LA BONELLI NON PUBBLICA PIÙ NUOVI PERSONAGGI

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History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. GiàSergio Bonelliaveva dato la sua approvazione a unfantasyclassico apparso nella collana I romanzi,Dragonero, e a una collana fantascientifica,Orfani, che per temi e realizzazione grafica occhieggiava aivideogamecon l’intento di attrarre un pubblico giovane. Se Dragonero, tutto sommato, è in grado di soddisfare il gusto anche del lettore più tradizionale e, con l’aiuto dei ripetuti aumenti del prezzo di copertina della pubblicazioni di via Buonarroti, resiste tuttora in edicola, Orfani non ha dato gli esiti sperati e dopo qualche “stagione” ha mestamente concluso il suo percorso editoriale. Ci sono stati molti altri esperimenti, dal cerebraleMercurio Loia testate come4HoodseCreepy Pastindirizzate a untargetdi giovanissimi. Tutte naufragate in tempi più o meno rapidi. Non molto meglio sembra essere andata la “linea adulta”Audace, le cui collane hanno generalmente avuto breve vita o sono state addirittura interrotte prima della conclusione, che avverrà forse in edizione libraria. Alla fine, la realtà sembra essersi fatta strada nelle menti dei responsabili della casa editrice: raggiungere i lettori giovani, che nel passato avevano garantito il ricambio generazionale e dunque il mantenimento del livello di copie vendute, non era difficile, ma impossibile. I pochissimi giovani che frequentano le edicole sono attratti daimanga, con il cui immaginario sono cresciuti dagli anni ottanta attraverso glianime, mentre i fumetti bonelliani (come pure quelli dell’Astorina o dell’Aurea) non se li filano nemmeno di striscio. Da un paio di anni a questa parte si è così assistito a un cambio di strategia da parte della Bonelli, abbandonando ogni illusione di conquistare nuovi lettori e rassegnandosi alla gestione dei fedeli appassionati appartenenti alla fascia degli “anta”. Ecco così il moltiplicarsi delle testate texiane. Oltre a quelle classiche, l’inedito mensile e le due o tre ristampe, il Texone (e relativa ristampa), il Maxi, il Color, il Magazine e persino una nuova collana di cartonati “alla francese”, tenuti a battesimo da un’interpretazione molto personale diEleuteri Serpieri. Si è arrivati persino a mettere in grande il nome del ranger su una serie di ristampe di personaggi western degli anni cinquanta e sessanta scritti daGian Luigi Bonelli.Un lettore ha detto su Facebook che il suo edicolante si è visto portare indietro più d’una copia perché “dentro non c’era Tex”, ma altri avranno digerito il trucchetto e consentito vendite sufficienti per andare avanti. In questo contesto la Bonelli ha deciso il varo di una nuova collana mensile di inediti nei quali “rileggere” le primissime storie di Aquila della Notte con un taglio narrativo e grafico adeguato ai tempi:Tex Willer. La nuova testata, secondo i dati dell’editore, ha venduto 100mila copie del primo numero e si è poi assestato sulle 50-60mila. Dati diversi fornisce il giornalistaAlessandro Bottero: 100mila erano le copie della tiratura del n. 1, mentre il venduto pare essersi limitato a 30mila (si può supporre perciò che attualmente viaggi intorno alle 25mila). Bottero aggiunge che Tex dalle 175mila copie mensili di due anni fa è sceso attualmente a 145mila, mentre nello stesso periodo Dylan Dog è passato da 90mila copie a 65mila.Quali che siano le vendite effettive della neonata pubblicazione texiana deve comunque portare utili alla casa editrice, visto che le è stata rapidamente affiancata anche l’uscita di uno Speciale annuale. Sul fronte diDylan Dog, seconda testata per vendite della casa editrice, oltre a riassestare il parco titoli cambiando per esempio i contenuti della collanaOld Boy(passando da tre a due episodi a numero e cambiando periodicità), si è deciso di utilizzare il personaggio per trainare le vendite delle pubblicazioni di minor successo e sempre sull’orlo della chiusura. Organizzando, sulla traccia di quanto già fatto in passato conMartin Mystère, deiteam upconDampyreMorganLost(tornando a Tex, pare sia in preparazione l’incontro tra il ranger eZagor). Le nuove scelte editoriali, basate sulla consapevolezza che i lettori quelli sono e si può solo cercare di spremerne sempre di più le tasche, hanno portato a un’altra considerazione: riprendere nel folto carniere di personaggi bonelliani quelli le cui pubblicazioni erano state chiuse molti anni fa a causa di vendite insufficienti. All’epoca il punto di pareggio delle testate si aggirava intorno alle 40mila copie, e si erano perciò dovute condannare tutte le testate scese sotto quel livello, comeMister Noche mi pare di ricordare fosse calato a 25mila copie mensili. Succede che con la continua emorragia dei lettori e il conseguente aumento dei prezzi di copertina (ne abbiamogià parlato), oggi il punto di pareggio sia sceso intorno alle 17-18mila copie, e dunque i numeri un tempo considerati insufficienti attualmente sono più che interessanti. Da qui nascono prima due collane dedicate a Mister No, una “classica” e l’altra con un “nuovo” Mister No, e ora vengono annunciati per il 2021, oltre a un bis di Jerry Drake con avventure inedite, anche i ritorni diNick RaidereMagico Ventocon albione shoto miniserie. Sempre pescando nella galleria dei personaggi d’un tempo (ma in questo caso non bonelliani), pare che sia in progetto una ristampa dei sei albi tascabili deLo SconosciutodiMagnus, di cui si sta pubblicando in volume nuove storie. Anche in questo caso, puntando al pubblico dei “vecchi” collezionisti. Salvo sorprese, dunque, la Bonelli sembra essersi rassegnata a gestire il parco lettori storico, e lo sta facendo con scelte razionali per quanto prive di orizzonte. Un nuovo fronte in cui la Bonelli si impegna per cercare fonti di reddito alternative sono quello librario, dove i prodotti si possono vendere a prezzi quattro-cinque volte più alti di quelli da edicola (ma le librerie e la relativa editoria non stanno vivendo certo una fase migliore di quella delle edicole). Oltre a quello televisivo-cinematografico, dove l’azienda di via Buonarroti sta cercando di entrare dall’ingresso di servizio. Consapevole che il salone è affollato da concorrenti che ci operano da sempre e con ben altri mezzi, e in un periodo di “bolla” forse già arrivata ai suoi limiti di possibile espansione, che rischia di scoppiargli in faccia. Nei tempi non felici che stiamo vivendo a tutti livelli, certo non aiutati dalla pandemia in corso, in qualche modo è una buona notizia il recuperato buon senso della storica casa editrice. (A me, invece, pare che la Bonelli abbia perso troppo tempo ed energie nel presentare fumetti per lettori non tradizionalmente bonelliani -bambini o intellettuali- e formati non bonelliani -a colori o con meno pagine e più grandi-. Tentativi che non avevano ripagato la Bonelli nemmeno quando il fumetto in generale raggiungeva diffusioni alte. Non a caso l’unico nuovo personaggio che sta resistendo, pur con i pregiudizi che incontra il fantasy in Italia, è Dragonero nel canonico formato in bianco e nero – NdR).