LO STRANO CASO DEL CECIL HOTEL
History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. “Non è necessario essere una stanza o una casa per essere stregata.Il cervello ha corridoi che vanno oltre gli spazi materiali”. Emily Dickinson “Dimora in pace nella casa del tuo spiritoe il messaggero della morte non potrà toccarti”. Guru Nanak Ci sono luoghi che raccontano una storia, come luoghi che sono essi stessi la storia che raccontano. Se non bastasse, esistono anche posti perseguitati dalla loro storia. Si tratta di una categoria limitata, ma esiste. In un certo senso è come se la creassimo noi, con la nostra attenzione, con le nostre azioni. Gli antichi, i nostri progenitori, davano un nome a ogni cosa, facendo questo la divinizzavano. Gli attribuivano un potere. Di vita o di morte, sempre di potere si trattava. Genius Loci, lo chiamavano i latini. Lo spirito di un determinato posto. Abitato in via temporanea o permanente, ogni luogo frequentato da persone possiede un suogenius loci. I romani aggiungevano nelle loro invocazioni ai“genii locorum”la frase“sive mas sive foemina”. “Che sia maschio o che sia femmina”,“Che sia uomo oppure donna non importa”. Perchè degli spiriti non si conosce il sesso. Ora provate a immaginare un posto, un luogo, una abitazione il cui“genius loci”sia impazzito. Prendiamo il caso dell’ HotelStay on Main. Se questo nome non vi dice niente, non preoccupatevi.Per lungo tempo questo albergo di Los Angeles ha posseduto un altro nome. Gli abitanti lo conoscevano come il Cecil. L’hotel Cecil. E tutti conoscevano la sua storia. Iniziò con tre entusiasti sognatori. Los Angeles, California. La città dove quasi tutti vogliono andare.È il 1924, la nascente industria del cinema sta catapultando parecchie persone in quella che fino a quel momento era una sonnacchiosa località costituita da pochi ranch e alcuni piccoli rioni lontani tra loro. Vi arrivarono “artisti” provenienti da New York, il più delle volte ragazze di belle speranze e di ancora più bella presenza desiderose di trovare successo sullo schermo.Non è dato sapere quante di quelle presenze sfioriranno scontrandosi con la dura realtà, quante speranze si infrangeranno contro muri insormontabili. Il sole può ingannare e di notte niente risulta più avvolgente dell’oscurità losangelina. In quel 1924 tre giovani imprenditori si incontrano. Gli albergatori Robert H. Schops, Charles L. Dix e William Banks Hanner si mettono in società con il proposito di erigere un nuovo grande albergo.I tre vogliono fare le cose in grande: il futuro Cecil Hotel avrà 700 camere, sarà costruito in stile Beaux Arts (una variante alla moda del neoclassico francese) e chi lo progetterà sarà Loy Lester Smith, un architetto famoso in quegli anni.Le premesse ci sarebbero tutte e quando tre anni dopo, nel 1927, finiti i lavori, il Cecil Hotel apre al pubblico sembra che un sogno si stia realizzando. Ma attenzione ai sogni e anche ai sognatori. La grande depressione economica del 1929 infrange sul cemento della dura realtà parte dei sogni degli speranzosi imprenditori.Il Cecil Hotel non pare portare fortuna ai suoi costruttori. Tuttavia la crisi non fa finire in bancarotta il trio di albergatori e perlomeno per un decennio la nuova struttura riesce a fare discreti affari. Ma presto alcuni fatti determinano la bizzarra fama dell’Hotel. Isuicidi, tanto per cominciare. Apre le danze un certoW.K. Morton. Nel 1931, a pochi anni dall’inaugurazione del Cecil Hotel, il quarantaseienne Morton si uccide all’interno della sua camera ingerendo una quantià spropositata di capsule di veleno. Poi ci sono altri decessi avvenuti per cause poco chiare. Infine gli omicidi veri e propri.Poco a poco, il Cecil acquista una spiacevole fama e gli abitanti di Los Angeles danno un soprannome al palazzo. Quell’albergo sarà“The Suicide”. Infine ci sono i casi di cronaca nera più eclatanti.Una leggenda cittadina, non confermata ma suggestiva, vuole che proprio al Cecil Hotel nel 1947 alcune persone abbiano visto per l’ultima volta Elisabeth Ann Short, laDalia Nera(in realtà l’hotel dove la Short venne avvistata fu il Bitmore). A partire dagli anni quaranta quella zona della città, il cosidetto Skid Row a Downtown, si deprezza trasformandosi in un quartiere di disperati e senza tetto. Cambia cosìanche la tipologia della clientela.Il 640 S di Main Street, la strada del Cecil Hotel, diventa la meta preferita da prostitute, spacciatori, coppie clandestine, incontri a ore. Tutti gli irregolari della contea sembrano darsi appuntamento lì. Continuano anche le morti efferate all’interno delle sue camere.Nel 1964 una donna,Goldie Osgooddetta Pigeon, viene rinvenuta uccisa barbaramente all’interno della sua camera. Nell’ordine, Pigeon è stata derubata, picchiata, violentata e accoltellata.Ma se pensate che questo sia il peggio, vi state sbagliando. Negli anni ottanta e novanta almeno due serial killer soggiornano al Cecil Hotel, il più famoso dei quali è quelRichard Ramirez, meglio conosciuto comeThe Night Stalker. Uno degli assassini più efferati della storia recente americana. Ma è il secondo, il meno notoJack Unterweger, un immigrato austriaco, ad aver lasciato le maggiori tracce a Los Angeles. Non solo nel 1991 Unterweger alloggia al Cecil Hotel, ma nelle sue stanze uccide almeno tre donne.Tutte prostitute, colpevoli solo di essere andate all’appuntamento sbagliato. Complessivamente saranno più di quindici le morti sospette, tra omicidi e suicidi, avvenute all’interno dell’albergo losangelino nel corso della sua esistenza.Per la cronaca, Unterweger sarà poi arrestato ed estradato in Austria, dove morirà suicida. Se adesso pensate che sia finita quì, beh, ancora una volta vi state sbagliando.Nel 2013 avviene quello che forse è il più conosciuto e controverso suicidio della vita del Cecil Hotel, la morte diElisa Lam, un caso che sembra sfiorare il paranormale. Dal 2014 il Cecil Hotel viene venduto e rivenduto almeno un paio di volte, cambia nome e affronta un importante processo di riqualificazione.Nel 2017 ottiene lo status di monumento cittadino di interesse storico. Il che, in una città come Los Angeles, che non sempre ha dimostrato una grande attenzione verso il proprio passato, ha qualcosa di straordinario. Oggi, loStay on Mainè un dignitoso albergo a due stelle nel cuore della città. Ha conservato buona parte dei suoi classici arredi.Vive gli usuali corsi e ricorsi di qualsiasi altra struttura alberghiera, non so se fa il tutto esaurito, però lavora abbastanza bene al meglio della sua capienza. Tuttavia, continua a essere perseguitato dalla sua reputazione passata.Le vicende del Cecil hanno ispirato documentari come il recente netflixianoSulla scena del Delitto.Il caso del Cecil Hotel, quattro puntate prodotte da Ron Howard. Soprattutto, la fama del posto è stata rinfrescata dalla quinta stagione della serie antologicaAmerican Horror Story. C’è qualcosa di macabro in alcune vicende accadute al Cecil Hotel, qualcosa che fa pensare alla predestinazione. Oppure semplicemente siamo noi umani a creare con le nostre azioni i destini dei posti che abitiamo. Luoghi pieni di felicità restituiranno quella stessa felicità conservata tra le proprie mura, luoghi colmi di dolore e frustrazione trasuderanno quelle sensazioni all’esterno. Tremendo e consolante al tempo stesso. Oppure è preferibile pensare che si possano cambiare le cose? Rimediare al passato, trasformare gli errori fatti in opportunità per il presente. Non saprei dirlo. Rimangono i posti dove siamo passati, testimonianze di quanto abbiamo fatto e di quanto potremmo fare.