L’ETÀ DELLA CONVIVENZA DI KAZUO KAMIMURA
History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. I manga sono uguali ai fumetti occidentali?Secondo il critico inglesePaul Gravettin un fumetto occidentale leggiamo cosa è successo dopo, mentre in un manga leggiamo cosa sta succedendo in questo momento.Le tecniche narrative peculiari dei manga creano, sostiene, un senso di immersione nell’azione che i fumetti occidentali non raggiungono (e non necessariamente si prefiggono di raggiungere).Secondo Gravett questa differenza tra le due estetiche sarebbe naturalmente più o meno pronunciata a seconda delle diverse scuole e autori, ma valida in senso generale. Jaqueline Berndt, insegnante di Lingua e cultura giapponese all’università di Stoccolma, sostiene che i manga provocano forti reazioni emotive suscitando in continuazione sentimenti di felicità, tristezza o rabbia. Lo stesso concetto viene affermato dal fumettista americanoScott McCloud, il quale sostiene che:“Tutte queste tecniche amplificano il senso di partecipazione del lettore al manga, una sensazione di essere parte della storia, piuttosto che semplicemente osservarla da lontano”. Neil Cohn, docente di Scienze cognitive alla Tilburg University, ritiene che nei fumetti di supereroi il punto di vista tenda a essere oggettivo, al contrario di quanto succede nei manga, dove spesso è la soggettività che prevale.Tutto ciò permetterebbe una maggiore identificazione da parte del lettore. Dopo queste poche precisazioni, entriamo nello specifico parlando di un manga dei primi anni settanta pubblicato in italia nel 2017 in tre volumi di 700 pagine ciascuno da J Pop.Si tratta diDousei JidaiDousei Jidai, tradotto in italiano conL’età della convivenza, diKazuo Kamimura. Pubblicato dal 1972 al 1973 sulle pagine del settimanaleManga Actiondella casa editrice Futabasha,L’età della convivenzaè una saga raffinata e poetica costituita da episodi di 25 pagine ciascuno. Racconta del rapporto tra due giovani che decidono di convivere senza sposarsi. II rapporto traKyokoeJiro, indefinito e fragile con le loro sfuriate, il loro volersi bene, le loro angosce mentre cercano un posto nel mondo, ne hanno fatto il simbolo per una generazione di giovani giapponesi. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta analizzando alcuni dei primi episodi della serie. Fin dall’inizio diL’età della convivenzaci accorgiamo di essere davanti a un piccolo capolavoro.Le prime due pagine si compongono di un’unica illustrazione che ci mostra un albero nero dai rami senza foglie, che si staglia sullo sfondo di un cielo infiammato da un alba drammatica.In lontananza le linee della città che dorme. Un uccello dal piumaggio elegante vola silenzioso. La didascalia recita:“Se l’amore finisce sempre tra le lacrime lo si deve agli errori commessi da un uomo e una donna”. A pagina 10 una vignetta indimenticabile.Kyokocammina sotto un cielo carico di nuvole, evocando il concetto kantiano di sublime. La grandezza della natura, andando al di là di qualsiasi misurazione, provoca in noi un senso di smarrimento e paura che ci porta a riconoscere il nostro limite di esseri umani. A pagina 15 Kyoko si imbatte nei corpi di una coppia suicidatasi a causa di una relazione adulterina.“Quel ventre biancastro e gonfio…”, pensa sconvolta.L’episodio termina con unhaiku:“La neve cade, la osservo, cade di nuovo”. L’episodio ci mostra che nei manga ci sono molte più pause e vignette prive di testo rispetto al fumetto occidentale. Sono momenti di riflessione che permettono l’approfondimento psicologico dei personaggi. Entrare nei treni all’ora di punta è un esperienza particolare. Sono talmente pieni che i passeggeri non hanno bisogno di aggrapparsi ai sostegni, perché formano una massa unica e compatta. Non ti puoi voltare e a volte neanche muovere le mani. “A Kyoko non dava fastidio prendere il treno nell’ora di punta, per lei era come trovarsi in una foresta silenziosa”. Recita la didascalia.Se non che a pagina 6 le capita di essere palpeggiata da uno sconosciuto. Questo fatto le lascia una sensazione strana che la spinge a pedinare il palpeggiatore fino a casa sua. Spiando la casa apprende che la moglie intrattiene un rapporto incestuoso con il figlio adolescente. Storicamente il Giappone non sembra avere avuto un forte rigetto nei confronti dell’incesto. Nella sua tradizione, per esempio, le relazioni e i matrimoni tra cugini erano pratiche piuttosto comuni.Sembra anche che nell’antichità, per evitare l’estinzione di una dinastia, non fosse illecito per un padre, in assenza di una figura materna, sposare la propria figlia. La storia dura lo spazio di una domenica“in cui gli alberi iniziavano a germogliare”.C’è una straordinaria sequenza in cui Kyoko e Jiro fanno sesso sotto le coperte: una serie di vignette ci mostrano soltanto le pieghe delle coperte che si muovono.Seguono due pagine senza parole con la coppia in metropolitana. Quattro vignette senza tempo che hanno lo scopo di catturare il lettore all’interno della storia.Nel fumetto giapponese il silenzio ha un ruolo importante.Le sequenze mute, di riflessione, attesa, minaccia eccetera, compaiono con una certa frequenza nei manga. A causa della loro lunghezza: con molte tavole a disposizione, i manga possono permettersi di utilizzarne un certo numero per scene prive di dialoghi e didascalie.Questo succede soprattutto nei manga legati al quotidiano, intimisti e riflessivi. I due arrivano a un quartiere popolare fatto di palazzi semidisabitati, dove sono testimoni di una scena che ricorda a Kyoko gli abusi subiti durante l’adolescenza a opera del patrigno. A quel punto Kyoko scappa pensando:“Jiro non aveva lo stesso odore degli uomini di mezza età… sarà per questo che mi sono concessa a lui per la prima volta?”. La coppia protagonista diL’età della convivenzaè formata da due personaggi dalla rilevanza molto diversa.Kyoko è il motore dell’azione, e spesso l’autore ci mette al corrente dei suoi pensieri che fungono da asse portante delle storie.Invece Jiro svolge il ruolo subordinato di spalla, se non di comparsa. Kazuo Kamimura sembra ripetere la celebre frase di Gustave Flaubert:“Madame Bovary c’est moi!”,“Madame Bovary sono io!”. Come dire che la sua prima fonte di ispirazione per tracciare il personaggio di questa donna libera e fuori dagli schemi è stata la sua stessa personalità.I due personaggi, in una“mattina di primavera, quando i raggi del sole sono talmente forti da far lacrimare gli occhi”, invece di salire sul treno che li porta al lavoro ne prendono uno diretto al mare. A pagina 5 una splendida vignetta quasi astratta ci porta al cospetto del mare incantato e affascinante, dove i due vivono un momento di passione illustrato con una tecnica che ricorda quella onirica e metaforica diGuido Crepax, uno dei pochi autori di fumetti presenti nella biblioteca di Kamimura. Marcel Proust a nove anni passeggiava per il Bois de Boulogne, a Parigi, quando ebbe il suo primo grave attacco di asma, una malattia che lo tormenterà per tutta la vita.I giardini in fiore, coperti di lillà, di ossiacante, di fiordalisi, di papaveri, di meli, di cedui, di ninfee e di bottoni d’oro rimasero per sempre per il grande scrittore qualcosa di proibito, da cui tenersi alla larga per il pericolo di una reazione allergica o addirittura di morte. Così è anche per Kyoko in questo episodio. La sua allergia non le permette un contatto diretto con i fiori che tanto ama. Si deve limitare a contemplare le piante acquatiche in vaso che non generano pollini pericolosi.L’idea che le cose che più ci piacciano possano essere distruttive è molto romantica, come diceva Seneca:“ciò che mi nutre mi distrugge”. Qui è il pretesto per il punto di partenza per una storia che aspira a una certa “letterarietà’”, che peraltro non riesce a raggiungere. I personaggi dei manga a volte ricordano quelli delle antiche tragedie greche, dominate dagli opposti concetti di male e bene. Mentre nella cultura orientale i due elementi tendono a integrare invece di scindere.Ogni personaggio contiene entrambe le dimensioni: la luce e l’ombra, nonché una tendenza a vivere le emozioni in modo amplificato. Ne risulta un’enfasi tragica che sembra materializzarsi negli occhi enormi perennemente sgranati, che esprimono la costante paura dei personaggi ad aprirsi a un mondo che non sanno sempre decodificare.In questo episodio diL’età della convivenzaa una giovane moglie viene diagnosticato un tumore ai polmoni.