopolio televisivo della Rai, alle 20.55 del 31 agosto 1975 sul Programma Nazionale (l’attuale Rai Uno), va in onda la prima delle cinque puntate diRitratto di donna velata, per la sceneggiatura diGianfranco CalligarichePaolo Levi, e la regia diFlaminio Bollini. È uno sceneggiato “giallo-misterioso” ambientato nei pressi di Firenze e Volterra, avente come tema gli antichi etruschi e le loro necropoli, cimiteri formati da piccoli edifici semisotterrati.(Gli etruschi erano un popolo stanziato nell’attuale Toscana e parte dell’Umbria e del Lazio nel corso del primo millennio avanti Cristo, prima di essere conquistati e assorbiti dai romani. Le loro origini sono ancora fonte di dibattito, così come la lettura della loro scrittura).Lo sceneggiato ruota intorno a un’urna funeraria etrusca che cela un segreto: permetterebbe di scoprire l’ingresso di una necropoli ricca di tesori, reperti preziosi non solo dal punto di vista archeologico. Lo sceneggiato si dipana mescolando giallo con il soprannaturale e la magia. I protagonisti si muovono tra morti, traffici illeciti di opere d’arte, leggende del passato, paurose apparizioni di spettri a cavallo, antichi negromanti, poteri occulti, reincarnazioni e a “contatto con gli spiriti” attraverso un ragazzino medium che parla con le voci di un vecchio e di una donna, profetizzando morte e pericoli. Luigi Certaldo(Nino Castelnuovo) è un giovane pilota collaudatore di auto da corsa, simpatico, scanzonato e un po’ ingenuo, cerca di vivere alla meno peggio prendendo tutto alla leggera. È rimasto con il minimo dello stipendio e senza lavoro perché, in seguito a un incidente in cui ha danneggiato un’auto, è stato sospeso per un certo periodo di tempo. Per racimolare qualche soldo accompagnamiss Lewis(Lisa White), una ricca signora inglese, a vedere un appartamento che il suo amico, l’avvocato Sergio(Manlio De Angelis), ha messo in affitto. Nell’appartamento dell’amico è in corso una festa e, purtroppo, Sergio lo informa che ha già preso accordi con un pittore per quanto riguarda l’affitto. Luigi si rassegna, dopo aver rimproverato l’amico per il mancato affare, ma a turbarlo di più è una strana telefonata che riceve poco dopo (oltre tutto nessuno poteva sapere che lui fosse lì): quella che sembra la voce soffocata di un vecchio lo avverte di stare alla larga da una ragazza con un gatto. La ragazza con il gatto c’è davvero: èElisa(Daria Nicolodi), studentessa universitaria di geologia piuttosto enigmatica. Anche Elisa, che se ne sta in disparte, voleva affittare l’appartamento e anche lei era giunta, quindi, troppo tardi. Luigi si offre di accompagnarla a casa, ma Elisa lo congeda in modo poco cortese. La ragazza, forse pentita dai modi bruschi usati, il giorno dopo lo raggiunge a casa per scusarsi. Gli dice che sta per andare a Volterra per preparare la tesi di laurea sui movimenti sismici in quella zona. Luigi, che a Volterra ha in comproprietà una vecchia villa di famiglia dove abita suo cugino, ilconte Alberto Certaldo(Mico Cundari), si offre di accompagnarla e di trovarle dimora. Mentre sono in viaggio, sopraggiunge la notte e si alza la nebbia. Lungo la strada che porta alla villa i due incappano in uno spaventoso cavaliere su un cavallo nero che sembra quasi caricarli, per poi svanire quasi subito nel nulla. Piuttosto sconvolti dall’apparizione, giungono infine a Villa Certaldo, dove abita il cugino conte di Luigi. Ad accoglierli c’èSandra(Luciana Negrini), una giovane archeologa che restaura e cataloga i reperti etruschi della collezione Certaldo. Li informa che il conte, del quale è ospite, è momentaneamente assente. Elisa comincia ad accusare un certo disagio, le sembra di essere già stata in quel posto. È colpita soprattutto da due quadri: uno è il ritratto delconteGiacomo Certaldo,antenatodi Luigi e dell’attuale conte suo cugino, antico proprietario della dimora. L’altro è quello di una donna con il viso nascosto da un velo. Nonostante Luigi dice di ricordarlo così com’è sin da quando era piccolo, Sandra, in quanto esperta restauratrice, sostiene che il velo è un’aggiunta piuttosto recente. La visita si conclude presto perché Elisa mostra chiari segni di stanchezza (e di timore). Luigi allora la porta in città, a Volterra, per farla riprendere. Nella trattoria in cui fanno sosta per mangiare incontrano il signorMercani(Nino Dal Fabbro),uno studiosodi miti e leggende che racconta loro la storia di Giacomo Certaldo, il quale spadroneggiava in quelle terre. Spiega che è vissuto nel tardo Settecento lasciando pessimi ricordi: era dispotico, praticava la negromanzia e si dedicava alle arti occulte. Abitava nella villa insieme a una donna. Grazie alle sue abilità divinatorie aveva scoperto un ricco tesoro di reperti archeologici etruschi, ma a causa dell’arrivo delle truppe di Napoleone in Italia era poi dovuto scappare perché apparteneva alla parte avversa. Per poter ritrovare il suo tesoro, Giacomo Certaldo aveva confidato il segreto a una persona di sua fiducia, che però non era poi tanto di fiducia perché, dopo essere tornato, aveva scoperto di essere stato tradito. Poi, misteriosamente, sia Giacomo sia la sua donna erano spariti. Tuttavia il fantasma a cavallo di questo negromante si dice vaghi ancora nei pressi della villa. Elisa, di nuovo turbata, chiede a Luigi di riportarla alla villa. Non risulterà una buona idea. Forse perché Elisa è suggestionata dalla villa piena di dipinti e affreschi tenebrosi e, soprattutto, per l’incredibile somiglianza del conte Alberto, che è rincasato, con il suo avo defunto. La povera Elisa sviene. Il giorno dopo sembra tutto dimenticato, Elisa è di nuovo in forma (più o meno) e si fa accompagnare da Luigi in una passeggiata nei dintorni. Incontrano iltombaroloFosco(Oliviero Dinelli), un cacciatore illegale di reperti archeologici che cerca con caparbietà la leggendaria necropoli etrusca colma di tesori scoperta alla fine del Settecento. Dopo essere rientrati, Alberto, parlando in privato con Luigi, gli confessa che Elisa gli ricorda qualcuno che ha già conosciuto. A rinnovare l’atmosfera pesante della villa ci pensa di nuovo il fantasma del cavaliere nero che, durante la notte, entra nella villa e incappa in Luigi che non riesce a dormire. Il giovane prova a inseguirlo ma inciampa. Il trambusto fa accorrere Alberto (anche lui insonne), che gli crede poco o nulla, anzi, gli “raccomanda” di cambiare aria, sospettandolo di architettare qualcosa di losco ai suoi danni, magari ingaggiato da qualcuno a cui interessano i suoi affari. Luigi non si fa pregare e decide di andarsene, ma, sorprendentemente, Elisa sceglie di restare con Alberto. Luigi ci rimane di sasso e, a complicare la situazione, interviene l’archeologa-restauratrice Sandra, che ha rimosso il velo dal ritratto della donna velata (il quale era stato veramente aggiunto di recente) mostrando a Luigi il viso prima celato: assomiglia parecchio a Elisa. Poi gli mostra la metà di un’urna funeraria etrusca, in cui è riportato un fregio aggiunto successivamente, alla fine del Settecento. Lei quell’urna l’aveva vista intera, mentre adesso una metà è scomparsa: tagliata da poco da chissà chi e chissà per quale scopo. Luigi, sempre più pensieroso, torna a Volterra per cercare Mercani e chiedergli altri dettagli sulla leggenda di Certaldo, ma l’oste(Andrea Aureli) lo informa che se n’è già andato, e si dimostra pure piuttosto seccato quando Luigi gli chiede se sa qualcosa sull’avo conte. Una volta uscito, Luigi incontraWalter(Federico Scrobonia), unragazzo mediumche sta poco bene. Preoccupato per la sua salute, Luigi lo segue fino a casa sua, dove il ragazzo si accascia su una sedia a dondolo e va in trance, un carillon cade a terra. Dalla bocca del giovane esce la voce che Luigi riconosce come quella del vecchio al telefono che, a casa di Sergio, gli aveva dato l’avvertimento del pericolo di morte. Stavolta, per bocca del ragazzo, gli dice di andare nella “casa rossa”. Luigi comincia a perdere la pazienza. Come se non bastasse, il suo amico tombarolo Fosco è morto cadendo in uno strapiombo, nonostante le sua perfetta conoscenza della zona. I compaesani sospettano interventi soprannaturali, visto che ci sono state altre morti simili negli ultimi tempi. Mentre Luigi chiede in giro notizie su una casa rossa, un certoMauro Spaccesi(Stefano Braschi), che si dichiara archeologo e afferma di lavorare per la protezione dei reperti etruschi dal contrabbando, lo indirizza sulle coste della Toscana facendosi dare pure un passaggio verso quelle parti. Nella casa rossa Luigi incontra il“Nebbia”(Corrado Gaipa), che si presenta come uno studioso degli etruschi. È stato contattato da trafficanti stranieri di opere d’arte, che gli hanno mostrato la metà di un’urna con un particolare fregio di cui volevano conoscere la spiegazione. Da una finestra Luigi, in effetti, vede lo yacht dei trafficanti. Poi chiede al Nebbia se conosce la storia del conte Giacomo Certaldo. Nebbia gli dice che era allievo del grande Cagliostro, esperto di occultismo. Attraverso le arti magiche, il conte teneva avvinta a se una ragazza di nomeElisa, di cui era gelosissimo fino a nasconderne il viso del ritratto con un velo. A lei aveva rivelato il passaggio segreto per raggiungere la necropoli etrusca ricolma di tesori. Dopo la fuga a causa dell’arrivo in Italia di Napoleone, al suo ritorno il conte aveva scoperto il tradimento della sua amata-prigioniera con uno straniero, e per questo l’aveva uccisa. Luigi, per capire meglio la situazione, decide di incontrare i trafficanti. Raggiunge lo yacht a bordo di un motoscafo e si presenta con un nome falso. Il capo dei trafficanti è un certoMarston(Arturo Dominici), che in modo piuttosto seccato gli risponde che non ha parlato con nessuno dei propri affari. Poi gli dice che il conte Alberto avrebbe già dovuto consegnargli l’altra metà dell’urna, e che ne ha abbastanza di aspettare i suoi comodi.