IL MITICO CINQUINO È SEMPRE IN PISTA

IL MITICO CINQUINO È SEMPRE IN PISTA

Cinquino era il nome affettuoso della nuova 500 che uscì 60 anni fa, il 4 luglio del 1957. Vittorio Valletta, presidente della Fiat, aveva chiesto all’ingegner Dante Giacosa di costruire un’auto così economica da poter essere comprata anche dai suoi operai. Fiat 500 Topolino Ci aveva già provato Giovanni Agnelli, il fondatore della Fiat, con la cosiddetta Topolino (che in realtà si chiamava Fiat 500) ma non c’era riuscito. L’idea era stata di Benito Mussolini, che nel 1930 lo aveva convocato per chiedergli di costruire un’auto il cui costo non superasse le 5000 lire di allora. Il dittatore fascista voleva motorizzare gli italiani. La Topolino invece arrivò a costarne 8900. Fu chiamata cinquecento perché la sua cilindrata era di circa 500 centimetri cubi. Volkswagen maggiolino due vetrini Anche Adolf Hitler voleva motorizzare la Germania. Nel 1934 l’ingegner Ferdinand Porsche vinse il concorso per la nuova auto economica, che si chiamò in seguito Maggiolino. Il dittatore tedesco gli aveva dato indicazioni precise: doveva essere in grado di portare cinque persone, la velocità massima doveva superare i 100 Km all’ora e avere un un consumo di 7 litri ogni 100 chilometri. Il Maggiolino sarebbe costato 1000 marchi, mentre lo stipendio medio di un operaio era di 130 marchi il mese. Lo scoppio della guerra vanificò l’idea di dare un’auto a ogni tedesco. La Nuova 500 Fiat che vinse il Compasso d’oro nel 1959 Invece il Cinquino degli anni cinquanta, detta anche familiarmente Cinquechiappe e in Piemonte Sinsent (che è la traduzione in piemontese di 500), costava 465 mila lire. Un operaio Fiat guadagnava da 30 a 50 mila lire il mese. Quindi occorrevano da 9 a 15 stipendi per poterla comprare.Nel video sotto c’è una presentazione della Nuova 500. È entrata nel MoMa, il museo delle arti moderne, di New York. Dante Giacosa, l’ingegnere che lavorò alla nuova cinquecento, aveva già progettato nel 1955 la Seicento. La Seicento era la sostituta della Topolino, ormai irrimediabilmente superata. La Fiat 600 del 1955 La Seicento aveva solo due portiere, incernierate (fino al 1964) posteriormente. Era omologata per quattro persone e l’abitacolo posteriore era raggiungibile facilmente. Fiat 600 Il motore era di nuova progettazione. Si chiamava “100”. Era poco più di 600 centimetri cubi di cilindrata, da cui il nome dell’auto. La Fiat montava motori posteriormente da quando Giovanni Agnelli era scampato all’incendio del prototipo della Topolino con il motore anteriore.La Seicento montava un motore posteriore a quattro cilindri verticali raffreddato ad acqua e a quattro marce. Poteva arrivare a 95 km all’ora. Costava meno della Topolino, cioè 590 mila lire, ed era molto più innovativa. Il motore sarà usato, per la sua affidabilità e parsimonia nei consumi, su molti altri modelli Fiat. Fiat 500 decappottabile La Fiat 600 aveva avuto un grandissimo successo commerciale, ma non tutti potevano permettersela. Insieme all’incarico di costruire la 600, Vittorio Valletta aveva dato a Dante Giacosa il compito di costruire una superutilitaria. Nel luglio 1957 venne presentato il Cinquino cioè la nuova Cinquecento. Non ebbe un immediato successo perché la Fiat era riuscita a contenerne il costo a 465 mila lire tagliando su tutto, anche sulle cromature. Fiat 500, allestimento Giannini 1965 La carrozzeria si deve a un impiegato tedesco della Fiat di Weinsberg: Hans Peter Bauhof. Nel 1953, aveva inviato alla casa di Torino i disegni di una microvettura a due posti, ispirata nelle forme al celebre Maggiolino. Fiat 500 D, manifesto d’epoca Piacque a Dante Giacosa che la scelse per la nuova auto in progettazione. Poi si dedicò al motore. Per ottimizzare i costi optò per un motore longitudinale a due cilindri e a quattro tempi raffreddato ad aria. Era economico ma molto rumoroso. Per evitare le vibrazioni montò il motore a sbalzo su una piccola sospensione a molla ancorata sulla traversa posteriore. La velocità massima dal mezzo era 85 chilometri all’ora.Le marce non erano sincronizzate, se si cambiava in corsa si rischiava di grattare e di spaccare tutto. Bisognava fare la cosiddettadoppietta, che consisteva in un colpetto di acceleratore fra l’innesto di una marcia e l’altro. Si favoriva così il morbido cambio di marcia. La presenza della capote contribuiva all’idea di un’auto per i giovani. In tempi di morale ancora rigida, i ragazzi avevano finalmente un mezzo per sottrarsi dal controllo dei genitori. La Fiat attuò subito tutta una serie di migliorie cercando di eliminare i difetti più evidenti. Fiat 500 D del 1963 Il mitico Cinquino era un’auto affidabile che non lasciava mai nessuno a piedi. Il motore era sostanzialmente simile a quelli delle moto, delle vespe e delle lambrette. Non andava in panne neanche negli inverni più rigidi, quando tutte le altre auto non partivano più perché avevano il raffreddamento ad acqua. Era anche di facilissima riparazione e qualsiasi meccanico sapeva metterci mano. Anche adesso si trovano tutti i pezzi di ricambio perché le vecchie boite (officine) che li producono hanno riaperto. Ci sono ancora in circolazione tremila Cinquecento della prima serie prodotta. Ma se non siete dei puristi assoluti e vi accontentate di uno dei modelli posteriori potete trovare buone occasioni a 1500 euro, a cui dovete aggiungere sette, ottomila euro per il restauro. I modelli prodotti in pochi esemplari sono carissimi e possono raggiungere valutazioni da capogiro. Fiat 500 cabrio Nel cinquantenario della Cinquecento del 1957, cioè nel 2007,  la Fiat ha prodotto un’auto con lo stesso nome, cioè Cinquecento. L’idea iniziale era di fare di nuovo un’auto spartana a basso costo. Un modello sperimentale, la trepiùuno, ebbe un grande successo. Prevalse quindi l’idea di produrre una city car bella e facile da parcheggiare che ha riscosso uno straordinario successo di vendite. Il motore e la meccanica sono cambiati. Infatti il modello 2007 ha un motore a trazione anteriore trasversale. I motori in dotazione nei vari modelli proposti sono tutti di potenza superiore a quello del Cinquino. Invece la carrozzeria si ispira a quella della nuova 500. Ecco le nuove versioni che sono state commercializzate. Il modello base costa quasi 14.000 euro, che sono all’incirca 28 milioni di vecchie lire. Gli operai al giorno d’oggi non sempre hanno un posto a tempo indeterminato, come nel 1957. Per guadagnare 28 milioni dovrebbero lavorare almeno 14 mesi continuativamente. Fiat 500 pied poule, allestimento Lapo Elkann È anche vero che il Cinquino era un’auto spartana. Invece le 500 prodotte dal 2007 sono destinate a compratori esigenti. Possono essere fornite con allestimenti personalizzabili dal cliente. È in parte una creatura di Lapo Elkann che si era molto battuto per farne un’automobile alla moda, quando ancora lavorava in Fiat. Smart Fortwo I possibili acquirenti sono quelli che comprano la Smart Fortwo e la Toyota iQ, per le prestazioni e le rifiniture accurate. La Smart è molto facile da parcheggiare e, benché sia molto piccola, ha uno spazio interno non indifferente. Ha un cambio automatico piuttosto lento e poco sensibile per cui il cambio marcia avviene spesso fuori tempo. La Toyota iQ ha un cambio automatico morbido. Fiat 500 elettrica Per il mercato americano è stata proposta una versione elettrica della 500, del 2007. La 500 viene prodotta nello stabilimento di Tychy in Polonia e nello stabilimento di Toluca in Messico, per il mercato nordamericano. Fiat 500 anniversario Quest’anno è stata prodotta una serie specialeanniversarioper ricordare il sessantesimo anno dalla edizione del 1957. Sono auto molto curate con allestimenti speciali. Per averle bisogna prenotarle come succedeva ai tempi del mitico cinquino. I tempi di attesa del modello desiderato erano anche un anno. Dal 1957 sono sei milioni le Fiat 500 vendute. Dal 2007 sono due milioni le Fiat 500 vendute, di cui l’80% all’estero. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati con* Commenta You may use theseHTMLtags and attributes:

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