RITORNO AI PRIMORDI CON THE PLAGUE OF A COMING AGE

RITORNO AI PRIMORDI CON THE PLAGUE OF A COMING AGE

Nato nel 2003 come progetto solista di musicaacustic darkdiMikko Lehto, il chitarrista e cantante polistrumentista ha poi deciso di includere negliOctober Fallsanche il batteristaMarko Tarvonen(Thy SerpenteMoonsorrow) e il bassistaVille Metsola, sostituito daSami Hinkka(Ensiferum) proprio da questoThe Plague Of A Coming Age. Quello degliOctober Fallsè unblack metalmisurato che non esagera mai, proponendo unatracklistche sa mescolare efficacemente la melodia con l’energia e la ruvidità del genere.ConThe Plague Of A Coming Age, datata 2013 e ad ora l’ultima release della band finnica, se si escludono una raccolta del 2014 e un singolo rilasciato nel 2016, siamo di fronte a un album più maturo rispetto alle precedenti produzioni della band finlandese, che riesce a far convivere molto efficacemente brani d’atmosfera con altri più ruvidi.L’album racchiude in sé la drammaticità di forze primitive che arrivano direttamente da tempi ormai dimenticati, i quali, congiungendosi con i suoni del modernodark metal, ne divengono un tutt’uno dando vita a una irresistibile e trascinante amalgama fatta di sentimenti e potenza. Mikko Lehto Momenti di pura forza dove le chitarre si intrecciano tra assoli e ritmiche sferzanti, alternandosi ad altri dove la chitarra acustica arpeggia dolcemente, giusto il tempo necessario di rinfrancare l’anima, per poi cedere nuovamente il passo a una marea impetuosa e inarrestabile. Trascinata da una doppia cassa precisa e martellante, dal basso devastante e da graffianti linee vocali inscreamtra cui, ancora, fanno capolino melodici momenti divoce pulita, quasi commoventi.Tutto è un susseguirsi di contrapposti solidi dall’apparente semplicità melodica e compositiva, che non deve però trarre in inganno poiché, al suo interno, si celano neanche tanto velatamente momenti di pura esaltazione sonora e liriche ispirate. Le quali caricano l’album di estrema intensità e sentito dolore, che attanaglia dall’inizio alla fine di questo capolavoro dark che èThe Plague Of A Coming Age.A partire dall’opening strumentaleAt The Edge Of An Empy Horizon, che con il suo incedere e il suo ritmo definisce fin da subito l’aria che si respirerà nel proseguo dell’ascolto, fino ad arrivare alla conclusivaBelow The Soils, maestoso brano spazzato dal rumore del vento (una costante in tutto l’album) che lo apre e chiude, i nove brani dell’album formano un unico intenso affresco di forza primordiale e struggente armonia. Ogni brano fornisce un indispensabile tassello che s’incastra perfettamente con il precedente, di cui è naturale proseguo, portando al successivo con naturale continuità. Marko Tarvonen L’epicità diBloodlineseMouth Of A Nation’s Harlotsè bilanciata dalla natura più intimista diBoiling Heart Of The North, brano dal “sapore” vagamenteOpethche si avvale della collaborazione diTomi Joutsen(Amorphis) alla voce “pulita” e “dell’ex”Ville Metsola, tornato per l’occasione a suonare la chitarra acustica. Che, non a caso, è stato scelto come video, o della magnificatitle track, anch’essa impreziosita dalla voce pulita e ispirata diJoutsen, qui alternata a quella graffiante diLehto.Snake Of The Old Worldè una trascinante “cavalcata”, mentreThe Weight Of The Fallenè caratterizzata da linee di basso belle e incisive, che raggiungono il loro apice sul finale.The Verge Of Oblivion, con l’eponimaThe Plague Of A Coming Age(ma forse anche di più), per tematiche e stile può essere considerata a ragione come la rappresentazione di quello che sono gliOctober Falls. Sami Hinkka Plague of a Coming Ageè un album notevole e malinconico. Le sue atmosferedarkportano in un viaggio all’interno di un’oscurità fatta di esaltanti melodie e tristezza. Un disco eccellente sotto ogni punto di vista, la cui qualità complessiva è assolutamente superiore alla media, quando uscì cinque anni fa come ora, nonostante gli ottimi album prodotti in questi anni. Quasi ogni brano è un piccolo capolavoro del generedark/doom metal, non solo di scuola finnica ma in generale.Si tratta di un album che segna la definitiva maturità della band del poliedricoMikko Lehto, dopo il precedente e già ottimoA Collapse Of Faith(2010).Un disco e un gruppo che piaceranno a chi apprezza band comeOpeth,Katatonia,Empyrium,WyrdeUlvere in generale a tutti gli amanti del genereDarkeDoom Metal.Non ci resta che attendere il rientro in studio della band, i cui membri sono occupati in vari progetti personali o con altre band, ricordando chePlague of a Coming Agerappresenta una pietra di paragone per il genere, a oggi solo eguagliato in alcuni casi, ma non superato. Primordiale e trascinante. October FallsThe Plague of a Coming Age Dark Folk – Black Metal – Doom MetalDebemur Morti ProductionsMarzo 2013 CD1. At The Edge Of An Empty Horizon (03:13)2. Bloodlines (04:37)3. The Verge Of Oblivion (05:43)4. Snakes Of The Old World (05:33)5. The Plague Of A Coming Age (06:55)6. Mouth Of A Nation’s Harlots (05:45)7. Boiling Heart Of The North (05:28)8. The Weight Of The Fallen (06:07)9. Below The Soils (07:28) October FallsMikko Lehto: guitars, vocalsSami Hinkka: bassMarko Tarvonen: drum The Plague of a Coming Age (CD) The Plague of a Coming Age (LP)