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IL SESSANTANOVE DI NEAL ADAMS

Neal Adams(1941-2022) è stato uno dei più grandi fumettisti della storia, il suo disegno visionario ha cambiato per sempre icomic booke ha influenzato intere generazioni di artisti. Il sitoacomics.comlo piazza al terzo posto, dopo Jack Kirby e Will Eisner, per l’importanza avuta nello sviluppo del fumetto. La sua storia inizia a diventare leggenda quando nel luglio del 1966 viene chiusa la striscia quotidiana di Ben Casey, che aveva iniziato a disegnare nel 1962. Dapprima passa a collaborare con la casa editrice Warren disegnando alcuni fumetti per Eerie e Creepy, le riviste horror in bianco e nero, poi approda alla Dc Comics. Qui si fa subito notare disegnando con stile innovativo Deadman, e in breve diventa la star della casa. Uno dei suoi anni piu interessanti fu il 1969, durante il quale collaborò sia con la Dc sia con la Marvel, disegnando due episodi al mese di varia lunghezza, più o meno tutti di alta qualità.Ricordiamoli uno per uno. The widow’s walk – House of Mystery n. 179 La storia di ambientazione marina è scritta daHoward Post, che nello stesso periodo stava già realizzando la striscia quotidianaThe Dropouts(Gli emarginati), pubblicata tra il 1968 e il 1981 da molti giornali di tutto il mondo tra cui l’italiano Linus. Il disegno di Neal Adams è ancora piuttosto convenzionale nell’impostazione della pagina, anche se comincia a farsi notare per alcune prospettive insolite e l’atmosfera misteriosa. Titans fit the battle of Jericho – Teen Titans n. 20 I Teen Titans erano un gruppo di giovani supereroi che aveva esordito nel 1964 sul n. 54 diThe Brave and the Bold, una testata che presentava alcune serie a rotazione, Robin, Kid Flash e Aqualad si alleavano per combattere un avversario comune. Il gruppo ebbe una testata propria a partire dal 1966. Il disegno complesso e pieno di tensione di Neal Adams mal si addice a rappresentare l’atmosfera giovanile e spensierata tipica dei primi numeri del gruppo. Inoltre, nonostante l’inchiostratore siaNick Cardy, il risultato finale è tutt’altro che memorabile. Death takes no holiday – Star Spangled War Stories n. 144 Il protagonista diEnemy Ace, una serie bellica della Dc, era Hans von Hammer, un pilota tedesco creato da Robert Kanigher e Joe Kubert nel 1965, basato sulla figura del Barone Rosso. In questo piccolo gioiello le matite sono del titolare della serie,Joe Kubert, coadiuvato per l’occasione da Neal Adams, mentre le chine sono del solo Kubert. Alcune vignette rappresentano una vera e propria gioia per gli occhi. Punish not my evil son – The Brave and the Bold n. 83 The Brave and the Bold, l’albo della Dc che aveva visto l’esordio della Justice League of America, a un certo punto diventa un albo diteam-up, presentando sempre due (o più) supereroi insieme. In questa storia troviamo accoppiati Batman e i Teen Titans. Neal Adams si impegna in modo particolare per delineare un Cavaliere Oscuro molto più cupo di come appariva a quei tempi, una specie di preludio al suoBatman definitivodei primi anni settanta. What is the power? – Uncanny X-Men n.56 Forse per impressionare Stan Lee, Neal Adams esordisce alla Marvel facendo il botto su X-Men. Ecco le prospettive insolite, i volti pieni di ombre e le famose vignette oblique. Fin dalle prime pagine i pochi che lo lessero (la serie era in crisi di vendite) si accorsero che qualcosa nella rappresentazione grafica dei supereroi Marvel stava cambiando per sempre. I corpi erano delineati in maniera da esaltarne la tridimensionalità, le espressioni del volto erano rese in modo molto realistico e drammatico pur senza ricorrere alla fotografia. Le chine diTom Palmer, poi, facevano la differenza. Citadel of fear – Teen Titans n. 21 In questo numero i giovani titani ospitanoHawk and Dove, “il falco e la colomba”, due personaggi creati da Steve Ditko nel 1968. La storia è abbastanza confusa, anche perché Hawk and Dove entrano ed escono dal racconto in continuazione. L’inchiostrazione di Nick Cardy, imprecisa e “impressionistica”, toglie impatto alle pregevoli matite di Adams. Se lo confrontiamo con lo splendido lavoro di Tom Palmer su X-Men ci rendiamo conto della differenza d’impatto grafico tra Marvel e Dc in quegli anni. The Sentinels live – Uncanny X-Men n. 57 Lo sceneggiatoreRoy Thomas, seguendo lo spirito del tempo, fa degli X-Men un gruppo di ribelli contro il sistema, rappresentato in questo numero dalle Sentinelle, robot anti-mutanti governativi. Qui Alex Summers scopre di essere un mutante dai poteri stupefacenti e prende il nome di Havok. Neal Adams, evidentemente portato a sperimentare sempre di più, pigia il piede sull’acceleratore realizzando una stupefacente e ipercinetica sequenza di vignette oblique dove la Bestia, il personaggio degli X-Men, sembra uscire dalla pagina. The angel, the rock and the cow – The Brave and the Bold n. 84 Dopo che alla Dc si erano accorti che i team-up con Batman vendevano di più degli altri, The Brave and the Bold cambia ancora i contenuti diventando un albo che ospita solo team-up con l’Uomo Pipistrello. Neal Adams ha così l’opportunità di entrare maggiormente in confidenza con il personaggio, che comincia a raffigurare in quelle pose ieratiche che passeranno alla storia. Qui Batman fa coppia con ilSergente Rock, l’iconico personaggio della Seconda guerra mondiale di Joe Kubert. Mission murder – Uncanny X-Men n. 58 Continua la lotta degli X-Men contro le Sentinelle, mentre Havok comincia a capire come utilizzare i propri poteri.Roy Thomas fa di Andy Summers un personaggio tragico, quasi shakespeariano, portando le storie degli X-Men in una dimensione nuova. Neal Adams, con il suo disegno sempre più cupo e pieno di tensione, lo asseconda alla perfezione dando vita a una run che rimarrà nella storia. Le vignette oblique si fanno sempre più numerose, regalandoci pagine piene di energia e di forza. Halfway to holocaust – Teen Titans n. 22 Uno scontro difficile per Speedy e Wonder Girl, alle prese di creature extradimensionali che appaiono all’improvviso e alieni che sono una via di mezzo tra Goblin il folletto verde e gli skrull, i quali tengono prigionieri Robin e Kid Flash. Il colore dominante è uno stucchevole rosa che aggiunge confusione a una storia già confusa. In questo numero, oltre ai soliti problemi di inchiostrazione di Nick Cardy, anche le matite di Neal Adams appaiono tirate via. Forse hanno dovuto lavorare velocemente per rispettare le scadenze. Tra le poche cose da salvare, l’originale divisione in vignette di pagina undici. Do or die baby – Uncanny X-Men n. 59 In questo numero la Bestia, Ciclope e Marvel Girl si alleano a Quicksilver, Scarlet e Toad per combattere le Sentinelle. La minaccia comune spinge i mutanti di Xavier e quelli di Magneto alla solidarietà. Roy Thomas continua a insistere sulle tematiche sociali, splendidamente sostenuto da un Neal Adams che rende le scene di combattimento davvero cinematografiche, esaltando le contorsioni dei corpi con ombre che presuppongono diverse fonti di luce. Il lavoro di Tom Palmer è sempre encomiabile. The senator’s been shot – The Brave and the Bold n. 85 Quando gli dissero che Batman, nel numero successivo di The Brave and The Bold, avrebbe fatto coppia conFreccia Verde, Neal Adams protestò con il suoeditorMurray Boltinoff:“Freccia Verde è un personaggio noioso, una copia mal riuscita di Batman”, disse. Allora Boltinoff lo autorizzò a cambiarlo dal punto di vista grafico. “Lo trasformai in un moderno Robin Hood”, ricorda Adams.“Gli feci crescere una bella barba bionda, gli misi le protezioni di cuoio sulle braccia, e gli aggiunsi una tripla faretra sulla schiena”. Il cambio di look era fatto. Goddess from the sea – Vampirella n. 1 L’editore Jim Warren decise che il 1969 era l’anno giusto per affiancare una terza rivista horror alle storiche Creepy (“Zio Tibia”) ed Eerie, che pubblicava da qualche anno. Siccome era l’epoca della “rivoluzione sessuale”, gli venne spontaneo dedicarla a una nuova eroina sinuosa e disinibita, il cui nome riecheggiava quello della francese Barbarella, la sexy-vampira Vampirella. Per inaugurare il primo numero chiese sei tavole, per un episodio senza personaggio fisso, a Neal Adams (Vampirella in questo caso “presenta” soltanto la storia). Forse per distinguersi a ogni costo, il nostro utilizzò una tecnica a mezza tinta che rende il tutto poco nitido. In the shadow of Sauron – Uncanny X-Men n. 60 Quando Roy Thomas scelse un nome tratto dal Signore degli anelli per un avversario degli X-Men mezzo umano e mezzo pterodattilo, non immaginava che la rubrica della posta alla Marvel sarebbe stata inondata dalle missive dei fan di Tolkien. Fortunatamente la maggior parte dei lettori trovò quello di Thomas un gradito omaggio al grande scrittore fantasy. Adams disegna uno pterodattilo talmente realistico che sembra di sentire echeggiare il suo stridulo grido nell’aria. Monster also weep – Uncanny X-Men n. 61 Sauron continua a combattere gli X-Men. Con il suo potere ipnotico li induce a vedere mostri assurdi realizzati da Neal Adams con uno stile psichedelico che incanta e incuriosisce. Come tutti i cattivi della Marvel, anche lui ha un lato buono: è innamorato della bella Tanya, il che complica non poco le cose. Adams supera se stesso quando in una pagina incastona alcune vignette nel corpo stesso dello pterodattilo. One hungers – Tower of Shadows n. 2

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