OLYMPIA KYKLOS, UN ANTICO GRECO ALLE NOSTRE OLIMPIADI

OLYMPIA KYKLOS, UN ANTICO GRECO ALLE NOSTRE OLIMPIADI

Stavolta parliamo della mitica autrice Mari Yamazaki e del suo nuovissimo Olympia Kyklos.

È possibile connettere il mondo antico e quello moderno? Far collidere la vecchia Grecia con il Giappone degli anni sessanta? Certo che sì, se il tuo nome è Mari Yamazaki e sei l’apprezzatissima autrice di Thermae Romae, nonché mangaka appassionatissima del mondo antico e delle sue bellezze.
Dopo il successo di una serie che a mio parere meriterebbe di essere conosciuta e amata praticamente da tutti, l’ormai mitica Yamazaki torna a farci sorridere con una nuova serie a cavallo tra presente e passato… o meglio, tra passato remoto e passato prossimo.

OLYMPIA KYKLOS, UN ATLETA GRECO ALLE NOSTRE OLIMPIADIQuesta è la storia del greco Demetrio, aspirante pittore e vasaio con una predisposizione per l’atletica, anche se non sembra interessargli minimamente. Demetrio è appassionato di arte e pittura al punto da dedicarvisi totalmente, pur non essendo un gran maestro con il pennello.
A causa del suo stile “moderno”, che a noi ricorda tanto quello dei manga, il giovane e aitante greco non viene apprezzato quanto dovrebbe e le sue opere vengono snobbate. Nonostante ciò, Demetrio è molto apprezzato e tenuto in conto nel suo villaggio, soprattutto dal capo (padre della donna che ama segretamente), il quale nutre grandi aspettative nei suoi confronti dal punto di vista atletico.

OLYMPIA KYKLOS, UN ATLETA GRECO ALLE NOSTRE OLIMPIADI

Costretto a partecipare a una gara in cui in palio vi sono le sorti del suo villaggio, Demetrio decide di nascondersi in una grande giara per fuggire ai suoi obblighi e alle aspettative dei suoi compaesani.
Un nascondiglio che si trasforma in un passaggio temporale a causa di un fulmine, che catapulta il giovane dritto nella Tokyo degli anni sessanta: ai suoi occhi una magica e sorprendente polis che si appresta a festeggiare e celebrare le olimpiadi, proprio come nella Grecia di Demetrio.

Colpo di fulmine o fulmine a ciel sereno? Ogni volta che un fulmine o un flash colpisce Demetrio, spassosa vittima di eventi sempre più ilari e divertenti, le due epoche collidono permettendo il passaggio del personaggio da un passato all’altro. Viaggi sorprendenti e strampalati che fanno crescere la stima del popolo nei confronti del goffo protagonista.

Se con Thermae Romae l’autrice era riuscita a sorprendere i lettori, con Olympia Kyklos conferma una volta per tutte la sua immensa bravura e una vastità di conoscenze condivise con ben pochi suoi colleghi.
Le opere della Yamazaki sono decisamente geniali, oltre alla sua passione per il mondo antico traspare una indomabile curiosità.

Nei suoi manga, nonostante la risata sia la maggior risorsa e il principale punto di forza, si trova una certa complessità che contrasta la semplicità che traspare alla prima occhiata. Solo leggendo Olympia Kyklos si possono comprendere tutti gli aspetti dell’opera, ricca sia per quanto riguarda la sceneggiatura sia per lo stile grafico.

In questa nuova opera lo stile caratteristico della Yamazaki si arricchisce traendo forza e insegnamento dalle opere precedenti. Se la cura del mondo antica è assai precisa, l’attenzione riservata alle figure umane, ai movimenti e alle tensioni del corpo umano lo è ancor di più.

I corpi statuari disegnati dall’autrice sono il vero e proprio fiore all’occhiello del manga, che anche in questo caso gioca sui contrasti tra serio e faceto, tra storia e ironia. Chi altri, oltre a lei, riesce a raccontare in maniera così divertente?

OLYMPIA KYKLOS

  • Autrice: Mari Yamazaki
  • Editore: Star Comics
  • Genere: Seinen
  • Pagine: 189 pp
  • Uscita: 18 novembre 2020
  • Prezzo: € 6,90
  • Titolo originale: Olympia Kyklos
  • Nazionalità: Giapponese

La storia

Demetrio, apprendista pittore di vasi nell’antica Grecia, è considerato un rammollito interessato solo al disegno e impacciato con le donne. Un giorno il giovane finisce coinvolto in una disputa molto importante per il villaggio e, mentre si arrovella per trovare una via di uscita, si ritrova di punto in bianco catapultato nella Tokyo del 1964, in fermento per l’imminente inizio delle Olimpiadi. Si alza così il sipario su una prodigiosa commedia che oltrepassa i confini dello spazio e del tempo.

(Da Everpop).

 

 

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