PICCHIADURO ANNI NOVANTA: L’ATTACCO DEI CLONI DI STREET FIGHTER
Con picchiaduro oggi si intendono i videogiochi a incontri:one vs one, ok? Agli albori, invece, indicava quelli “a scorrimento”. Precisamente non so quale sia stato il primo in assoluto, il più vecchio che conosco èKung-Fu Master, uscito nel 1984 o giù di lì. Da quel momento in poi, per un bel po’ di anni fu tutta una questione di gente che s’imbruttiva per la strada. Che si prendeva a calci, sputi, morsi e raccoglieva le cosce di pollo dalle casse rotte. VediDouble Dragon, Final Fight, Golden Axee via dicendo. Per quanto i picchiaduro a scorrimento fossero divertenti e andassero per la maggiore, non è che a nessuno venne in mente di variare un po’ la formula, eh.Karate Champ, uscito sempre verso il 1984, fu uno dei primi “abbozzi” di picchiaduro a incontri cui, naturalmente, ne seguirono altri. Il vero punto di svolta fu quando nel 1987, sempre circa,Capcomse ne uscì conStreet Fighter. Il grosso successo di questo gioco è riconducibile ad alcuni fattori:in primis, un minimo di caratterizzazione e uno straccio di storia a giustificare le mazzate fra i personaggi; in secondo luogo una profondità inedita fino a quel momento, con l’introduzione di caratteristiche che poi sarebbero diventate convenzioni del genere. Mi riferisco al sistema di gioco a sei pulsanti e l’uso di combinazioni per tecniche speciali. Poi nel 1991 uscìStreet Fighter II, un successo così grande da rasentare il grottesco. Però, è proprio questo il punto: capita l’antifona, cioè che la gente era disposta a svenarsi per quel cacchio di gioco, si alzò lo sciame di cavallette imbruttite. Visto il grande potenziale di guadagno, un fottìo di compagnie si lanciarono sul mercato, e qual era il modo più semplice e veloce per tirare fuori al volo un picchiaduro? Copiare la formula di Street Fighter II, naturalmente. FATAL FURY Ok, siamo sempre nel 1991. Street Fighter II era uscito e stava macinando soldoni come se non ci fosse un domani. Cosicché nello stesso anno laSnk, compagnia principale avversaria di Capcom nella“guerra dei picchiaduro”, se ne uscì conFatal Fury. I famosi“Lupi Famelici”, i fratelliTerry e Andy Bogard. Peccato che quasi all’unanimità Fatal Fury venne considerato un prodotto nettamente inferiore a Street Fighter II. Di certo non era una volgare copia e basta, questo no, però non era manco un prodotto di chissà quale originalità. Fu solo l’anno seguente, con l’uscita diFatal Fury II, che la saga iniziò ad avere una propria “identità”. Il miserabile roster venne allargato con l’aggiunta di sette personaggi che andavano ad affiancare i tre originali. Il gameplay venne migliorato, sempre ibridandolo con quello di Street Fighter, ma introducendo concetti nuovi e originali. Tipo i power block, lo spostamento laterale su due piani. Inoltre, per quello che ne so, fu il primo gioco a inserire il tasto per la provocazione. ART OF FIGHTING Sempre nel 1992, la Snk affiancò Fatal Fury II con un altro titolo: ovveroArt of Fighting. Tra i due, questo è forse il gioco che più paga pegno a Street Fighter. Cioè, voglio dire: basta solo guardareRyo Sakazaki, uno dei due protagonisti. È uguale a Ryu a partire dal nome. Senza contare l’intero move set, pericolosamente simile con tanto di varianti di Hadoken e Shoryuken. In modalità arcade potevano essere selezionati soltanto il suddetto Ryo e l’altro protagonista,Robert Garcia. Tuttavia in modalità versus era possibile scegliere uno qualunque dei lottatori del roster. Nonostante Art of Fighting ricalcasse bellamente Street Fighter, come nel caso di Fatal Fury II, ha introdotto un sacco di cose originali e sfiziose.Tipo la distinzione fra super e super desperation moves, tanto per dire. Nonché una visuale con “telecamera zoom” che allargava e restringeva la visuale a seconda della distanza tra i personaggi. E ‘sta cosa nel 1992 era una figata pazzesca. Per queste caratteristiche e la grafica top notch, Art of Fighting riscosse un gran successo. WORLD HEROES Se Fatal Fury e Art of Fighting erano dei buoni prodotti che si facevano perdonare il loro “tributo” a Street Fighter, grazie a caratteristiche proprie e originali, conWorld Heroescominciamo ad avvicinarci al baratro del sudicio sottobosco delle brutte copie. Siamo sempre nel 1992. La Snk, come se non bastassero i primi due, rilascia un altro picchiaduro: ‘sto World Heroes, appunto. Sviluppato però dallaAlpha Denshi. E questo era un clone di Street Fighter II a tutti gli effetti. Al di là di una storia ridicola e di personaggi scopiazzati alla come viene (tipo lo Zangief/Hogan qui sopra), il gioco aveva pure una bella sfilza di difetti. Come un sistema di controlli preso di peso dal primo Fatal Fury, con lo schema Punch-Kick-Throw: una cosa praticamente ai limiti della preistoria. E poi il gameplay era lento e rigido. Che accoppiato a ‘na musica veramente ammorbante in dieci minuti già te lo faceva schifare a bomba. Ho fatto una partita ultimamente: è stato agghiacciante. POWER INSTINCT Per quanto possa essere stato un gioco mediocre, Word Heroes dalla sua un merito ce l’ha: essere“l’inizio della fine”. Perché a ‘sto punto Snk non stava solo competendo con Capcom, ma anche con i suoi stessi giochi. E questa era solo la punta del proverbiale iceberg, visto che il numero di titoli sul mercato stava per aumentare. Infatti, eccolo qua:Power Instinct. Un altro fra i primissimi cloni di Street Fighter II, sviluppato daAtlus. Non è che ci sia molto da dire, in fondo. Come al solito, il sistema di gioco è privo della benché minima originalità e il gameplay è preso di peso da Street Fighter. Con tanto di super fatte con movimenti a mezza luna e via dicendo. MARTIAL CHAMPION Visto che tutti si affannavano a buttarsi sull’affare dei picchiaduro come avvoltoi, una società comeKonamimica poteva stare a guardare. Detto fatto, ecco che nel 1993 esceMartial Champion. Dalla sua ha uno stile grafico abbastanza originale. Così come è originale la bizzarra scelta di posizionare la life bar in basso anziché in alto. Per il resto… … niente! La maggior parte dei characters erano chi più chi meno la solita fiera della banalità. Con tanto di protagonista con fascia nei capelli che lancia pallette di fuoco e pugnetti volanti. FIGHTER’S HISTORY Nel frattempo i picchiaduro continuavano a uscire come se niente fosse. Tra i tanti, due forse sono stati i più vergognosirip-offdi Street Fighter. Il primo è questo qui:Fighter’s History, sviluppato dallaData East. Il minimo di abbozzo di storia ruotava su otto personaggi impegnati in un torneo di arti marziali in giro per il mondo. Originalissimo proprio. E va be’. Non era solo il setting a essere vergognoso. L’intero move set era stato preso di peso da Street Fighter, con tanto di Hadoken, Shoryuken e via dicendo. Non ancora contenti, anche le animazioni erano quasi uguali. Con sprite che sembravano semplicemente ricalcati e poi modificati quel tanto che basta. Tutto ciò non era una una semplice impressione perché, anche senza venirne poi a capo, Capcom citò in giudizio la Data East. Il bello è che, non contenti, la Data East l’anno dopo realizzò pure il seguito di Fighter’s History. La cui caratteristica più notevole, stavolta, è stata quella di fregare alcuni personaggi a Snk! AGRESSORS OF DARK KOMBAT Intanto la moda dei picchiaduro continuava a crescere e la Snk non faceva altro che saturare il mercato sempre di più. Nel 1993, infatti, pubblicò un altro Fatal Fury, stavolta intitolatoFatal Fury Special. Nel mentre si occupava di portare avanti le saghe sviluppate direttamente, delegava altre società per lo sviluppo di nuovi picchiaduro. Ed eccotiAggressors of Dark Kombatsviluppato daAdk. Sostanzialmente un giochillo divertente, che si sforzava quel tanto che basta per non restare del tutto anonimo. Difatti erano state inserite cose tipo i movimenti su due piani in finto 3D, e una specie d’ibridazione con il sistema di raccolta oggetti tipico dei picchiaduro a scorrimento. Interessante notare come questo sia una specie di crossover con World Heroes, visto che nel roster c’è il ninja Fuuma. FIGHT FEVER Ed eccolo qui il secondo peggiorerip-offdi Street Fighter:Fight Fever. Sviluppato daViccom, una sussidiaria coreana di Snk. Abbiamo i soliti otto svogliati personaggi morti di sonno che devono competere in un torneo di arti marziali in giro per il mondo. Le meccaniche di gioco sono una pigra miscellanea fra Art of Fighting e Fatal Fury e…