RICREARE GLI EROI DC – POSTA

Fumetti da ricreare
Gentile Direttore:
1) Nel giornalino da far leggere ai bambini di prima elementare quali fumetti del glorioso passato metterebbe? Per l’umorismo io propenderei per Asterix, e i Peanuts per la riflessione (ma forse sono più adeguati per la terza elementare). E magari Calvin & Hobbes.
2) Quale personaggio dei fumetti le piacerebbe ricreare?
Zak
Gentile Zak,
come prima lettura Asterix mi sembra un po’ ostico, si perderebbero un sacco di riferimenti. Meglio i Puffi dei primi anni, insieme a tutti i vecchi personaggi di Peyo. Anche alcuni albi di Tintin vanno bene, così come Zio Paperone di Carl Barks.
Mentre le strip in generale forse non sono adatte per un’età così precoce. Mafalda, Lupo Alberto e, soprattutto, Calvin & Hobbes andrebbero bene sui dieci anni. Età nella quale si può cominciare a leggere anche Asterix, però solo quello scritto da Goscinny.
Se fossi proprio obbligato a ricreare dei personaggi dei fumetti, ricreerei i tre principali e più vetusti eroi della Dc Comics. Ecco come sarebbero dopo le mie modifiche.
Il nuovo Superman ha poteri limitati come nel 1938: salta scavalcando una casa, ma non vola. Inoltre non mantiene i poteri per sempre: torna l’emaciato Clark Kent dopo un po’ che li usa. Lois Lane è una dominatrice, sempre stronza nei confronti di quella mezza sega di Clark, che umilia in tutti i modi. Il fotografo Jimmy Olsen è invece lo scodinzolante zerbino della giornalista.
Le origini di Superman sono un po’ cambiate. Krypton non è un pianeta, ma un’astronave aliena lunga cento km che orbita nella fascia degli asteoridi. Ha avuto un’avaria e per questo da secoli alieni tipo Alien rapiscono terrestri, li potenziano fisicamente e li fanno lavorare per la riparazione. Però a un certo punto un terrestre fa esplodere l’enorme astronave, riducendola in due tronconi, mentre la moglie ne approfitta per spedire al sicuro sulla Terra il loro piccolo, che diventerà Superman.
Lex Luthor lavora segretamente per gli alieni, che gli forniscono qualche (limitata) tecnologia per la sua azienda, mentre lui li aiuta nella ricostruzione dell’astronave ridotta in due tronconi.
Il nuovo Batman ha il “senso radar” di Devil. Accecato dall’assassino dei genitori, in modo che non lo riconosca, Bruce Wayne finisce in una comunità di “vampiri” reietti che vivono nelle fogne. Vampiri che in realtà soffrono semplicemente di una strana malattia che fornisce loro il potere di “vedere” come i pipistrelli, dalla quale viene contagiato. Batman agisce solo di notte perché la luce lo infastidisce.
Robin è una ragazzina che non combatte mai: si limita a guidare la batmobile e a usare il computer di bordo, sempre in contatto radio con le orecchie riceventi della maschera di Batman. Il veicolo cambia aspetto: da normale auto diventa pipistrellosa e con congegni alla 007/Diabolik. A proposito, Bruce Wayne è un playboy a metà strada tra il cinico James Bond e il frivolo Tony Stark.
Per Wonder Woman si può fare poco, avendo dei superpoteri mal assortiti ed essendo priva di legami personali. Le toglierei comunque i poteri, salvo la capacità, comunque assurda, di intercettare i proiettili con i bracciali, e la farei galoppare su un cavallo bianco. Il lazo potrebbe usarlo qualche volta, ma non ha il potere di far dire la verità. Agisce a Las Vegas e nelle zone semidesertiche dei dintorni.
Le amazzoni sono lesbiche che vivono seminascoste in una specie di pueblo avveniristico poco lontano, hanno una specie di pozione di Asterix che aumenta (ma non di tantissimo) le loro capacità atletiche. Diana viene esiliata quando si scopre eterosessuale innamorandosi di un pilota d’aereo caduto da quelle parti.
Ha una identità segreta decente e alcuni personaggi di contorno, per esempio l’amica cicciottella che aveva negli anni quaranta. Visto che il fidanzato è un aviatore, nella sua identità segreta potrebbe lavorare in una base militare come faceva all’inizio, in un contesto alla Beetle Bailey.
Spingere la gente in edicola
Gentile direttore,
mi sembra di capire che la sua ricetta per risollevare il fumetto italiano dalla crisi preveda, tra le altre cose, di lavorare sui personaggi e sul formato degli albi (rigorosamente bonellidi).
Scoprire che un personaggio piace, però, implica che una persona quell’albo arrivi quantomeno a sfogliarlo. Ancora prima, si assume che esistano persone che entrano in edicola. È quindi davvero possibile che migliorare il contenuto sia sufficiente a invertire una rotta dettata da un cambiamento culturale? Sempre che di cambiamento culturale si tratti, ovviamente.
Fantabuggy
Gentile Fantabuggy,
non è che il formato Bonelli mi piaccia, anzi, non mi piace affatto, ma in Italia è l’unico accettato dal pubblico generico dei fumetti, salvo i bambini.
Le edicole non sono sparite, sono ancora abbastanza numerose. In più i giornali vengono venduti anche in alcuni bar e supermercati.
Quelli che mancano sono i fumetti popolari, i nuovi Tex e Diabolik. Visto che da anni si fanno uscire solo fumetti per fumettofili, non abbiamo elementi per dire che un prodotto meno “intellettuale” sia destinato anch’esso all’insuccesso.
I morti sul lavoro
Caro Direttore,
non trova sia necessario aumentare le pene agli imprenditori negligenti per limitare il numero dei morti sul lavoro?
Maria
Gentile Maria,
fra le tante sciocchezze di cui parlano ossessivamente i media in questi anni, i morti sul lavoro sono uno dei pochi argomenti veramente seri, soprattutto perché in Italia sono nettamente superiori rispetto agli altri paesi avanzati.
Il problema, più che nelle pene, credo sia nei controlli.
Quando avevo sedici anni feci un lavoro estivo di tipo grafico, in un’azienda che non mi aveva assunto in regola. Un giorno il direttore mi disse di non venire l’indomani perché sarebbe passato l’ispettore del lavoro, o come si chiama, per fare dei controlli. Nel mio caso non correvo alcun rischio fisico sul posto di lavoro: non dovevo farmi vedere solo perché ero un irregolare.
Questo episodio però mi dà da pensare. I controllori devono avvertire sempre prima di arrivare, oppure rinunciano alla sorpresa in cambio di una bustarella?
E allora anche quando ci sono, se sono inaffidabili, neppure i controlli possono servire a ridurre le morti sul lavoro.
La Spider-Spigolatrice
Caro Direttore,
ho letto il suo interessante e ben illustrato articolo sulla statua della Spigolatrice, ritenuta da alcuni “sessista”, e mi chiedo se qualcosa del genere possa succedere anche ai fumetti.
Morena
Gentile Morena,
è già successo. Dopo che Milo Manara è stato accusato di “sessismo” per avere messo in evidenza il culo di Spider-Woman in una copertina, di fatto non potrà mai più lavorare per una grande casa editrice di fumetti americana. I fanatici del politicamente corretto fanno paura agli editori come gli squadristi degli anni venti e gli sprangatori dei settanta.
A proposito della statua della Spigolatrice, della quale ho parlato qui, è interessante notare che anche nel caso della Spider-Woman di Manara la contestazione pseudofemminista verteva sul presunto sessismo dell’illustrazione, ma subito dopo i sostenitori fumettofili delle contestatrici, volendo spalleggiarle senza apparire bacchettoni, si sono scatenati sui presunti errori anatomici.
Prendete nota, accadrà sempre così: all’accusa moralistica dei “politicamente corretti” seguiranno le accuse a carattere tecnico o estetico degli “utili idioti”.

La copertina di Spider-Woman che aveva scandalizzato gli americani, soprattutto alcune americane

Il provocatorio bozzetto di Milo Manara regalato a Frank Cho, uno dei pochi che lo avevano difeso
La morte di Kit Willer
Caro Direttore,
quale personaggio di contorno ucciderebbe? Io, zia May: non serve a niente.
Fedora
Gentile Fedora,
zia May è un personaggio essenziale per l’Uomo Ragno, che purtroppo non è stato capito dagli autori venuti dopo Steve Ditko.
Io ucciderei Kit Willer, perché la presenza di un figlio già grande invecchia Tex. Farei una di quelle belle saghe che piacciono tanto ai media dove, alla fine, il giovanotto schiatta in maniera orribile. Così, dopo la moglie indiana, Tex avrà qualcun altro da vendicare.

Sauro Pennacchioli
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Ma no direttore: il bello di batman è proprio che è uno dei pochi che è figo sia da eroe che in borghese(miliardario playboy). Si c’è iron man miliardario ma è malato e stronzo e arrow ma poi finisce in bolletta
i cambiamenti proposti per Superman mi piacciono, molto intriganti 🙂
Far fuori Kit Willer non mi sembra una grande idea. Sarebbe un’americanata che finirebbe come ogni morte di un personaggio americano: tornerebbe dopo qualche anno, più inutile di prima. Sì, perché attualmente sia Kit Willer che Tiger Jack sono personaggi più d’impiccio che utili nelle storie di Tex. Mi piacerebbe invece che qualcuno riuscisse a raccontare belle storie con protagonista la copia Kit e Jack. Storie diverse da quelle di Tex (o di Tex Willer), storie più leggere, ironiche, un po’ alla Bella e Bronco. Sarebbe possibile senza stravolgere la personalità dei personaggi ma puntando invece proprio sulle caratteristiche che in Tex di possono solo accennare: l’irruenza di Kit e la calma glaciale di Jack.
Caro Pensaurus, noi figlioli di Mamma DC non vorremmo che te la fossi presa per il fatto che abbiamo respinto le tue idee – anche brillanti, lo ammetto – ma riteniamo che siano gg da “meat & potatoes ” e che i lettori non siamo ancora pronti per Flash che assomiglia ad un personaggio di My Little Pony e Dial H for Heroes ambientato in un call center interdimensionale. Tu continua a lavorarci perché la stoffa è evidente, ma parti da idee come un ragazzo incontra una ragazza oppure un tizio fa un viaggio. E non mandarci materiale protetto da pseudonimi perché era lampante da dove arrivasse quella idea con Lois Lane che è una amazzone in fuga da una isola penitenziario dove si condanna il pensiero eterodosso che a Metropolis trova lavoro nei magazzini Olsen ( chiara parodia della Ikea ndr ) ed assiste alla pioggia di Clark Kent – come in un quadro di Magritte – che atterrano e si rivelano invulnerabili minions del mad doctor Dick Wayne, ipertricotico e calvo ( come Lucio Dalla ! nulla è sacro per te ? ndr ) eremita misogino che vorrebbe riportare il multiverso a prima della Rivoluzione Industriale. Prenditi un semestre sabbatico e rileggi la Pimpa. Poi torna a proporci qualcosa. La leggeremo con curiosità e, as usual, non ti risponderemo con il pre stampato che riserviamo ai casi disperati. Ciao ciao