LE PIÙ GRANDI SEQUENZE DELLA MARVEL

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Un’opinione diffusa è che lo studio del fumetto, come lo studio della lingua, debba passare attraverso un’analisi che lo scompone, via via, in unità minime autosufficienti. Questo avviene normalmente a partire dagli anni sessanta e in alcuni celebri lavori pubblicati daUmberto Eco.Del fumetto è stato analizzato sia il disegno (linee, forme, colori) sia la grafica (balloon, lettering, gabbie, formati), che insieme contribuiscono alla composizione del messaggio. PerThierry Groensteen, il fumetto è una forma linguistica basata sulla messa in relazione di una pluralità di immagini solidali. SecondoJean-Marie Flochil fumetto“si presenta come un susseguirsi di tavole, strisce e vignette di cui una certa quantità si danno simultaneamente presenti allo sguardo”. Il lettore ha “accesso” agli eventi narrati, procedendo con una lettura a mappa, ovvero scorrendo le tavole per individuare la funzione che lega le vignette; o a schermo, ovvero vignetta per vignetta. Nel suo procedere, a mappa o a schermo, il lettore si imbatterà più o meno frequentemente in alcuni gruppi di vignette strettamente legate tra di loro, sia per quello che riguarda la narrazione sia per l’impostazione grafica.Chiamiamo questi gruppi “sequenze” e riconosciamo loro un’importanza particolare nel far procedere lo storytelling. Vediamo come hanno utilizzato le “sequenze” i grandi autori Marvel e quali sono gli elementi che le hanno rese uniche. Jack Kirby Del grandeJack Kirbyabbiamo selezionato solo sequenze tratte dai primi albi dei Fantastici Quattro, quando il suo stile non aveva raggiunto ancora la completa maturità ma quando già il suo modo di raccontare si distingueva dalla maggior parte dei colleghi per incisività e vigore.Kirby utilizzava spesso le sequenze di vignette come fossero delle mini storie con un’introduzione, una parte intermedia e un finale. L’ultima vignetta della serie dava senso all’intera sequenza. Le tre vignette iniziali creano un mistero, la quarta che spiega tutto. Sue finisce tra le braccia di Namor (e non sembra che le dispiaccia). La progressiva scoperta del volto di Namor il Sub-Mariner. Il sottomarino dei Fantastici Quattro sta passando sotto una roccia sottomarina…ops!Invece era un’ostrica gigante. Steve Ditko DiSteve Ditkopresentiamo sequenze tratte dall’Uomo Ragno, la serie dove la sua arte rifulge al meglio. Le sequenze di Ditko contengono tutte una forte componente grafica, alcune volte nettamente manifesta, altre volte più nascosta.Alcune sequenze, per la prevalenza di elementi geometrici ben riconoscibili sembrano rasentare l’astrazione. Altre, soprattutto quelle dove l’uomo ragno è presente, sono costruite secondo riconoscibili linee di forza. L’Uomo Sabbia scende da un palazzo a modo suo. Il Ragno precipita in un paesaggio urbano quasi astratto. L’Uomo Ragno arriva, sosta e riparte seguendo tre direzioni differenti. L’insieme dei corpi in lotta forma un semicerchio. Wally Wood L’eleganteWally Woodappartiene alla vecchia scuola. Quello che fece sulle pagine di Devil ha dell’incredibile: ne abbiamo tratto alcune sequenze. Come Ditko, spesse volte tende a costruire le sequenze dove appare Devil secondo precise linee di forza alle quali i movimenti del personaggio si adeguano.Altre volte la costruzione è più libera e si conforma alla linea narrativa dalla quale in un certo modo si fa guidare. Come l’Uomo Ragno anche Devil arriva, sosta e riparte seguendo tre direzioni differenti. I tre volti di Sub-mariner formano una freccia con la punta verso l’alto, i tre volti di Devil formano una linea obliqua che da sinistra a destra procede verso l’alto. Il potere del raggio rimpicciolitore è mostrato in tutta la sua eloquenza. La sequenza è tenuta assieme dal grafico che rappresenta il battito cardiaco udito dal cieco Matt. Jim Steranko InJim Sterankola sequenza non è soltanto uno strumento che accompagna la narrazione in determinati momenti particolarmente importanti ai fini dello sviluppo della trama. È un vero e proprio modo di narrare.Steranko narra per blocchi di sequenze giustapposti che a volte sconfinano gli uni negli altri. Per questo nei suoi lavori troviamo sequenze di tutti i tipi: statiche, dinamiche, silenziose, rumorose, lunghe, brevi. Rappresentano il modo in cui l’autore fa progredire la storia. Piano sequenza con Nick Fury che scala una torre. Sequenza formata da vignette alternate e una “erre” in sottofondo che cresce progressivamente. Nick Fury e la Contessa Valentina Allegra de la Fontaine in una sequenza di dettagli alla Guido Crepax. Un’altra sequenza a vignette alternate con il rumore di fondo a legare il tutto.