I VECCHI FUMETTI MUOIONO INSIEME A JUMBO

Nel 1934Topolinoera ormai lanciato e impazzava giàL’Avventuroso, il giornalone nerbiniano che aveva portato in Italia la rivoluzione deicomicsamericani, spiazzando tutti gli editori di periodici rivolti all’infanzia e all’adolescenza. Dunque che accade nel 1935 aJumbo, povero Jumbo? In meno di due anni,Lucio l’Avanguardistaha perso ogni interesse per i lettori affamati d’avventura: messo a confronto conGordonnon c’è proprio storia. Ma è il giornalino nel suo complesso che sembra invecchiato di mezzo secolo: nel tempo di un sospiro, è passato da settimanale rivoluzionario a retroguardia del fumetto in Italia! Nei favolosi anni trenta, soprattutto negli Stati Uniti ma anche nella sonnacchiosa Italia, enonostanteil fascismo, il progresso corre a velocità supersonica, con cambiamenti continui. In un decennio si passa dalle estreme propaggini dell’Ottocento alla società contemporanea, industriale e massmediatica. Una corsa rompicollo: assisteremo a qualcosa di simile solo alla fine degli anni sessanta. Il punto di svolta è la metà del decennio. Tanto per dare un’idea, questo è un modello di auto in circolazione nel 1934: laFiat Balilla.