L’IMPORTANZA DELLE SPALLE DEI COMICI
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Il successo dei nostri comici più celebri è dovuto anche ai caratteristi che li affiancavano.
Oggi la cosidetta “spalla” è meno importante, ma in passato Totò piuttosto che Franchi e Ingrassia o Paolo Villaggio davano vita a scene memorabili grazie all’apporto di ottimi attori.
Naturalmente esistono casi diversi. Quando davanti alla macchina presa c’era Totò, tutti coloro che lo affiancavano, perfino grandi interpreti come Peppino De Filippo e Aldo Fabrizi, finivano per diventare delle spalle, anche se non possono essere considerati tali.
La spalla per eccellenza del Principe De Curtis resta Mario Castellani, e tuttavia Carlo Croccolo, Giacomo Furia e Pietro De Vico si sono avvicendati nel duettare con Totò ottenendo risultati comicamente eccellenti.
Lo stesso si può dire di Paolo Villaggio. La sua spalla quasi fissa è stata Gigi Reder (che peraltro si è dimostrato straordinario anche a fianco di Lino Banfi e Pippo Franco), ma in alcuni film sono state create coppie estemporanee con Pippo Santonastaso, Massimo Boldi e se vogliamo persino con attrici (per esempio Ornella Muti).
Del resto, non sempre la distinzione tra comico/primo attore e spalla è netta. Tra Enzo Cannavale e Bombolo, chi era la spalla dell’altro?
Senza contare gli attori di vaglia (Titina De Filippo, Tina Pica, Gianni Agus, Maurizio Micheli) che sono stati la spalla del comico solo in uno o due film (o spettacoli televisivi).
Alcuni, come il caratterista di talento Camillo Milli, hanno saputo tratteggiare personaggi indimenticabili in poche sequenze con Paolo Villaggio o Lino Banfi.
Alcune spalle hanno subito il destino del comico con cui lavoravano: è il caso di Carlo Rizzo, “spalla impeccabile ma anche notevole comico” (ha scritto il critico Roberto De Monticelli), non sempre ricordato in modo doveroso come del resto Erminio Macario.
Vediamo quindi alcune tra le spalle più importanti, passando da Luigi Pavese (vero dominatore del ruolo negli anni Cinquanta e Sessanta), a uno degli ultimi attori che hanno interpretato il ruolo.
Anzi, si tratta di un’attrice: Marina Massironi, che si è ritagliata uno spazio importante, al cinema come in televisione, recitando insieme ad Aldo, Giovanni e Giacomo.
Gianni Agus
I due marescialli (1961), regia di Sergio Corbucci
Totò di notte n. 1 (1962), regia di Mario Amendola
Scala Reale – Canzonissima 1966 (1966), regia di Romolo Siena
Stasera niente di nuovo (Rete 1 – 1981), regia di Romolo Siena
Fracchia la belva umana (1981), regia di Neri Parenti
Gianfranco Barra
Spogliamoci così senza pudor… (1976), regia di Sergio Martino
L’insegnante viene a casa (1978), regia di Michele Massimo Tarantini
Pierino colpisce ancora (1982), regia di Marino Girolami
Le barzellette (2004), regia di Carlo Vanzina
Ugo Bologna
Di che segno sei? (1975), regia di Sergio Corbucci
Sapore di mare (1983), di Carlo Vanzina
Bombolo (Franco Lechner)
Squadra antimafia (1979), regia di Bruno Corbucci
La settimana bianca (1980), regia di Mariano Laurenti
Carlo Campanini
I due orfanelli (1947), di Mario Mattoli
Lei non si preoccupi (Programma Nazionale, 1967)
Enzo Cannavale
Agenzia Riccardo Finzi… praticamente detective (1979), regia di Bruno Corbucci
Squadra antigangsters (1979), regia di Bruno Corbucci
Il ragazzo di campagna (1984), regia di Castellano e Pipolo
Pietro Carloni
Accadde al penitenziario (1955), regia di Giorgio Bianchi
Totò contro il pirata nero (1964), regia di Fernando Cerchio
Mario Castellani
L’imperatore di Capri (1949), regia di Luigi Comencini
Totò a colori (1952), regia di Steno
Il monaco di Monza (1963), regia di Sergio Corbucci
Carlo Croccolo
47 morto che parla (1950), regia di Carlo Ludovico Bragaglia
L’avaro (1990), regia di Tonino Cervi
Ugo D’Alessio
Totòtruffa ’62 (1961), regia di Camillo Mastrocinque
Totò contro i quattro (1963), regia di Steno
Titina De Filippo
Totò, Peppino e i fuorilegge (1959), regia di Camillo Mastrocinque
Ria De Simone
La ripetente fa l’occhietto al preside (1980), regia di Mariano Laurenti
Pietro De Vico
Totò Diabolicus (1962), regia di Steno
Natale in casa Cupiello (1962), regia di Eduardo De Filippo
Che fine ha fatto Totò Baby (1964), regia di Ottavio Alessi
Mauro Di Francesco
Il ras del quartiere (1983), regia di Carlo Vanzina
Abbronzatissimi (1991), regia di Bruno Gaburro
Umberto D’Orsi
I due sanculotti (1966), regia di Giorgio Simonelli
Fantozzi (1975), regia di Luciano Salce
Giacomo Furia
Totò, Eva e il pennello proibito (1958), regia di Steno
L’onorevole con l’amante sotto il letto (1981), regia di Mariano Laurenti
Marina Massironi
Mai dire Gol (1996), regia di Massimo Fusi
Tre uomini e una gamba (1997), regia di Aldo, Giovani e Giacomo e Massimo Venier
Camillo Milli
Fantozzi contro tutti (1980), regia di Neri Parenti
L’allenatore nel pallone (1984), regia di Sergio Martino
Guido Nicheli
Viuuulentemente mia (1982), regia di Carlo Vanzina
Yuppies – I giovani di successo (1986), regia di Carlo Vanzina
Luigi Pavese
La famiglia Passaguai (1951), regia di Aldo Fabrizi
Noi duri (1960), regia di Camillo Mastrocinque
Tina Pica
Il conte Max (1950), regia di Giorgio Bianchi
Destinazione Piovarolo (1955), regia di Domenico Paolella
Aldo Ralli
Abbronzatissimi (1991), regia di Bruno Gaburro
Gigi Reder
Fantozzi (1975), regia di Luciano Salce
Fantozzi contro tutti (1980), regia di Neri Parenti e Paolo Villaggio
Vieni avanti cretino (1982), regia di Luciano Salce
Virgilio Riento
Totò a colori (1952), regia di Steno
Alfredo Rizzo
Due bianchi nell’Africa Nera (1970), regia di Bruno Corbucci
Carlo Rizzo
Sketch I Ravioli (Rai, anni Sessanta)
Alfonso Tomas
Ma chi t’ha dato la patente? (1970), regia di Nando Cicero
Vieni avanti cretino (1982), regia di Luciano Salce
Enzo Turco
Un turco napoletano (1953), regia di Mario Mattoli
Miseria e nobiltà (1954), regia di Mario Mattoli
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