L’ORNITORINCO CI SALVERÀ DAI BATTERI

Fino al seicento rimase avvolta nel mistero la trasmissione delle malattie infettive. In caso di epidemie si parlava di untori che sporcavano con sostanze infette le case delle persone sane. Questo perché non si potevano osservare a occhio nudo né i minuscoli batteri, né tantomeno i virus, che sono 100 volte più piccoli. La scoperta del microscopio risale ai primi esperimenti sulle lenti eseguiti nel 1590 da Hanse e Zacharias Jansen, due fabbricanti di occhiali olandesi. Un altro olandese,Antonie van Leeuwenhoek, fu il primo ad osservare i batteri con i microscopi che si era costruito da solo. Li vide muoversi e comprese che erano esseri viventi. Li chiamòanimalcula, cioè piccoli animali. A metà ottocento un naturalista tedesco li chiamò con il termine latinobacterium, cioè bastoncino. Gli fu ispirato dalla forma dei batteri che aveva osservato. Cellula batterica I batteri sono veri e propri esseri viventi. Non sono né piante né animali, ma appartengono a un gruppo a sé stante. Sono apparsi sulla Terra nella notte dei tempi, quando non c’era ancora nessun animale. Sono dappertutto e vivono in colonie. Alcuni possono sopravvivere dove nessun altro organismo vivente potrebbe (temperature estreme, pressioni elevatissime, ambienti pieni di sostanze tossiche). Si presentano in tre differenti forme: sferica (chiamati cocchi), a bastoncino (bacilli; se sono curvi vibrioni), a spirale (spirilli o, se la spirale è molto stretta, spirocheti). La riproduzione avviene per divisione semplice. Si ha dapprima una crescita della dimensione del batterio e poi la scissione in due batteri identici all’originale. Batteri dell’escherichia coli Non tutti i batteri sono nocivi. Molti sono essenziali per la nostra vita. Il corpo umano contiene enormi quantità di batteri innocui, se non utili, come quelli presenti nel sistema gastrointestinale che aiutano la digestione e l’assimilazione. Nella foto sopra possiamo vedere un’immagine fatta al microscopio elettronico dei batteri escherichia coli. Vivono normalmente nell’intestino e aiutano la digestione. Ci sono però alcuni ceppi responsabili di attacchi di nausea, di vomito, di diarrea anche con perdite di sangue o di infezioni alle vie urinarie. I ceppi pericolosi secernono liquidi tossici. Yersinia pestis, il batterio della peste Alcune delle malattie che hanno causato più morti, soprattutto nel passato, sono state causate dai batteri. Colera, difterite, peste, dissenteria, polmonite, tubercolosi, tifo sono solo alcune delle più note. La trasmissione dei batteri può avvenire in diversi modi, a seconda della provenienza dell’infezione e della via di trasmissione. Le sorgenti del contagio possono essere biologiche, rappresentate da altri individui, da animali e da insetti. Possono provenire dall’ambiente, cioè dall’acqua, dal cibo e dagli strumenti chirurgici. Le vie di trasmissione possono essere la via aerea, il contatto sessuale, il morso di un animale o la puntura di un insetto. Il contatto di lesioni con la fonte di infezione, l’ingestione di alimenti o acqua infetti, anche gli interventi chirurgici possono causare il contagio. Linfociti T del sistema immunitario che attaccano i batteri pericolosi per l’organismo Quando i batteri riescono a penetrare nel nostro corpo provocano una reazione uguale a quella che provoca un aggressore. Il nostro organismo produce sostanze che causano la rottura della membrana esterna dei batteri. Arrivano anche cellule immunitarie che inglobano e uccidono i batteri nocivi. Se nonostante questo i batteri riescono a moltiplicarsi, il sistema immunitario si attiva producendo anticorpi specifici contro i batteri e inviando i linfociti T a distruggerli. I farmaci specifici per controllare e risolvere le infezioni causate da batteri sono gli antibiotici. In genere sono in grado di restituirci la salute.