La bolletta la paghi con i BUONI PASTO, ora all’energia elettrica ci pensa il capo | La riforma arriva nelle aziende

Le bollette te le paga il datore di lavoro - Giornalepop.it (Fonte foto Canva)

Le bollette te le paga il datore di lavoro - Giornalepop.it (Fonte foto Canva)

Grandissime novità per i cittadini italiani: le bollette si possono pagare persino con i buoni pasto… tutto merito della nuova riforma prevista per le aziende.

Come abbiamo avuto modo di spiegare anche in occasione della pubblicazione di articoli precedenti, senza ombra di dubbio il pagamento delle bollette rappresenta una grande preoccupazione per i cittadini italiani.

Sulla base di tale motivazione, dunque, bisogna prestare moltissima attenzione a quelle che sono le nostre esigenze quotidiane, così come a quelle relative al pagamento delle fatture e alla possibilità di ottenere un rimborso.

Questa volta, però, a venirci in soccorso è proprio il datore di lavoro, il quale può trasformare i pagamenti delle bollette in buoni pasto.

In cosa consiste nello specifico tale cambiamento e quali sono le agevolazioni previste per gli italiani che ne possono usufruire?

2025 più facile: le bollette si trasformano in buoni pasto

Tenendo conto della nuova riforma prevista in materia di diritto del lavoro, i datori possono tranquillamente applicare quelli che vengono comunemente chiamati fringe benefit, i quali vengono inseriti direttamente in busta paga, tenendo conto delle caratteristiche alle quali fare affidamento.

Iniziamo subito dicendo che l’importo in questione deve essere fissato per legge ed esente da tasse. Il datore dovrà avere tutte le fatture ricevute che attestano il pagamento e la formazione del reddito imponibile, tenendo conto anche delle agevolazioni che possono essere applicate ad altre spese, come nel caso di affitto e mutuo. Nel caso delle bollette, poi, ci sono altri aspetti molto importanti da considerare, soprattutto se vogliamo ottenere il rimborso in questione.

In arrivo 901 euro sul tuo conto corrente- Giornalepop.it (Fonte foto Canva)
In arrivo 901 euro sul tuo conto corrente- Giornalepop.it (Fonte foto Canva)

A quanto ammonta il rimborso delle bollette da parte del datore di lavoro?

Secondo quanto riferito dal sito Simcar-fcagroup.it, è necessario ricordare che il rimborso delle spese dipende anche da altri fattori importanti: innanzitutto il dipendente in questione deve essere intestatario o cointestatario delle utenze domestiche dell’abitazione principale con il coniuge o un familiare a carico. La documentazione presentata deve attestare tutte le spese sostenute e dichiarare che le stesse utenze non siano già state oggetto di altri rimborsi nella stessa annualità per la quale lo si sta richiedendo. Si tratta di un vantaggio fiscale che vi porterà a ottenere 1000 € annui per i lavoratori dipendenti senza figli a carico, che salgono a 2000 € per chi invece ha un nucleo familiare a carico, ai sensi della normativa Irpef.

Infine, ma non meno importante, bisogna presentare la documentazione delle fatture e delle ricevute di pagamento. Dopodiché i rimborsi arriveranno direttamente in busta paga dopo un accurato controllo effettuato dal datore di lavoro, al quale spetta l’ultima parola sul concedere o meno tali fringe benefit.