LA TV DI UN GIORNO QUALSIASI DEL PASSATO
Le differenze tra l’attuale programmazione televisiva e quella di qualche decennio fa saltano all’occhio se soltanto si scorrono i palinsesti dei principali canali di un giorno qualsiasi del passato. Senza tornare troppo indietro nel tempo, prendiamo per esempiodomenica 2 dicembre del 1990. Cominciando con i tre canali della Rai. Si noterà innanzitutto che le programmazioni avevano un limite temporale. Nei giorni feriali iniziavano intorno a mezzogiorno o, per quel che riguarda Rai Tre, addirittura all’una o una e mezza, per concludersi non più tardi delle due o delle tre di notte. Nei festivi, come nel caso del giorno prescelto, le trasmissioni di Rai Uno e Rai Due prendevano il via alle sette della mattina, quelli di Rai Tre tra le 11 e mezzogiorno, spesso con le dirette sportive.Una seconda differenza, macroscopica, che dunque non si può evitare di sottolineare, e che vale tanto per le tv di Stato quanto per le private, concerne il numero alquanto ridotto di telegiornali. Per non parlare della totale mancanza di talk-show, programmi di approfondimento e dibattito politico, e tutti quelli che oggi vanno per la maggiore e che appartengono in linea generale ai programmi di cosiddette soft news.Ma procediamo con ordine. Rai Uno apriva con un film, e non un film qualsiasi, ma una commedia musicale di tipico gusto hollywoodiano.Il fidanzato di tutte(The Tender Trap, 1955), diretto da Charles Walters e interpretato da Frank Sinatra e Debbie Reynolds, rappresentava chiaramente un gradevole buongiorno scacciapensieri. Sulla stessa linea, ma rivolgendosi ai più piccoli, Rai Due mandava in onda una serie di cartoni animati, tra cuiMr. Magoo, ideato da John Hubley, che ha iniziato a essere prodotto nel 1949. La tendenza che la Rai (e la televisione in generale) ancora aveva negli anni novanta, quella di intrattenere e di fare spettacolo, si evince dal programma che Rai Due proponeva quel giorno dopo i cartoni animati, alle 7.55.Mattina 2era un contenitore di varie rubriche, anche legate all’attualità ma dal tono molto leggero. Ideato nel 1989 da Michele Guardì, autore fino a quel momento soprattutto di alcuni varietà diretti da Antonello Falqui e diUnomattina, nato nel 1986 per Rai Uno. Non a caso i presentatori di quella edizione diMattina 2erano Alberto Castagna, giornalista subito passato alla conduzione, e Isabel Russinova, attrice negli anni ottanta di film comici. Come di consueto, la prima parte della programmazione domenicale di Rai Uno era dedicata alla messa e alle trasmissioni di carattere religioso. Quel giorno, alle 10.40, dal Sacrario di Redipuglia, andava in onda la Cerimonia e Santa Messa per il rimpatrio della salma di un Caduto Ignoto in Russia, alla presenza dell’allora Capo dello Stato Francesco Cossiga. Di seguito, la rubrica Parola e Vita: le notizie, una sorta di notiziario che aggiornava sugli incontri, i dibattiti e le manifestazioni di ambito ecclesiale. Le trasmissioni della mattina si concludevano con l’attualità diTg – L’una, quasi un rotocalco per la domenica, inframezzato da una breve edizione del Tg1 – Notizie. Rai Tre apriva i programmi con la diretta dellaCoppa del Mondo di Sci Alpinodel 1991 e precisamente del Supergigante maschile, disputato a Valloire, in Francia, e vinto dallo sciatore alpino francese Franck Piccard. Seguiva, a mezzogiorno, per la serieGrandi interpreti, dedicata alla musica sinfonica, il concerto diretto da Sergiu Celibidache con l’esecuzione della Sinfonia n. 5 op. 100 in si bemolle maggiore di S. Prokofiev, eseguita dall’Orchestra sinfonica di Torino della Rai, registrato nel 1970. Se qualcuno avesse voglia di confrontare i principali programmi pomeridiani Rai di allora e di oggi, troverebbe senza dubbio lo spunto per una serie di riflessioni. Riguardanti non solo la struttura e la qualità della realizzazione, ma anche l’idea di intrattenimento che negli anni novanta avevano i dirigenti della televisione pubblica e che hanno quelli attuali. Nonché l’interesse ad accontentare una fascia più larga possibile di fruitori, ridottisi in maniera evidente, come del resto gli stanziamenti economici messi a disposizione delle trasmissioni (fattore da non sottovalutare). È evidente che nel dicembre del 1992 si spendeva parecchio, ad esempio per un genere ancora molto in voga come il varietà. Lo sta a dimostrare lo showRicomincio da due, trasmesso da Rai Due da mezzogiorno alle 16 e 50. Diretto da Sergio Japino e condotto da Raffaella Carrà, si avvaleva di un cast e di un parterre di ospiti molto ricchi. In quella puntata, tra gli altri, la rockstar Billy Idol (esibitosi la sera prima in un concerto al Palatrussardi davanti a seimila spettatori), Gloria Gaynor, Massimo Boldi, Gianina Facio e Margherita Buy. Lo stesso si può dire della concorrenzialeDomenica In, in onda su Rai 1 dalle 14 alle 19.50. La regia era di Simonetta Tavanti e tra le presenze fisse, oltre all’autore Gianni Boncompagni, ai Ricchi e Poveri, Mario Marenco, Brigitta Boccoli, Elisa Satta e Bruno Vespa, figuravaCarmen Russo, che per le sue esibizioni poteva contare su un nutrito corpo di ballo. Il programma di punta della domenica pomeriggio di Rai Tre era la replica diScene da un matrimonio(Scener ur ett äktenskap), lo sceneggiato del 1973 di Ingmar Bergman (interpretato da Liv Ullmann, Erland Josephson e Bibi Andersson), di cui venivano trasmessi il secondo e il terzo episodio. Alle 18.10 all’interno diDomenica Inveniva trasmesso90° minuto, il programma che per primo mostrava i servizi sulle partite del campionato di calcio concluse da poco. I diritti televisivi del campionato di calcio erano ancora appannaggio della Rai, che alle 18 su Rai Due, all’interno diTG2 Studio Stadio, trasmetteva la sintesi registrata di due partite di Serie A. Quella domenica una delle due era Juventus-Fiorentina, che aveva visto la vittoria della squadra bianconera. La telecronaca era di Bruno Pizzul. In quel periodo la Rai non inseriva gli spot pubblicitari nei film. Peraltro nel complesso ne trasmetteva pochi, quel giorno in totale soltanto quattro. Rai Uno in prima serata mandava in onda la commediaE io mi gioco la bambina(Little Miss Marker), diretto nel 1980 da Walter Bernstein. Lo scorbutico allibratore Tristezza è costretto a occuparsi della piccola figlia di un amico scommettitore, ucciso dai gangster. Come nel film della mattina, Rai Uno privilegiava il divertimento e i buoni sentimenti, ma di ottima fattura e con un cast memorabile: Walter Matthau, Julie Andrews, Tony Curtis e Brian Dennehy. Il secondo canale rispondeva con una programmazione indirizzata in maniera abbastanza evidente al pubblico femminile. Cominciava alle 21.05 con quattro episodi condensati della soap-opera americanaBeautiful(The Bold and the Beautiful) e proseguiva alle 22.10 con la trasmissione presentata da Enza SampòScrupoli, che quella sera si occupava dell’infedeltà coniugale. Una delle trasmissioni più longeve trasmesse da Rai 3,Chi l’ha visto?, condotta allora da Donatella Raffai con Luigi Di Maio, andava in onda alle 20.30. Veniva trattato il caso di Loriano Guastini, scomparso a Pistoia il 27 maggio del 1990. La serata di Rai Uno proseguiva conLa domenica sportiva, appuntamento fisso per gli amanti dello sport. Ospiti, servizi, approfondimenti del fine settimana con particolare attenzione riservata, ovviamente, alle partite del campionato di calcio. Per concludersi, dopo il TG della notte e le previsioni del tempo, con la sintesi della finale di Coppa Davis di tennis, Usa – Australia, svoltasi a Petersburg (Florida) dal 30 novembre al 2 dicembre e vinta dagli Stati Uniti per 3-0. Rai Tre chiudeva con il telegiornale della notte eRai Regione: calcio, mentre Rai Due trasmetteva all’una e un quarto l’ultimo film della giornata. Nessuna commedia, stavolta, ma l’horror in bianco e nero del 1940La notte dei pipistrelli, conosciuto anche comeNotti di Terrore(The Devil Bat). Per la regia di Jean Yarborough, il protagonista Bela Lugosi interpreta uno scienziato pazzo che ha allevato alcuni pipistrelli giganti e assassini.