Goro è un medico di una piccola clinica nella quale tutti riconoscono il suo talento e la sua dedizione al lavoro.
Appare come un uomo silenzioso e solitario, mentre in realtà, dietro quella maschera di serietà, si nasconde un vero e proprio patito delle idol. Di una idol in particolare: Ai Hoshino, la componente di un gruppo di giovani idol di successo.
Goro è letteralmente ossessionato da Ai anche se non lo dà a vedere. Quando, per un colpo di fortuna, se la ritrova davanti incinta decide di dedicare totalmente il suo tempo a questa talentuosa ragazza.
Passa il tempo e Ai è pronta per il parto, così come lo è Goro… se non fosse per un “piccolo incidente” che costa la vita al medico!
Una spiacevole situazione che si trasforma presto in una seconda occasione: perché Goro si risveglia nel corpo di Aquamarine, uno dei due gemellini partoriti dalla tanto amata Ai. Non è l’unico in questa situazione, perché anche la sorellina sembra, come lui, una reincarnata.
Cosa succederà ora a questi due? Come vivranno la loro seconda vita?
Oshi no Ko è uno dei manga che attendevo di più. Della serie avevo letto soltanto il primo capitolo e la trama generale, ma è stato amore a prima vista, soprattutto per i disegni. Quando ho visto per la prima volta la cover del manga mi sono chiesto quando e se sarebbe mai arrivato in Italia.
Finché, alla fine è stato pubblicato in italiano dalla J-Pop.
Ma cosa mi piace di Oshi no Ko? Della storia gli sviluppi, i colpi di scena e gli imprevisti, nonché la gestione del tema della reincarnazione tante volte affrontato nei manga, che in questo caso si riflette sul mondo delle star e sulla società contemporanea.
Infatti i due autori, con questa storia, trovano il pretesto per parlare della vita quotidiana, delle persone comuni e di quelle appartenenti al mondo dello spettacolo.
Poste l’una di fronte all’altra, come davanti a uno specchio, ci sono la vita di Goro prima e dopo l’incidente, utili a mostrarci quanto un’esistenza può cambiare in contesti differenti.
Non è da meno la caratterizzazione dei personaggi. Un panorama già vasto, considerando soltanto questo primo volume, che comprende un cast variegato e intrigante. Alla fine del volume capirete che ognuno dei personaggi, primari o secondari, sono importanti ai fini della storia.
Tra tutti ovviamente spiccano Ai e i suoi due figli, tra i quali si impone Goro, che occupa la scena anche quando non è presente (poiché diventa il narratore). Anche se il mio sesto senso da lettore di manga mi suggerisce che gli altri personaggi gli daranno serio filo da torcere, a partire dalla sorellina.
E ora veniamo ai disegni Oshi no Ko, il motivo principale che mi ha spinto ad iniziare la serie. Lo stile di Mengo Yokoyari è perfetto per descrivere il mondo pop delle idol e dello spettacolo in generale.
La sua linea sottile e scattante genera una forza travolgente, forza con la quale il lettore si ritrova letteralmente incollato alle pagine del libro.
Tutto funziona, anche quando le proporzioni o altri particolari fisici non sono riconducibili alla realtà. Gli occhi, per esempio, non sono certo realistici, eppure sanno essere incredibilmente affascinanti e magnetici. Soprattutto sanno come trasmettere emozioni e sentimenti.
Insomma, dal punto di vista grafico questo manga merita un bel dieci netto.