PERCHÉ NON ORGANIZZIAMO UNA BELLA “COMIC CON” A PALERMO?

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Palermonegli ultimi anni è diventata una cittànormalee come tutte le grandi città occidentali. Conta ormai una folta comunità di appassionati del graphic novel, di anime, manga e fumetti vari, ma è anche patria di autori e disegnatori che collaborano con prestigiosi editori specializzati,  nazionali e internazionali. Palermo e la Sicilia sono cambiate e gli appassionati, che ci son sempre stati, hanno meno difficoltà ad approvvigionarsi: ricordo ancora le imprese e la disperazione per trovare l’ultimo numero diFrigidaire. Oggi di fumetti si parla di più e con la recente apertura di nuove fumetterie, aumentano anche le occasioni di fruizione. Spero anche che si organizzi presto, a Palermo, un belSalone del fumetto, che raddoppi e triplichi i numeri del cataneseEtna Comix, portando la città dalla lega Dilettanti alla Serie A del fumetto. Anzi, lancio una proposta: organizziamo un belPalermo Comix,o continuiamo ad aspettare che Santa Rosalia ci faccia la grazia? A Palermo c’è anche unaScuola di fumettomolto attiva e un gruppo di fumettisti molto vario e in costante crescita: ognuno si occupa di qualcosa di diverso e qualcuno ama condividere e disegnare insieme a qualcun altro: una bella storia. Oggi gli aficionados e i curiosi del genere hanno nuovi spazi in città: fumetterie che dovrebbero riempire il vuoto lasciato dalla storicaAltroquandodiSalvatore Rizzuto Adelfio, in corso Vittorio Emanuele, il vecchio cassaro – al Qasr – di Palermo. Di quella realtà, nata nel 1991, gli appassionati del fumetto a Palermo fecero un luogo di ritrovo, maAltroquandoera molto più di una fumetteria, la prima di Palermo: era un centro di aggregazione culturale e politica, dedicato alla controcultura, alle battaglie sociali, ai dirittiLgbt, all’attivismo politico e alla promozione di molte forme spontanee di creatività. Una bandiera per tutto ciò che era passione, artistica e civile, una realtà storica che meriterebbe un articolo a parte. In tempi diletture digitali(di cuiGiornale Popè un esempio) e di crisi delle librerie, l’acquisto del fumetto su carta stampata è ancora, per fortuna, un rito irrinunciabile e l’esistenza di un luogo fisico dove recarsi periodicamente, alla ricerca dell’ultimo episodio della saga del proprio eroe preferito o dell’ultimo successo editoriale dell’autore di grido, è ancora necessaria come l’aria che respiriamo. La chiusura diAltroquando, nel panorama allora asfittico di Palermo, era stata praticamente una tragedia culturale, e l’apertura di ogni nuova fumetteria, anche se i tempi cambiano (e le mamme invecchiano), è sempre un evento positivo per gli appassionati del fumetto palermitani. Ricca e di qualità è la produzione di autori locali e, senza voler affermare l’esistenza di unascuola sicilianadel fumetto, si possono annoverare tra le pubblicazionisicilianeche meritano una menzione, i volumi diBecco Giallo, editore di Padova, specializzato in fumetti d’impegno civile estorie sicule, comePeppino Impastato, un giullare contro la mafia, opera dei sicilianiMarco RizzoeLelioBonaccorso, oPortella Della Ginestra, un sottile filo nerodi Luca Amerio, Luca Baino e Susanna Mariani e gli albi diBao Publishing, editore diZero Calcare,tra i qualiLa Distanza, primo libro a fumetti scritto dal siracusanoColapesce(Lorenzo Urciullo) con il maestroAlessandro Baronciani, che lo ha disegnato: unroad-comix, un viaggio in Sicilia fatto di amori interrotti, passioni indecise, appuntamenti mancati e quella fottuta “distanza”, che ai siciliani spesso rovina le cose. La distanza. Basilicò,diGiulio Macaione, èinveceun affresco familiare raccontato dal punto di vista dei figli di una matriarca siciliana, costruito intorno allericette di famiglia, autentiche, da cucinare veramente, in cui i flashback seppia tra il bianco e nero della narrazione disegnano unaSiciliasospesa tra antico e moderno, bellissima e dolorosa, raccontata splendidamente. Altri autori locali molto richiesti sonoSergio Algozzino, una delle star cittadine del fumetto e autore di livello nazionale, che di recente ha pubblicato perTunuè“Storie di un’attesa”; e i fratelliGiulio e Marco Rincione, autori della trilogia dei paperi, di cui abbiamo scritto in unprecedentearticolo. Sono numerosi i giovani professionisti palermitani che lavorano come fumettisti, collaborando anche a distanza con realtà importanti comeBonelli, Disney, Panini Comics, Marvel.Molti di loro si sono formati allaScuola del fumettodi via Dante, nata dodici anni fa dallo studio di animazioneGrafimated Cartoon, composto daSalvatore Di Marco, il direttore della scuola,Antonio Pirrotta, Alessandra RagusaeGiampiero Randazzo. Tra i nomi di riferimento,Giuseppe Franzella, considerato da tutti un maestro,Marco Failla,Claudio Stassi,Roberto Di SalvoeAurelio Mazzara.Una scuola che negli anni ha formato moltissimi allievi, molti dei quali adesso hanno trovato lavoro nel settore. Fumetto, cartoni animati, videogiochi, sono questi gli ambiti in cui possono inserirsi gli allievi dellaScuola del fumetto, ma quello che manca in Sicilia sono i grandi editori, il che obbliga questi ragazzi a emigrare. Ma sembra che qualcosa stia iniziando a muoversi anche tra gli editori locali, speriamo non si tratti di un “Montalbano a fumetti”: potrei uccidermi lanciandomi da Montepellegrino. A novembre, a Palermo, all’inaugurazione di una nuova fumetteria, c’era una lunga coda di gente: tutti in fila per ricevere l’omaggio di una stampa celebrativa realizzata per l’occasione daGianluca Gugliotta, siciliano, disegnatore diDragoneroper Bonelli e deL’Uomo Ragnoper Marvel e docente presso laScuola del Fumetto di Palermo: non abbiamo registrato alcun accoltellamento o colpo di lupara e tutti sono stati accontentati con un selfie e un autografo di Gianluca. Minchia, Palermo è diventata normale, puretropponormale!