MONICA VITTI NEI PANNI DI UNA IMPROBABILE MODESTY BLAISE

MONICA VITTI NEI PANNI DI UNA IMPROBABILE MODESTY BLAISE

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Monica Vittiera un’icona del cinema mondiale. La sua scomparsa è stata ripresa e commentata con trasporto da molte testate internazionali. In particolare, le dedica molto spazio il quotidiano britannicoThe Guardian: oltre a un lungo necrologio pubblica una galleria con diversi fotogrammi, alcuni tratti da un film che in Italia hanno visto in pochi. Uno di quali colpisce per lo stileoptical, così anni settanta. Si tratta diModesty Blaise(1966) diJoseph Losey, di cui ha già scrittoquiil nostro Teresio Spalla, film liberamente tratto dall’omonimo fumetto diPeter O’Donnell. Abituati a vederla in ruoli tra il comico e il drammatico, sorprende che Monica Vitti (Luisa Ceciarelli, 1931-2022), negli anni sessanta abbia rivestito proprio i panni di Modesty Blaise, agente segreto sulle orme del prototipo James Bond. L’edizione giapponese del film su Modesty Blaise con Monica Vitti Nell’epoca in cui i film di spionaggio andavano per la maggiore pare che il registaMichelangelo Antonioni(1912-2007), con cui la Vitti ebbe un sodalizio artistico e sentimentale, provò a dissuaderla dal ricoprire una parte per cui sembrava poco adatta.Effettivamente, a parte la calibro nove impugnata dalla straordinaria attrice romana,Modesty Blaisenon ha niente a che vedere con Assunta Patanè,La ragazza con la pistola(1968), film di Mario Monicelli (1915-2010) in cui la Vitti interpretava una giovane e vendicativa siciliana, sedotta e abbandonata. Il britannicoModesty Blaise – La bellissima che uccide(Modesty Blaise), con la regia di Joseph Losey (1909-1984) uscì nel maggio 1966. Tra i protagonisti c’erano nientemeno cheTerence Stamp,Dirk Bogarde(Portiere di notte),Rossella Falk, altra icona di eleganza (1926-2013) eScilla Gabel(Odissea,Dov’è Anna,Quel pasticciaccio brutto…). La trama diModesty Blaise – La bellissima che uccide, vede protagonista una ladra internazionale che, divenuta cittadina britannica, viene assoldata dal servizio segreto di Sua Maestà. Il film si dipana fra set esotici, inseguimenti e scazzottate duranti i quali Modesty Blaise, aiutata dal fedele amico Willie Garvin (Terence Stamp), deve vedersela con Gabriel (Dirk Bogarde), il biondo cattivo di turno, nemico giurato della donna. Modesty Blaise – La bellissima che uccide, nonostante il cast composto da attori eccellenti, fu stroncato dalla critica e non ebbe nemmeno il favore del pubblico in sala. Presentato in concorso al 19mo Festival di Cannes, in molti reputarono il film un passo falso di Monica Vitti. In seguito fu ritenuto un tentativo della stessa di uscire dai soliti ruoli cui il pubblico era abituato e rivalutato come un piccolo cult. Quando si adatta un fumetto, un buon punto di partenza è chiedere una mano al suo autore. Per assurdo e per fortuna, in questo caso, sebbene Peter O’Donnell abbia contribuito alla sceneggiatura iniziale, a un certo punto, proprio per la scelta dell’attrice protagonista, il film parte per la tangente: al punto da non essere più riconoscibile come il film tratto dal fumetto, diventando una vera e propria parodia. La morte della straordinaria protagonista, l’essere deliziosamente anni sessanta, ingenuo e a tratti privo di senso, ma allo stesso tempo così intriso dalla grazia di una Monica Vitti teneramente fuori parte, fanno effettivamente diModesty Blaiseun piccolo cult movie. Per dare un’idea, non c’è una singola scena in cui la nostra eroina ci mostri le sue abilità straordinarie: non fa acrobazie, combatte da schifo e quasi mai impugna un’arma.Per quanto sexy, Monica Vitti, con la sua bellezza fuori dai canoni, oltre a non spogliarsi mai, non appare nemmeno come la più bella tra i personaggi femminili. Persino i suoi costumi, apparentemente spettacolari, sembrano piuttosto infagottarla. Contrariamente al personaggio del fumetto, nel film il personaggio di Modesty Blaise non appena compare un uomo sulla scena scivola languidamente in secondo piano, lasciando al maschio il compito di affrontare le situazioni pericolose. L’uomo in questione è Willie (Terence Stamp), nei fumetti fedele alleato con cui Modesty ha avuto una relazione platonica, nel film una sorta di fidanzatino: un rapporto la cui tensione erotica è resa da una pomiciata nella prima scena seguita dal vuoto assoluto per il resto della storia. Monica Vitti e Dirk Bogarde Il film contiene alcune vere chicche: il malvagio, sinistro, villain interpretato con misura dal grande Dirk Bogarde: la scenografia, che talvolta esplode in un brillante surrealismo e due attrici stupende come Rossella Falk e Scilla Gabel. Alla sceneggiatura incoerente e ai dialoghi atroci si aggiunge una rappresentazione piuttosto parodistica degli alleati arabi di Modesty, trattati come deficienti. In compenso, simile trattamento è riservato anche ai burocrati del governo britannico. C’è infine una collezione di gadget che potrebbero essere stai progettati dal bondiano Q all’età di cinque anni, scene d’azione che fanno pensare che Modesty e le sue colleghe siano immuni ai proiettili più che abili a schivarli e, quando siamo quasi ai titoli di coda, ecco partire un numero musicale a caso, con canzoni, arabi a cavallo abbattuti a raffiche di mitra e inseguimenti sulla spiaggia, cosa che conferisce al film quell’ulteriore tocco finale di surrealismo che suggella la sua ascesa all’olimpo dei cult movie. Un film che forse è il peggiore tra i tanti girati da Monica Vitti, la quale, a parteUn amore perfetto, film del 1979 diretto da Michael Ritchie, con Keith Carradine, si è poi saggiamente dedicata esclusivamente al cinema italiano. Nella speranza d’essere riusciti a stimolare quanto basta la vostra curiosità, segnaliamo cheModesty Blaise – La bellissima che uccide, è disponibile su You Tube in lingua originale con i sottotitoli in italiano.