L’OMBRA DELLE TORRI DI ART SPIEGELMAN

L’OMBRA DELLE TORRI DI ART SPIEGELMAN

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. L’ombra delle Torriè un fumetto di grande formato realizzato daArt Spiegelman. Inizialmente venne pubblicato a puntate dal quotidiano tedescoDie Zeit, dal 2002 al 2004. Le tavole furono poi raccolte nel 2004 in volume. Il tema è l’attentato alle Torri gemelle di New York dell’11 settembre 2001. L’autore racconta il terrore vissuto da lui e dalla sua famiglia vedendo le Torri gemelle crollare dopo essere state colpite dagli aerei. L’idea della morte da eventualità lontana diventava di attualità stringente per lui e gli altri newyorchesi. 11 settembre 2001, attacco alle Torri gemelle Art Spiegelman al momento dell’attentato viveva a pochi isolati dalle Torri, nella zona di Lower Manhattan. Gli attentati dell’11 settembre 2001 furono quattro attacchi suicidi compiuti contro obbiettivi civili e militari degli Stati Uniti d’America. Furono realizzati da volontari appartenenti all’organizzazione terroristica di Al Qaeda. Causarono la morte di circa tremila persone e il ferimento di seimila. Art Spiegelman, autore deL’Ombra delle torri, è figlio di una coppia di ebrei tedeschi sopravvissuti al campo di concentramento di Auschwitz.Raccontò inMausla storia della Shoah cioè la cattura, la deportazione e lo sterminio degli ebrei attuato dai nazisti. Usò come mezzo espressivo il fumetto. Gli ebrei sono rappresentati come topi e i nazisti come gatti. L’opera ebbe un grandissimo successo e vinse il premio Pulitzer. In qualsiasi situazione in cui la nostra vita sia in pericolo ci preoccupiamo dei nostri cari. Ad Auschwitz il padre di Art si preoccupava della moglie Anja, mentre Art e la moglie Françoise cercano di entrare in contatto con la figlia Nadja che si trova in una scuola vicino alle Torri. Art è terrorizzato: si aspetta altri attacchi alla città. L’aria è diventata irrespirabile. Una raffigurazione dei dannati nell’affresco di Giovanni Canavesio, nella cappella di Nostra Signora delle Fontane In una condizione di pericolo incombente, l’uomo cerca consolazione. Cerca anche qualcosa che lo distragga dall’angoscia del momento che sta vivendo. Tutti noi abbiamo vissuto momenti simili, per esempio all’ospedale, in attesa di una sentenza di vita o di morte per noi stessi o per qualcuno dei nostri cari.E che cosa facevamo? Alcuni pregano, altri leggono una rivista di gossip, altri ancora telefonano a un amico. Ci sono quelli che digitano sul telefono e altri che ascoltano musica dalle cuffie. Lo stato di angoscia legato alla paura della morte ha ispirato grandi opere d’arte. Qui sopra possiamo ammirare una parte di un affresco che copre le pareti della Cappella di Notre Dame des Fontaines a Briga (Brigue), in Francia, vicino al confine italiano.Siamo nel 1492, anno della scoperta dell’America, alla fine del medioevo. Però questa è un’opera ancora tutta medievale, piena di fede nella predicazione della Chiesa. La zona in cui è stata affrescata è periferica, forse non ancora raggiunta dai dubbi e le incertezze dell’uomo rinascimentale. Giovanni Canavesio, grande affrescatore pinerolese, rappresenta il giudizio universale dopo la morte. Per lui, come per gli altri cristiani, la morte non è la fine di tutto. I giusti saranno accolti da Dio e vivranno in eterno. Intervistato nei panni di Fortunello Art Spiegelman viene intervistato nei panni diFortunello, ovvero Happy Hooligan di Frederick Burr Opper, uno dei primi personaggi a fumetti creato nel 1899. Si rifiuta di fare il tifo per l’America, eppure confessa che dopo l’attentato alle Torri sente un profondo affetto per quelle strade così indifese. E si aspetta che avvenga un altro attentato.Spiegelman probabilmente non crede nella vita nell’aldilà, ma non crede neanche nell’America in modo acritico. Forse per questo motivo ebbe difficoltà a pubblicare negli Stati UnitiL’ombra delle Torri. Santa Maria del Fiore, Firenze, affresco di Domenico di Michelino (1465) Nel mezzo del cammin di nostra vitami ritrovai per una selva oscura,ché la diritta via era smarrita. Ahi quanto a dir qual era è cosa duraesta selva selvaggia e aspra e forteche nel pensier rinova la paura! Tant’è amara che poco è più morte;ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai,dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte. (Inferno, canto I, versi 1-9) Dante a 35 anni si ritrova in una foresta tenebrosa, cioè in una condizione di vita tale per cui la morte è poco più amara. Siamo nel 1300. Dante è un uomo del suo tempo. Crede ancora negli insegnamenti della Chiesa. Ha una visione dell’aldilà che lo riporta sulla retta via. Vedrà l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. Nella sua visione l’aldilà è come lo predicava la Chiesa a quel tempo. La fede è una grande consolazione per il credente. Art Spiegelman, la moglie Francoise Mouly e i due figli E quella a me: Nessun maggior doloreche ricordarsi del tempo felicenella miseria; e ciò sa ‘l tuo dottore. (Inferno, canto V, versi 121, 122,123) In questa terzina dell’Inferno, Dante osserva che ricordarsi della felicità quando si è infelici è fonte di grande dolore. Anche Art Spiegelman prova questo. Da giovane era stato molto infelice, soprattutto per la morte della madre che si era suicidata, e i conflitti con il padre. Ma poi ha sposato un’artista francese intelligente e sensibile con cui ha cresciuto due figli. Le reazioni dei giovani e delle altre persone all’attentato Con il crollo delle due Torri il suo mondo vacilla. Art Spiegelman non riesce subito a trovare la figlia Nadja. La piccola alla fine lo incontra terrorizzato, timoroso di averla persa per sempre. Lei ritiene che il genitore sia paranoico proprio come Art considerava suo padre, il reduce da Auschwitz. Terrorizzato da Al Qaeda e dal governo del suo paese