LA FAWCETT QUERELATA DALLA DC

LA FAWCETT QUERELATA DALLA DC

La casa editriceFawcettha una lunga storia editoriale. Il suo primo successo risale al 1919, quando il fondatoreWilford H. “Captain Billy” Fawcettpubblicò una rivista di giochi enigmistici e barzellette intitolataCaptain Billy’s Whiz Bang(queste parole ricorreranno per tutta la storia dell’editore come segni di fabbrica). La rivista raggiunse 500mila copie di venduto, e da questo successo nacque una serie di altre pubblicazioni popolari come Screen Play, Mechanix Illustrated, True Confessions e Woman’s Day. La Fawcett si accorse del successo folgorante diSupermanfin dalla sua prima uscita nel 1938, all’interno del comic book antologico Action Comics, e cercò immediatamente di approfittarne entrando nel mercato dei fumetti. Fu soprattuttoRoscoe K. Fawcett, figlio del fondatore, a credere nell’impresa, e ad affidare al redattoreBill Parkere al disegnatoreC.C. Beck, che già da qualche anno facevano parte dello staff della casa editrice, la creazione di nuovi personaggi che potessero piacere ai ragazzini. Così nel gennaio 1940 fu stampato in pochissime copie in bianco e nero Captain Thunder all’interno dell’albo antologico Flash Comics per bloccare i diritti per il personaggio. Peccato che pochi giorni prima era uscito in edicola un comic book con lo stesso nome di una delle due branche editoriali che in seguito si fonderanno prendendo il nome diDc Comics, con la prima versione del famoso supereroe velocissimo, per cui la Fawcett stampò a febbraio un albetto identico al primo intitolandolo stavolta Thrill Comics. Ma sempre lo stesso mese la Pines (conosciuta anche come Nedor, Better e Standard) uscì in edicola con il molto simile Thrilling Comics. Alla fine il nome definitivo dell’albo fuWhiz Comics.Nel primo albo uscito nel febbraio del 1940 (misteriosamente indicato in copertina come numero 2) era cambiato anche il nome del protagonista (sempre a causa di una omonimia con un personaggio della Fiction House uscito nel gennaio del 1940) in Captain Marvel, anche se in prima istanza alla Fawcett avevano pensato a un indigesto Captain Marvelous. Nella prima storia, pubblicata in questo Whiz Comics n. 2, un bambino orfano di nomeBilly Batsonmentre vende giornali per la strada viene avvicinato da uno strano tipo, il quale lo invita a entrare in un tunnel abbandonato della metropolitana. Alla fine del tunnel il piccolo trova un vecchio dalla lunga barba bianca, il quale gli racconta che sta combattendo il male da oltre tremila anni. Si chiamaShazam, acronimo di una serie di divinità e personaggi mitologici, da cui derivano svariati poteri:Solomon(Salomone) saggezza,Hercules(Ercole) forza,Atlas(Atlante) resistenza,Zeuspotenza,Achilles (Achille) coraggio e una sorta di invulnerabilità,Mercury(Mercurio) velocità e volo.Terminato il racconto, il vecchio esorta il bambino a pronunciare il suo nome, ed ecco che, con un lampo accecante, il fanciullo si trasforma nell’adulto superpossenteCapitan Marvel. Adulto però solo fisicamente, poiché la psiche rimane comunque quella di un bambino nonostante la “saggezza di Salomone”. Il primo albo di Whiz Comics vendette oltre 500mila copie. Il Capitano Wilford H. Fawcett non visse abbastanza da vedere il maggior successo della casa editrice da lui fondata, poiché morì di un attacco di cuore lo stesso mese dell’uscita di Whiz Comics, il febbraio del 1940.Già nel primo albo veniva introdotto il principale nemico del capitano, il Dr. Thaddeus Bodog Sivana (meglio conosciuto semplicemente comeDr. Sivana), che tormenterà Capitan Marvel per tutta la durata delle sue pubblicazioni. Il fatto che l’alter-ego del superpotente eroe fosse un normalissimo bambino senza alcun superpotere (a differenza di Superman per il quale Clark Kent è solo un camuffamento), attirava certamente le simpatie dei ragazzini americani, aiutato in questo da storie e disegni piuttosto semplici e con frequenti parentesi umoristiche, in contrasto con la seriosità di Superman. Arrivò a vendere oltre 1,3 milioni di copie mensili, superando in parecchie occasioni lo stesso Superman.Con il tempo iniziarono a uscire altre serie con protagonista Capitan Marvel, e C.C. Beck dovette ricorrere ad aiutanti comePete Costanza, fondando uno studio per la produzione dei fumetti, mentreEd Herron, Rod Reede altri editor della Fawcett iniziavano a scrivere le storie. Il primo numero diCaptain Marvel Adventures(uscito nel gennaio 1941), cioè l’albo che aveva come testata il nome del personaggio, fu commissionato da Herron allo studio diJoe SimoneJack Kirby(per i quali lo stesso Herron aveva lavorato in precedenza), che in quel periodo stavano creando Capitan America per la Timely/Marvel. I due portarono alla Fawcett l’albo già finito e pronto per la stampa, però Kirby era lontano dallo stile di Beck, così come i testi di Simon erano troppo seriosi, e la Fawcett non ne fu molto soddisfatta. Dopo l’uscita del primo numero, Simon e Kirby decisero quindi di declinare l’incarico per concentrarsi su altri personaggi creati da loro stessi. Sempre Herron creò il secondo elemento della famiglia Marvel,Captain Marvel Jr, su Whiz n. 25 del dicembre 1941.Il giovaneFreddy Freemansta pescando con suo nonno, quando si vedono piombare dal cielo il malvagio Capitan Nazi. Questi tenta di ucciderli entrambi, ma mentre il nonno annega, Capitan Marvel fa in tempo a salvare il ragazzo e a portarlo all’ospedale, dove però non gli danno speranze di recupero. Billy Batson chiede aiuto al mago Shazam, e questi gli consiglia di cedere una parte del proprio potere al giovane per salvarlo. Nasce così Captain Marvel Jr, il quale per accedere ai poteri non deve pronunciare il nome del mago, ma quello del suo mentore: Captain Marvel. Il personaggio viene affidato alle matite diMac Raboy, ben più realistiche di quelle di C.C. Beck, inizialmente su Master Comics (a partire dal n. 22 in cui si concludeva la storia delle origini con la battaglia contro Captain Nazi), per poi ottenere, nel novembre 1942, una testata a lui dedicata. Esattamente un anno dopo Captain Marvek Jr, nel numero 18 di Captain Marvel Adventures del dicembre 1942 viene lanciataMary Marvel. La giovane Mary Broomfield è apparentemente figlia di una ricca signora, ma si scopre che in realtà è la sorella gemella di Billy Batson separata alla nascita. Anche lei si trasforma, pronunciando la parola Shazam, quando va in aiuto di Billy bloccato da una banda di rapitori che gli impediscono di trasformarsi. Mary Marvel viene inserita nel comic book Wow Comics (prima di ottenere anch’essa una collana con il proprio nome) nel n.18 (ottobre 1943) in cui viene introdotto un altro membro della famiglia:Uncle Marvel! Lo zio Dudley Batson trova il diario di Mary Batson (che nel frattempo aveva cambiato cognome dall’originario Broomfield) scoprendo le sue imprese come Mary Marvel. Decide quindi di spacciarsi come suo zio, ma non ha veramente nessun potere e non può trasformarsi. Fa solo finta di farlo pronunciando la parola magica Shazam assieme a Mary, e cambiandosi velocemente (indossa un costume da lui stesso realizzato sotto i normali vestiti) protetto dal fumo prodotto dal lampo che trasforma i “Marvel Kid”. L’ultima collana dedicata alle meraviglie è The Marvel Family (dicembre 1945), dove compaiono tutti i membri della famiglia, inclusi i tre Lieutenants Marvel (comparsi per la prima volta suWhiz Comicsn. 21). Nel n. 2 dell’albo antologico Whiz Comics comparivano altri personaggi che coprivano quasi ogni genere allora in voga, come i polizieschi Dan Dare (nulla a che vedere con il personaggio inglese), investigatore privato, e Scoop Smith giornalista d’assalto, disegnati entrambi daGreg Duncan; Golden Arrow, disegnato sempre da Greg Duncan e da Pete Costanza, il primo eroe western della Fawcett, anche se in realtà era ambientato negli anni quaranta (in seguito ebbe una propria testata); Lance O’Casey, disegnato daBob Kingett, un tipico fumetto avventuroso di ambiente marinaro;Ibis the Invincibile, disegnato sempre da C.C. Beck, un mago alla Mandrake che però a differenza di parecchi altri personaggi simili dell’epoca riuscì a distaccarsi dall’originale; eSpy Smasher, il personaggio di maggior successo della testata dopo Captain Marvel, creato anch’esso da Bill Parker e C.C. Beck, un eroe inizialmente in bilico tra lo spionaggio e il supereroismo, che in seguito diverrà un supereroe a tutti gli effetti cambiando nome inCrime Smasherdopo la guerra. Bill Parker (che aveva ideato tutti i personaggi e scritto tutti i testi di Whiz Comics e di buona parte degli altri albi) alla fine abbandonò le sceneggiature di Capitan Marvel e degli altri personaggi (lasciando comunque materiale scritto per quasi un anno intero di pubblicazioni!) per combattere nella Seconda guerra mondiale. Non riprese più i personaggi, preferendo al suo ritorno occuparsi delle riviste giornalistiche della Fawcett come Mechanix Illustrated. Il mese successivo al lancio di Whiz, la Fawcett fa uscire altre due riviste contenitore:Master Comics n. 1(marzo 1940), un albo in formato gigante il cui personaggio principale era Master Man creato daAlfred Newt, una copia spudorata di Superman per cui la National gli fece causa immediatamente costringendo la Fawcett ad eliminarlo dalle pubblicazioni dopo solo sei albi.Anche gli altri personaggi presentati durarono poco, così come il formato dell’albo che passò al classico comic book con l’uscita del numero 7.L’altro albo eraSlam-Bang, durato appena 7 numeri, con fumetti dimenticabili che spaziavano anch’essi in tutti i generi dei comic dell’epoca. Nel maggio 1940 esceNickel Comics: dura solo 8 numeri, ma si segnala per il debutto del personaggio di maggior successo della Fawcett dopo la famiglia Marvel:Bulletman, creato da Bill Parker e disegnato daJon Small, eroe superpotenziato (via pozione “scientifico-magica” come molti altri dell’epoca) e inventore di un copricapo a forma di proiettile che deflette le pallottole e gli permette di volare.I personaggi migliori di questi tre albi, alla loro chiusura, si riversano su Master Comics, che diventa così un titolo più appetibile. Su questo albo fanno la loro apparizione Bulletgirl (n. 13), degna compagna di Bulletman, e Minute-Man (n. 11, disegnato daCharles Sultan), una replica di Captain America che per qualche tempo ruba la copertina a Bulletman. Poi c’è l’arrivo in pianta stabile di Captain Marvel Jr dal n. 22, come detto prima. Nel n. 50 si aggrega anche l’ultimo dei supereroi creati alla Fawcett,Radar, un militare dai poteri telepatici comparso per la prima volta su Captain Marvel n. 35 (maggio 1944), scritto daOtto Bindere disegnato daAl Carreno. Radar è un personaggio particolare, perché creato specificatamente a scopo propagandistico per lo sforzo bellico. Si narra che venne ideato in un incontro avvenuto alla fine del 1943 all’Ufficio delle Informazioni di Guerra, tra Otto Binder e Will Lieberson (per la Fawcett) e tre famosi scrittori americani:Paul Gallico, Clifton FaidmaneRex Stout. Alla fine del 1940 esceWow Comics, nel quale debutta il quarto eroe per popolarità della Fawcett, ovveroMr. Scarlet, scritto daFrance Herrone disegnato daJack Kirby. Un vendicatore mascherato senza particolari poteri, alla stregua dei vari Crimson Avenger o Manhunter della Dc, mentre gli altri personaggi presentati sono presi da altri albi appena chiusi. La particolarità di Mr. Scarlet è di avere una giovane spalla (di moda all’epoca) dal ridicolo nome diPinky. Più tardi, dopo un discreto ma breve The Hunchback (dal n. 2), e un paio di fumetti di guerra come Commando Yank (dal n.6, un altro clone di Captain America disegnato daClem Weisbecker) e Phantom Eagle (un aviatore scritto daBert Whitmane disegnato dal bravoMarc Swayze), questa rivista diverrà la casa di Mary Marvel (dal n. 9).SuAmerica’s Greatest Comics(marzo 1941) si trovano senza incontrarsi mai nella stessa storia tutti i più famosi eroi della Fawcett, così come avveniva su All Star Comics della Dc. Uno dei punti di forza dei fumetti della Fawcett era i disegnatori. Oltre allo studio di C.C. Beck e il socio Pete Costanza, c’era quello diJack Binder(disegnatore) e suo fratelloOtto(famoso anche come scrittore di fantascienza), autore di gran parte dei testi della famiglia Marvel: il 57% di tutte le storie prodotte è uscito dalla sua penna, per un totale di quasi 1000 sceneggiature. La prima storia scritta da Otto Binder per la Fawcett è datata agosto 1941. Inoltre Otto Binder ha prodotto per lo stesso editore circa 350 storie di altri personaggi, e centinaia per venti case editrici di fumetti diverse. Il terzo importante studio era quello diHarry “A” Chesler. Da questi tre studi sono passate le matite diEd Robbins, Al Fagley, George Tuska, Dave Berg, Mark Swayze(disegnatore di tantissime storie di Mary Marvel),Charles Sultan, Ken Bald, Bill Ward, Chic Stone, Mac Raboy(curatore soprattutto di Captain Marvel Jr e di tante splendide copertine) eCurt Schaffenberger. Autori dei testi, oltre a Parker, Herron e Otto Binder, sonoJoe Millard, William Woolfolk, Manly Wade Wellman, John Beardsleye tanti altri. Nel dicembre 1942 esce il primo degli albi comici della Fawcett,Funny Animals, e guardacaso è ancora un “membro”, sia pur particolare, della famiglia Marvel a tenerla a battesimo:Hoppy, The Marvel Bunny, coniglietto antropomorfo creato daChad Grothkopfche in seguito ebbe una testata tutta sua.Uno dei primi comic specificatamente non supereroici della Fawcett fu teso a sfruttare l’interesse nella guerra in atto:Don Winslow Of The Navy(febbraio 1943). Il personaggio era già famoso per essere apparso in una serie di romanzi per ragazzi, strip sui quotidiani, film e in un radio show, ma le storie contenute nell’albo erano completamente nuove, realizzate daEd AsheeCarl Pfeufer.Da quel momento la Fawcett pubblica molti altri fumetti ispirati a star del cinema e televisione, con particolare riguardo a un genere che in quegli anni aveva grande popolarità: il western. In realtà il genere era già stato sperimentato (e di fatto ha sempre continuato ad apparire regolarmente) nelle testate antologiche viste in precedenza, e almeno un personaggio aveva già avuto abbastanza successo da meritare una testata propria, l’atipico Golden Arrow, un giustiziere del West contemporaneo che usava arco e frecce. Con l’introduzione di personaggi già famosi al cinema e alla tv si crea il vero traino per l’uscita di diverse testate western. Il primo esperimento è conGene Autry, che compare nell’albo omonimo dal 1941 al 1943 per 10 albi: attualmente questa serie è la più rara e ricercata di tutto il fumetto western americano. PoiHopalong Cassidysulle pagine di Master Comics a partire dal n. 33 del dicembre 1942, dove continua fino al n. 49 di aprile 1944. Nel gennaio 1943 esce il primo numero della testata a lui dedicata, ma i tempi non erano ancora maturi e tutto viene rimandato al dopoguerra. Infatti il secondo numero della collana di Hopalong esce nel 1946, per continuare poi per 85 numeri fino all’interruzione delle pubblicazioni Fawcett nel 1953. La serie fu poi rilevata dalla Dc che la continua fino al n. 135 (1959).Lo sviluppo massimo dei fumetti western avviene a partire dal 1948, quando escono in rapida successione albi basati su alcuni dei più famosi cowboy americani: Monte Hale (82 albi, 1948/53), Gabby Hayes (50 albi, 1948/53), Tom Mix (61 albi, 1948/53), Rocky Lane (55 albi, 1949/54), Lash Larue (45 albi, 1949/54), Rod Cameron (20 albi, 1950/53), Bill Boyd (23 albi, 1950/52), Bob Steele (10 albi, 1950/52) Tex Ritter (20 albi, 1950/54), Ken Maynard (8 albi, 1950/52) e altri di vita più breve.Molti altri eroi western se li erano accaparrati diverse case editrici, tra cui le più attive eranoCharlton Comics, QualityeDell, che aveva strappato proprio alla Fawcett il loro primo personaggio, Gene Autry. Da aggiungere anche i titoli antologici con gli stessi “cowboy”, come Six-Gun Heroes e Real Western Heroes, testata che ha preso il posto di Wow Comics continuandone la numerazione dal n. 70. Altri personaggi legati alla televisione sonoCaptain Midnight(strappato alla Dell),Captain Video, Nyoka the Jungle Girl(disegnata anche daBernard Krigstein).Quest’ultima appare per la prima volta nel 1942 su un albo intitolato Jungle Girl, che poi aggiungerà anche il nome Nyoka dal n. 2 (che uscirà solo nel 1945). Il personaggio deriva da quello creato daEdgar Rice Burrough(autore diTarzan) nel romanzo Jungle Girl, trasformato in film nel 1941. Nel 1942 è uscita anche una serie di telefilm, molto popolare, a cui il fumetto si ispira.Un discorso a parte merita Captain Midnight. Uscito nel settembre 1942 e disegnato da Jack Binder, questo personaggio era una via di mezzo tra un aviatore e un supereroe, ed era davvero molto simile a Spy Smasher che già militava felicemente nelle fila della Fawcett, tanto da decretarne un rapido declino. Infatti il Capitano, trainato da un serial radiofonico, una striscia sui quotidiani e una serie di film, costrinse alla chiusura la testata di Spy Smasher dopo appena 11 albi nel febbraio 1943. Midnight invece durò fino alla fine del 1948, per 67 numeri. Nel primo dopoguerra alla Fawcett, seguendo la moda dell’epoca, fiorirono titoli horror come This Magazine is Haunted, Worlds of Fear, titoli rosa come Sweethearts Romantic, Secrets Romantic Story, e bellici come Soldier Comics, o anche ibridi come Cowboy Love, tutte collane comunque durate solo una manciata di albi. Ci sono stati anche timidi approcci con la fantascienza, per lo più con albi singoli.Visto il travolgente successo di Capitan Marvel (che nel 1946 vendette 1.384.000 copie, il suo record assoluto), la Dc nel 1948 decise di fargli causa per plagio, sostenendo che era copiato da Superman. La National per tutti gli anni quaranta fece causa a diversi personaggi simili al loro eroe principale, e vinse quasi sempre, come quella per Wonder Man, una copia di Superman creata daWill Eisnerper l’editoreFox, e il già citato Master Man della stessa Fawcett.La causa contro Captain Marvel si trascinò fino alla fine del 1953, quando, visto il declino ormai inesorabile dei supereroi, la Fawcett decise di chiudere tutte le pubblicazioni di fumetti, e di patteggiare con la Dc l’uscita dalla causa, attribuendosi una colpa che in realtà non esisteva essendo Capitain Marvel molto diverso da Superman.L’ultimo numero uscito èThe Marvel Family n. 89datato gennaio 1954. L’editore vendette i diritti di tutti i suoi personaggi (tranne quelli dei supereroi che, stante la causa in tribunale, erano praticamente inutilizzabili), la maggior parte dei quali andarono allaCharlton, tra cui la linea di “funny animals” e quella western.Un modo davvero mesto di uscire di scena per quello che era stato uno dei più grandi colossi del fumetto (e a un certo punto il più grande) durante la Golden Age degli albi a fumetti. Nel 1970 proprio la Dc acquista dalla Fawcett i diritti di tutti i supereroi Fawcett, ma, ironia della sorte, non può intitolare una testata a Capitan Marvel perché nel frattempo la Marvel Comics aveva pubblicato accortamente un altro personaggio dallostesso nome, registrandone il marchio.In seguito la Fawcett non è più tornata al fumetto, salvo per la pubblicazione di un albo sviluppato dalle vignette diDennis the Menace(il Totò Tritolo del Corriere dei Piccoli) a partire dagli anni settanta.Oggi la casa editrice non esiste più, inglobata nel 1982 dalla Ballantine Books (una delle tante divisioni della Random House).Dove sorgeva lo storico edificio, sede della Fawcett, ora c’è un ristorante chiamato “La Cucina di Nonna Rosa”. All Hero Comics 1943 1 alboAmerica’s Greatest Comics 1941 8 albiAndy Devine Western 1950 2 albiAnimal Fair 1946 11 albiBaseball Heroes 1952 1 alboBattle Stories 1952 11 albiBeware! Terror Tales 1952 8 albiBig Chief Wahoo 1942 7 albiBill Battle, The One Man Army 1952 4 albiBill Boyd Western 1950 23 albiBilly the Kid and Oscar 1945 6 albiBob Colt 1950 10 albiBob Steele Western 1950 10 albiBob Swift 1951 5 albiBulletman 1941 15 albiCaptain Marvel Adventures 1941 150 albiCaptain Marvel Story Book 1946 2 albiCaptain Marvel, Jr. 1942 118 albiCaptain Midnight 1942 67 albiCaptain Video 1951 6 albiComic Comics 1946 10 albiComics Novel 1947 1 alboCowboy Love 1949 10 albiCrime Smasher 1948 1 alboDon Winslow of the Navy 1943 69 albiDown With Crime 1952 7 albiExciting Romances 1949 12 albiFawcett Movie Comic 1949 21 albiFawcett’s Funny Animals 1942 83 albiGabby Hayes Western 1948 50 albiGene Autry Comics 1941 10 albiGift Comics 1942 4 i albiGirls inlove 1950 2 albiGolden Arrow Western 1942 6 albi (oppure 11??)Hopalong Cassidy 1943/46 84 albiHoppy the Marvel Bunny 1945 15 albiHot Rod Comics 1951 7 albiIbis 1943 6 albiJoe Louis 1950 2 albiJungle Girl 1942 1 alboJackie Robinson (baseball) 1950 6 albiKen Maynard Western 1950 8 albi Lance O’Casey 1946 4 albiLash Larue Western 1949 45 albiLife Story 1949 47 albiLove Memories 1949 4 albiLove Mystery 1950 3 albiThe Marvel Family 1945 89 albiMary Marvel 1945 28 albiMaster Comics 1940 133 albiMike Barnett Man Against Crime 1951 6 albiMinute Man 1941 3 albiMonte Hale Western 1948 82 albiMotion Pictures Comics 1950 14 albi (numerati da 101 a 114)Nickel Comics 1940 8 albiNegro Romance 1950 3 albiNyoka the Jungle Girl 1945 76 albiOn the Spot 1948 1 alboOzzie and Bars 1947 13 albiPinhead and Foodini 1951 4 albiReal Western Hero 1948 6 albi (segue la numerazione di Wow Comics)Rocky Lane Western 1949 55 albiRod Cameron Western 1950 20 albiRomantic Secrets 1949 39 albiRomantic Story 1949 22 albiRomantic Western 1949 3 albiSix-Gun Heroes 1950 23 albi Slam-Bang Comics 1940 7 albiSmiley Burnette Western 1950 4 albiSoldier Comics 1952 11 albiSpecial Edition Comics 1940 1 alboSpy Smasher 1941 11 albiStrange Stories from Another World 1952 5 albiStrange Suspense Stories 1952 5 albiSuspense Detective 1952 5 albiSweetheart Diary 1949 14 albiSweethearts 1948 54 albi (numerati da 68 a 122)Tex Ritter Western 1950 20 albiThis Magazine is Haunted 1951 14 albiTom Mix Western 1948 61 albiThrilling True Story of the Baseball 1952 2 albiTrue Confidences 1949 4 albiTrue Stories of Romance 1950 3 albiTrue Sweetheart Secrets 1950 11 albiTrue Tales of Romance 1950 4 albiUnderworld Crime 1952 9 albiWestern Hero 1949 37 albi (segue la numerazione di Real W.H.)Whiz Comics 1940 155 albiWorlds of Fear 1952 9 albiWow Comics 1940 69 albiX-Mas Comics 1941 7 albiYoung Eagle 1950 10 albi Parodia dei vari Capitan Marvel della casa editrice Marvel