LA PARIGI DEI BALLI NELLE GUINGUETTE

Oltre allaParigidella Tour Eiffel, dell’Arc de Triomphe e dei Grands Boulevards, esiste una Parigi per i nostalgici incalliti e i convinti assertori del “si stava meglio prima”. È la Parigi delleguinguettee del balmusette. Oggi non si balla più. O meglio, non siamo più noi a ballare, ma quattro energumeni che per strada cercano di impressionarci con degli innaturali movimenti hip hop. Nelle discoteche il ballo, sempre più per adolescenti scatenati, si riassume a un semplice e illogico accompagnamento ritmico del rumore. A una involontaria reazione, a una dolorosa scarica di suoni. E non è tutto: oggi chi balla lo fa da solo. Ballo Hip hop I nostalgici diranno:“Ai miei tempi, si ballava il lento. Ci si avvicinava a una ragazza seduta con le amiche, che magari faceva finta di niente, e si chiedeva:balli?Lei si alzava, ci si abbracciava e nel buio ci si stringeva”. Purtroppo il ballo di coppia non è sopravvissuto al rock. Già, è stato proprio il rock a decretarne la fine. Con il rock perirono i lenti, il valzer, la mazurca, il tango e tutti quei balli di coppia che un tempo facevano tremare i pavimenti delleguinguettea Parigi. Leguinguetteerano locali dove si beveva e si ballava, devono il loro nome a un vino acerbo chiamato “guinguet” prodotto nei vitigni che circondavano la capitale francese. Era un vino giovane, leggermente frizzante, senza grandi pregi ma fatto appositamente per chi voleva ballare.Parigi in passato era delimitata da numerose barriere che costituivano la frontiera fiscale della città. L’introduzione di alcuni prodotti come lo zucchero, il caffè o il vino era soggetta al pagamento di una tassa dettaoctroi. Parigi, Barriera doganale della Porte de Montreuil e la via d’Avron Per sfuggire a questa tassa, molti ristoranti e cabaret si rifugiarono oltre le barriere, specialmente quelle di Menilmontant e di Belleville. Ecco una testimonianza del 1826 su la Courtille, un quartiere di Belleville:“È uno spettacolo davvero curioso quello della Courtille la sera di una bella domenica di primavera o d’estate. Tutto è confuso nella via fino ai pressi dell’ingresso del borgo. Operai, borghesi, militari, uomini insigni, donne con la cuffia, donne con il cappello, fruttivendoli, venditori di panini, tutto circola, sale o scende nella confusione, senza fretta, senza spingere, e ognuno cerca senza esserne turbato l’insegna della guinguette dove si vende un buon vinello a dieci o dodici soldi al litro, o a quindici la bottiglia; del buon vitello, un’ottima fricassea di coniglio, dell’oca, in umido o arrostita”.(Vie publique et privée des Français, Legrand d’Aussy 1826). Cabaret di Ramponeau alla Basse Courtille intorno al 1761 Intorno al 1860, quando i sobborghi furono definitivamente inglobati nella città, le barriere si spostarono in periferia e quei ristoranti e cabaret dovettero migrare lungo le rive della Senna e della Marne. Le donne erano vestite di bianco e indossavano il cappello con fiori, gli uomini mettevano il lorocanotier. I canotier erano cappelli di paglia abbelliti da un nastro portati dagli addetti del canottaggio e resi famosi dal dipinto da Auguste Renoir,Le déjeuner des canotiers. Le déjeuner des canotiers di Auguste Renoir Guinguette “Chez Favier” a Cusset In quel periodo, si ballavano per lo più le quadriglie cadenzate al ritmo dellamusique festive de danses de Paris(genere musicale destinato alla festa e alla danza nella città di Parigi che prosperò nell’Ottocento). I motivi musicali alla moda erano soprattutto quelli delbal de l’Opéra(ballo del periodo carnevalesco). Allora si ballava e si cantava: la gente formava dei gruppi di almeno venti persone, le famosegoguette, per trascorrere una bella serata assieme e cantare. Una goguette nel 1844 Ilbal musetteè un genere musicale nato a Parigi nel Novecento dall’evoluzione della danza folkloristica alvernese a due o tre tempi accompagnata dallamusette, detta anchecabrette, strumento a fiato simile alla cornamusa. Con il tempo, la fisarmonica, contributo culturale dei numerosi immigrati italiani che scendevano alla Gare de Lyon, la batteria e il contrabbasso sostituirono, non senza qualche resistenza da parte degli alvernesi, la musette e il valzer soppiantò la bourrée. Bourrée dell’Alvernia Oggi, bal musette è sinonimo di ballo campestre e rimanda a quei leggendari balli di coppia che erano lajava, il valzer musette, il tango musette e ilpasomusette. Impossibile parlare di bal musette senza pensare aAimable, aAndré Verchurene aYvette Horner. Le petit bal perdu di Fouschy Poi venne il rock.