L’EVOLUZIONE SECOLARE DELLA MACCHINA PER CUCIRE

La macchina per cucire è stata il sogno di molte persone ancora prima di essere stata inventata. Rende facili, spedite e precise le noiose cuciture a mano, altrimenti ripetitive e problematiche, per chi non è un sarto o una ricamatrice di professione. Inizialmente fu inventata la macchina per cucire industriale e subito dopo fu adattata all’uso domestico. Le prime macchine da cucire domestiche, essendo costose, erano acquistate solo dalle famiglie agiate. Ben presto diminuirono di prezzo e furono vendute anche a rate. Diventarono una fonte di guadagno per tante sarte che lavoravano a domicilio per sé e conto terzi. Erano anche un mezzo per esprimere il proprio talento e il proprio gusto. Ragazza pakistana con una macchina da cucire L’uomo fin dai primordi tentò di vivere anche in regioni fredde, pur non essendo protetto da una pelliccia come gli altri animali. Per adattarsi ad ambienti ostili dovette coprirsi con pelli animali trattate e cucite. Pietra scheggiata per essere usata come lama La pelliccia degli animali veniva raschiata al rovescio con una lama di pietra scheggiata, detta raschiatoio, per ripulirla dalla carne e per renderla morbida. Telaio a mano In seguito l’uomo riuscì a produrre tessuti con i primi telai. Però la pelle ammorbidita e la pezza di tessuto sulle spalle coprivano solo sommariamente riparando poco dal freddo. Antichi aghi da cucito in osso Era necessario adattare meglio le pelli e i tessuti al corpo, tagliando e confezionando abiti, mantelli, pantaloni. La confezione permetteva di non lasciare troppi spazi scoperti per sopportare meglio le intemperie, oltre ad aggiungere effetti estetici. Sono stati ritrovati aghi di osso o di avorio con occhiello costruiti 30mila anni fa e oltre. Probabilmente gli aghi furono usati non tanto per confezionare abiti su misura, ma per cucire diversi abiti più sottili sovrapponibili in modo da combattere il freddo con la tecnica della vestizione a strati. Il filatoio meccanico spinning Jenny: dal telaio a mano al telaio a vapore La prima rivoluzione industriale interessò prevalentemente il settore tessile-metallurgico con l’introduzione della spoletta volante e della macchina a vapore nella seconda metà del Settecento. La rivoluzione industriale permise di passare da un sistema produttivo artigianale basato su strumenti manuali (come l’ago da cucire) al sistema industriale basato sulla macchina. L’invenzione di nuove tecniche, di nuovi macchinari e l’applicazione di nuove fonti energetiche furono fondamentali per far nascere l’industria in generale. Charles Frederick Weisenthal brevettò un ago da usare su una macchina per cucire industriale Nel 1755 il tedesco Charles Frederick Weisenthal brevettò un ago da usare su un meccanismo per produrre cuciture. 1790, Saint Thomas descrive la prima macchina per cucire Nel 1790 Saint Thomas descrisse come avrebbe dovuto essere fatta la macchina per cucire. Si ignora se fosse riuscito a realizzarla. Macchina per cucire sui disegni di Thomas-Saint, realizzata nel 1874 da William Newton Wilson Nel 1874 William Newton Wilson trovò i disegni del progetto di Thomas Saint e costruì un prototipo funzionante. Principessa del Galles di William Newton Wilson Un altro modello di William Newton Wilson è del 1873, si chiamava Principessa del Galles. Era costruita con grande accuratezza e molto costosa. Gli americani costruirono macchine per cucire più a buon mercato. Il sarto francese Bathelemy Thimmonier inventò la prima macchina per cucire funzionante nel 1830 Il sarto francese Bathelemy Thimmonier osservò con attenzione il lavoro fatto all’uncinetto. Lo applicò alla sua macchina per cucire che eseguiva una catenella e brevettò l’invenzione. Aprì il primo impianto tessile al mondo per la produzione industriale di abbigliamento. C’erano 80 macchine per cucire che producevano forniture militari per l’esercito francese. Ned Ludd, il leader dei luddisti Alcuni sarti a domicilio parigini, temendo la concorrenza della macchina per cucire di Thimonnier, assaltarono l’officina e diedero fuoco ai macchinari. La distruzione delle macchine viene chiamataluddismo. Le macchine sottraevano il lavoro agli operai abituati a svolgerlo a mano: si calcola che la macchina per cucire di Thimonnier svolgesse il lavoro di sei operaie. Un moderno stencil (una maschera intagliata attraverso la quale si colora) che inneggia al luddismo Il luddismo prende il nome da Ned Ludd, un “eroe popolare” di cui non è mai stata dimostrata l’esistenza. Si diceva che provenisse dal villaggio di Anstey, presso Leicester in Inghilterra. Si racconta che Ludd nel 1779, all’epoca della prima rivoluzione industriale, avesse distrutto un telaio meccanico per primo. La prima rivoluzione industriale I luddisti si opponevano alla diffusione delle macchine nelle prime fabbriche. Inoltre protestavano per le condizioni lavorative in cui si trovavano i salariati. Gli operai non godevano ancora di garanzie, vivevano in appartamenti miserevoli e percepivano salari infimi. Lavoravano nella nascente industria anche bambini e donne. Modello della macchina per cucire di Walter Hunt, inventata nel 1834 Nel 1834 l’americanoWalter Huntinventò una macchina per cucire che non brevettò e non mise in commercio per evitare di creare disoccupazione tra i sarti e gli operai. Cuciva a punto annodato. Sarta che cuce con macchina di Howe Nel 1845 l’americanoElias Howe, dopo aver studiato i progetti dell’inglese John Fisher, creò una nuova macchina per cucire. Aveva usato il punto annodato realizzato con due fili che si intrecciavano. Dopo un lungo soggiorno in Inghilterra ritornò negli Stati Uniti, dove scoprì cheIsaac Merrit Singer, usando le varie scoperte dei diversi inventori, aveva brevettato un nuovo tipo di macchina per cucire. Isaac Merritt Singer, l’inventore della macchina da cucire che prende il suo nome Isaac Merritt Singer(1811-1875) è stato un inventore, un attore e un uomo d’affari americano. Ha apportato importanti miglioramenti alla macchina per cucire ed è stato il fondatore della Singer Sewing Machine Company. Molti ormai possedevano macchine per cucire brevettate prima di quelle di Singer, ma non erano altrettanto pratiche. Inoltre la macchina per cucire Singer poteva essere facilmente adattata all’uso domestico e si poteva comprare a rate. Macchina per cucire industriale per selleria, finimenti, monta e briglie Le prime macchine per cucire o cucitrici furono costruite per uso industriale. Questa sopra serviva per cucire i finimenti dei cavalli in un’epoca in cui non esistevano ancora le automobili. Prima macchina per cucire di Isaac Merritt Singer, brevettata nel 1851 Isaac Merritt Singer aveva lavorato da giovane come apprendista meccanico. Dal 1839 si affermò come inventore: fece una macchina perforatrice per il governo. In seguito inventò una macchina per intagliare il legno e il metallo. Aprì una fabbrica per costruire la propria macchina, che però fu distrutta da una esplosione. Isaac Merritt Singer: una delle sue prime macchine brevettate Nel 1850 Singer lavorava in un negozio come riparatore di macchine per cucire. Il suo datore di lavoro gli diede l’incarico di aggiustare una macchina di Lerow e Blodgett. Singer apportò modifiche al modello da riparare rendendolo migliore in pochi giorni. In seguito creò un proprio prototipo. La macchina per cucire Singer usava un braccio sospeso e racchiudeva l’ago nel braccio orizzontale. Fu la prima che poteva cucire su qualsiasi parte dell’oggetto, oltre che sulle curve. Aveva anche un piedino premistoffa che consentiva di cucire alla velocità senza precedenti di 900 punti al minuto. Singer nella sua macchina per cucire aveva usato degli accorgimenti precedentemente brevettati da Elias Howe. Quando Singer brevettò a sua volta la macchina fu citato da Howe per violazione di brevetto. La causa finì con un accordo e Howe ottenne un lauto risarcimento, oltre a parecchie azioni della Singer. Entrata principale del palazzo dell’industria a Parigi, 15 maggio 1855 La macchina per cucire di Singer venne presentata nel palazzo dell’Industria allaEsposizioneuniversale dei prodotti dell’agricoltura, dell’industria e delle belle arti nel 1855 a Parigi. La macchina faceva muovere la navetta avanti e indietro, invece di farle compiere un moto circolare. Inoltre utilizzava un ago dritto che correva su e giù. Come forza motrice adattò alla macchina per cucire il pedale simile a quello dei filatoi dell’epoca. Vinse il primo premio all’Esposizione universale di Parigi. 1857, il quartier generale della Singer al numero 458 di Broadway, New York Nel 1855 la Singer era la più grande fabbrica di macchine per cucire del mondo. 1882, fabbrica Singer di macchine per cucire in Scozia, all’epoca la più grande del mondo La Singer inaugura nel 1867 il primo stabilimento produttivo fuori dagli Stati Uniti a Glasgow, in Scozia. Successivamente verrà aperto l’impianto produttivo di Brighton nel 1871, che diverrà la più grande fabbrica dell’Inghilterra dell’epoca. Macchina Singer elettrica prodotta tra il 1953 e il 1961