MAO DI RUMIKO TAKAHASHI

Rumiko Takahashi, la regina dei manga, torna nelle fumetterie italiane il 14 ottobre 2020 con la sua ultima fatica: Mao, uno shonen manga che ci porta a spasso tra due epoche alla scoperta di demoni e spiriti tanto affascinanti quanto pericolosi, in un mondo incantato che ha tanto in comune con una delle sue opere di punta: Inuyasha.

Nanoka Kiba non è una ragazza come le altre. A differenza delle sue coetanee, lei è morta all’età di sette anni in un incidente che ha visto coinvolti anche i genitori, per poi risorgere un istante dopo come se nulla fosse. Non è questa l’unica caratteristica che rende Nanoka così unica e particolare. La ragazza possiede una strana capacità che le permette di viaggiare attraverso le epoche: quella attuale e il periodo Taisho (1912-1926). Lo fa semplicemente attraversando un comunissimo portale situato all’interno dell’area per il mercato dove anni prima avvenne il suo incidente.

Anche l’affascinante Mao, che Nanoka incontra nel periodo Taisho, non è certo un dottore come tanti. Il giovane in realtà è un onmyoji, un potente specialista nelle arti magiche. Viaggia tra vari paesi alla ricerca del demone gatto che l’ha maledetto, costringendolo a vivere una vita senza fine dedicata unicamente alla vendetta.

Insomma, Nanoka Kiba e Mao sono due personaggi unici e particolari. Pur essendo tanto differenti tra loro scoprono ben presto di avere più di una cosa in comune. Grazie al destino, che a volte sa essere capriccioso e crudele, Nanako e Mao si ritrovano a dover collaborare per scoprire tutti i misteri che ruotano attorno alle loro vite, ai loro poteri e alla loro maledizione. I quali puntano tutti verso la misteriosa e pericolosa figura del demone gatto.

Dopo aver divertito il pubblico di tutto il mondo con le vicende paranormali di Rinne, Rumiko Takahashi fa un passo indietro (o forse in avanti, visto che Rinne in qualche modo sembrava convergere verso Ranma e Lamù) per portarci in un mondo fatto di azione, pericoli e misteri. Un manga dalle tinte horror che si fonda su miti e leggende occidentali, nel quale fanno capolino ogni genere di yokai e di mostri tipici della cultura nipponica.

In questa nuova serie Rumiko Takahashi rinnova il suo amore per tutto ciò che è onirico. Tornano i mostri, tornano gli spetti, le maledizioni e i demoni, ma anche i maghi, gli esorcisti e le sacerdotesse. Tornano soprattutto azione, adrenalina e mistero, il mix vincente con la quale l’autrice ha conquistato tutti in passato, attraverso Inuyasha, con la storia del demone cane e della sua infinita lotta contro l’oscurità.

Gli ingredienti tipici dello shonen sovrannaturale a carattere storico ci sono tutti, dai personaggi all’ambientazione, ma stavolta la Takahashi sembra fare un (ulteriore) passo in avanti nel mondo tradizionale delle leggende oniriche. Emblema di questa crescita è proprio il protagonista, Mao, che sin dall’inizio mostra forza e fascino, oltre a un’aura onirica forse anche più forte di Inuyasha.

Le basi per un’ottima serie longeva ci sono tutte, come dimostrano gli sviluppi di questo primo volume, che getta nel calderone tanti interessanti misteri e spunti dai quali l’autrice inizia a ricavare svariate storyline. Mi aspetto, nei prossimi volumi, un ampliamento del cast di personaggi, punto di forza dell’autrice e delle sue storie.

E cosa si potrebbe dire dei disegni della Takahashi che non si sia già detto? Forse che nonostante il tratto rimanga quello di sempre, quello a cui siamo così affezionati, in qualche modo riesce sempre a superarsi e a migliorare, brillando per la sua unicità.

(Da Everpop).