JOKER COMICS DELLA MARVEL HA ISPIRATO MAD

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History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Madè la rivista umoristica americana più importante degli ultimi decenni, anche se negli ultimi anni praticamente non esce più, se non come raccolta di ristampe.Nasce nel 1952 comecomic book(albo a fumetti) e tre anni dopo assume il formatomagazine(rivista). La casa editrice di Mad è laEc Comicsdi William Gaines, nota soprattutto per la produzione di fumetti horror di qualità.Curatore e creatore, nonché autore di tutti i testi e dei layout sui quali lavorano i disegnatori, èHarvey Kurtzman. Mad inizia come albo antologico, cioè presenta diversi fumetti ogni numero. Con spirito goliardico fa laparodiaai personaggi dei media, dai film ai fumetti, e una vaga satira di costume. Per farci un’idea di come si presenta l’albo agli inizi, diamo un’occhiata a qualche pagina del primo numero e degli immediatamente successivi. La prima storia, disegnata daJack Davis, è una parodia delle storie horror. Quindi, praticamente, un’autoparodia, data la produzione di fumetti horror della Ec Comics.L’incipit ricorda molto l’inizio del successivo filmThe Rocky Horror Picture Show. Seguono le parodie di personaggi famosi della narrativa popolare e del cinema, come Tarzan disegnato daJohn Severin(che a dir la verità nel fumetto umoristico non brilla molto: funziona meglio nei generi western e bellico). E parodie di fumetti, come Superman (disegnato daWally Wood). Tra gli autori occorre ricordare il grandeBasil Wolverton, benché poco sfruttato in quanto preferisce scriversi da solo le storie. Robert Crumb ha preso il proprio stile da lui. Harvey Kurtzmanpubblica anche qualche fumetto interamente disegnato da lui: sono le tavole autoconclusive intitolate“Ehi, guarda!”.Proprio queste tavole ci portano alla fonte di ispirazione misconosciuta di Mad… Ci riferiamo aJoker Comics, un albo antologico di 64 pagine dellaMarvel(all’epocaTimely), uscito dal 1942 al 1950. Joker Comics presenta fumetti umoristici per un pubblico non necessariamente infantile. I personaggi sono molto diversi tra loro, per stile e genere.Uno dei più ricorrenti e tradizionali è la bellaTessie la dattilografa, che potrebbe essere benissimo un personaggio di contorno di Archie. Ospita anche, una decina di anni prima rispetto a quella che abbiamo visto su Mad, la parodia a Superman:Stuporman, di Harry Douglas. L’autore più presente su Joker Comics è il grande Basil Wolverton, soprattutto con il suo forzutoPowerhouse Pepper(Giornale POPha pubblicatoquiuna storia tradotta appositamente da Fortunato Latella). Non solo rivedremo Wolverton su Mad, ma ancora di più vi rivedremo all’operaAl Jaffee, che qui disegna la stravagante “Squat Car Squad”.Si tratta di uno dei più grandi umoristi del fumetto, purtroppo sconosciuto in Italia. Oltre ai brevi fumetti veri e propri, come il futuro Mad, l’albo pubblica pagine illustrate in maniera stravagante, come questa di Lou Paige. O questa del solito Basil Wolverton. O anche questa del diciottenneHarvey Kurtzman, il futuro fondatore di Mad, appunto. “Ehi, guarda!”… sì, è proprio la serie che verrà riproposta da Mad!Fatto piuttosto insolito, perché un tempo i diritti dei fumetti rimanevano all’editore, in questo caso la Timely/Marvel. Nel 1946Stan Leesembra prendere maggior controllo di Joker Comis, che probabilmente ha diretto sin dal primo numero (con una parentesi al tempo del servizio militare durante la Seconda guerra mondiale, quando è stato sostituito da Vince Fago). Stan Lee dirada l’umorismo goliardico che ispirerà Mad, per dare più spazio alle commedie con personaggi femminili a lui più congeniali. Dopo Tessie la dattilografa arrivaMillie la modella.Lee inizia anche a scrivere i fumetti, facendoli disegnare dall’ottimoDan DeCarlo(futuro autore di punta diArchie). La testata, che non ha mai venduto bene, passa da bimestrale a trimestrale (quando la periodicità ideale in America è mensile), e infine chiude con il numero 42 (1950). Forse perché il target di Joker non è mai stato focalizzato bene. Si trattava di un albo per bambini o per ragazzi?Mad non commetterà questo errore, puntando direttamente ai ragazzi e ai giovani adulti. Tra i quali ci sarà anche Hugh Hefner, che vorrà Harvey Kurtzman come collaboratore di Playboy. Soffermiamoci un attimo sull’albo gemelloKrazy Komics, che vediamo pubblicizzato nella parte in fondo di questa seconda pagina di copertina di Joker Comics. Eccolo in un’altra pubblicità interna. Il meno duraturo Krazy Komics (1942-1947) presenta anch’esso dei buoni autori, alcuni dei quali pure finiranno su Mad, ma i suoi fumetti sono decisamente infantili e convenzionali Lo citiamo perché, togliendo la storpiatura delle iniziali, notiamo che “Crazy Comics” è sinonimo di “Mad” comics: significafumetti mattiofumetti pazzi. In conclusione, Harvey Kurtzman si è ispirato a Joker Comics per la formula… e all’albo gemello Krazy Komics per la testata! L’editoreMartin Goodmanriutilizza la testataJokerper una pubblicazione in bianco e nero di formato più grande, dedicata alle vignette salaci.Del resto, il suo comparto delle riviste“per adulti”è piuttosto ampio e negli anni cinquanta sarà più remunerativo di quello dei fumetti. Joker dura fino al 1976, quando, alla libreria Algani di piazza Scala a Milano, ne comprai una copia che ormai proponeva solo ristampe.La rivista me l’ha poi fregata Gianni Bono, ma ricordo che c’era un episodio in bianco e nero di Powerhouse Pepper di Basil Wolverton, diverse vignette umoristiche di Dan DeCarlo eBill Ward(conosciuto per il fumetto Torchy realizzato per la Quality Comics). Insieme a qualche foto in bianco e nero di modelle svestite.Insomma, un format in disuso pure in Italia. Curiosamente, anche in questo destino Mad ricalca, in un certo senso, le orme di Joker Comics, dato che diventa rivista nel 1955. In questo caso si tratta di una rivista elegante nella forma e sofisticata nei contenuti.