“Ma stavo giocando con mia figlia”, le porti la MACCHINA GIOCATTOLO al parco e finisci in manette | Meglio mandarli a scuola a tempo pieno

'Così non si può guidare' scatta il più incredibile degli arresti - Giornalepop.it (Foto X)
Guidare in serenità è diventata un’impresa: auto ovunque, in transito e parcheggiate e controlli a tappeto. Non si può neppure più scherzare.
Guidare è una necessità per milioni e milioni di persone in tutto il mondo. C’è chi al volante deve mettersi per arrivare al posto di lavoro e chi invece lo stipendio lo riceve direttamente salendo sul proprio mezzo o su quello aziendale.
Non si pensi solo ai tassisti, bensì a coloro che effettuano le consegne della spesa a domicilio, attività che ha preso piede durante il dramma della pandemia senza più passare di moda oppure ai camionisti che devono raggiungere il luogo di consegna della merce.
E ancora, gli istruttori di guida. Un mestiere antico, ma sempre attuale e che ancora oggi è molto richiesto, perché oggi come ieri i ragazzi che compiono 18 anni vogliono un solo regalo dai propri genitori: l’iscrizione alla scuola guida.
Una volta mandata a memoria la teoria prima di potersi immettere su strada e sentirsi così davvero inseriti nel “mondo dei grandi” l’unica cosa da fare è tanta pratica. Ore e ore di guida con il proprio istruttore, che sotto ai propri piedi ha gli immancabili pedali per i doppi comandi.
Strade invase dalle auto: traffico ingestibile, stanno tutti al volante
Anche questa categoria di lavoratori si guadagna da vivere al volante, ma ciò non toglie che c’è anche chi guida per piacere oppure sì per necessità, ma non per attività strettamente legate alla propria attività.
Come i padri o le madri che accompagnano i figli a scuola o semplicemente coloro che devono fare una piccola commissione, magari in fondo alla strada. Al giorno d’oggi ci muoviamo in auto anche per fare pochi passi e il risultato è sotto gli occhi di tutti: traffico ingestibile quasi a ogni ora e non tutti gli automobilisti che sono sempre perfettamente in controllo della situazione.

‘La macchina giocattolo no’: finisce in galera per un gioco, addio patente
Quante volte ci è capitato di incappare in un’auto davanti a noi che va molto piano, anzi troppo, senza che possiamo superarla? Procedere troppo lentamente rappresenta un rischio quasi come scorrazzare infrangendo i limiti di velocità, mentre ben pochi precedenti ha quanto accaduto in Canada. Lungo una strada di Pince George, nella Columbia Britannica, gli agenti della Royal Canadian Mounted Police hanno infatti dovuto fermare un uomo che stava recando nocumento alla circolazione in un modo molto particolare: guidando una macchinina giocattolo rosa di Barbie.
I controlli successivi hanno evidenziato come l’uomo, che è stato arrestato, fosse senza patente e in stato di ebbrezza. “Il rischio che il conducente stava creando agli altri automobilisti sulla strada costretti a sorpassarlo, unito al rischio per sé stesso, dato che gli altri automobilisti non hanno l’abitudine di cercare macchinine giocattolo sulle strade trafficate, era sufficiente a giustificare l’attenzione della polizia” si legge nel comunicato ufficiale per spiegare i provvedimenti che sono stati presi, comprendenti la sospensione per 90 giorni della patente di questo bizzarro signore, per il quale non sarà stato facile in seguito spiegare i fatti alla famiglia. Quanto alla figlia, il mezzo non è stato sequestrato quindi, almeno per la piccola, tutto è bene quel che può finire bene.