I SUPEREROI EUROPEI DELLA MARVEL

I SUPEREROI EUROPEI DELLA MARVEL

Tra la fine degli anni sessanta e l’inizio dei settanta i fumetti Marvel iniziano a essere pubblicati in Europa, anche per questo motivo la Casa delle idee comincia a creare personaggi non americani. Fino a quel momento il passaporto straniero era una prerogativa solamente dei villain che parlavano tedesco o russo, associati alla Germania nazista e alla Russia comunista. Il caso più clamoroso avviene nel 1975, con la seconda genesi degli X-Men. Il nuovo gruppo includeva eroi di varie nazionalità, come Wolverine (Canada), Nightcrawler (Germania), Banshee (Irlanda), Tempesta (Kenya), Colosso (Russia) e Sole Ardente (Giappone). Tutti questi eroi soggiornavano nella tenuta di Charles Xavier e, nonostante il loro accento straniero, vivevano e agivano prevalentemente in America, a New York. Ma in questo articolo escluderemo i personaggi che agiscono in gruppi americani, parleremo solo di quelli che si muovono in Europa.Escluderemo anche eroi autoctoni europei come Death’s Head, Motormouth o Gemini, creati dalle filiali Marvel Uk e Italia che non sembrano rientrare nella continuity ufficiale della Marvel americana. L’Unione Sovietica è stata una vera fucina di personaggi per la Marvel, utilizzati come avversari degli eroi americani ai tempi dellaguerra fredda.Se, come anticipato, escludiamo dall’elenco la Vedova Nera e Colosso perché agivano in America, il titolo di primo supereroe russo spetta alGuardiano Rosso.Creato nel 1967 da Roy Thomas e John Buscema sul numero 43 della serie Avengers, il Guardiano Rosso è la risposta sovietica a Capitan America. Il suo vero nome era Alexei Shotakov, un pilota dell’aereonautica al servizio del Kgb, il servizio segreto sovietico. Era il marito di Natasha Romanoff, alias Vedova Nera. Dopo aver simulato la sua morte, i sovietici lo addestrarono per fare di lui il proprio eroe nazionale.Il Guardiano Rosso, però, morì eroicamente per salvare la vita di Vedova Nera e di Capitan America. Dopo Shotakov tocca a una donna, la dottoressa Tanya Belisky, creata da Steve Gerber e Sal Buscema, a vestire i panni del Guardiano Rosso. In seguito Tanya, ottenendo nuovi poteri, andò in America per unirsi ai Difensori con il nome diStarlight. Un altro Guardiano Rosso è apparso nel 1989 sulle pagine di Captain America n. 352, creato da Mark Gruenwald e Kieron Dwyer. Josef Petkus utilizzava uno scudo come Cap ed è stato a capo di un formazione di supereroi sovietici equivalente ai Vendicatori, iSoviet Supreme, dei quali parleremo di seguito. Un’importante superoina sovietica è stataStella Nera, ossia la mutante Laynia Petrova. Creata da Tony Isabella e George Tuska, è apparsa per la prima volta nel settimo numero dei Campioni (1976). Capace di manipolare una non meglio identificata energia oscura, Stella Nera aveva il compito di riportare in patria la Vedova Nera, accusata di diserzione dal governo sovietico, ma finì per collaborare con i Campioni per un certo periodo, facendo innamorare di lei Bobby Drake alias l’Uomo Ghiaccio. In seguito Stella Nera rientrò in patria, dove, insieme al gemello Nikolai (ossiaVanguard, capace di creare dei campi di forza) eUrsa Major(un mutante capace di tramutarsi letteralmente in un orso) formò iSuper Soldati Sovietici, con i quali affrontò in combattimento Iron Man e il Fante di Cuori su Iron Man n. 109 (1978). Il gruppo accoglie la nuova incarnazione delGuardiano Rossoe laDinamo Cremesi(uno dei primi avversari di Iron Man) diventando iSoviet Supremi(apparsi per la prima volta su The Incredible Hulk n. 258 del 1981), a cui si unirono nuovi personaggi come l’androideSputnik, il dio del tuono slavoPerune la stregaFantasia. Questa controparte russa dei Vendicatori apparve diverse volte nelle pagine degli albi Marvel, spesso come alleati dei supereroi americani su Hulk, Avengers e X-Factor. Nel 1992 ebbero anche una miniserie tutta per loro, ma con il crollo dell’Unione Sovietica il gruppo scomparve. Oggi la Marvel utilizza ogni tanto i personaggi più celebri nellaGuardia d’Inverno, un supergruppo a protezione della Russia composto daDinamo Cremesi,Ursa Major,Stella Nerae l’ennesimoGuardiano Rosso, sotto la cui maschera attualmente si cela lo stesso Vanguard (il gemello di Stella Nera). La Guardia d’Inverno ha fatto la sua apparizione anche nella serie di cartoni animati Avengers Assemble. Un’altra grande nazione europea ad aver fornito supereroi alla Marvel è l’Inghilterra.Il più celebre di essi, e il primo ad aver avuto una testata a lui dedicata, èCapitan Bretagna. Il personaggio è stato creato in America nel 1976 da Chris Calremont ed Herb Trimpe, ma è stato pubblicato in Gran Bretagna. In seguito venne pubblicato anche in Usa. Originariamente Capitan Bretagna indossava un costume rosso con un leone araldico dorato stampato sopra e utilizzava una staffa magica. Le sue origini sono legate al folklore britannico e alla leggenda del mago Merlino. Nel 1982, per mano del celebre Alan Moore, Capitan Bretagna fa un balzo in avanti. La serie sceneggiata dallo scrittore inglese, su disegni dell’ottimo Alan Davis, consacra definitivamente l’eroe britannico, rinnovato anche nel look e nei poteri. Si tratta dell’unico lavoro di Alan Moore per la Marvel, per la quale era redattore nella filiale inglese, ma è di grande importanza, in quanto introduce il concetto di multiverso (proprio da qui la Terra dove si svolgono le avventure dei principali eroi Marvel viene definita 616). Fanno la loro prima apparizione su queste pagine la villain Saturnyne, il Corpo dei Capitan Bretagna (composto dai capitani di vari universi paralleli) e soprattutto la sorella di Brian, Elizabeth Braddock, che diventerà l’X-girl nota come Psylocke, un personaggio di grande rilevanza nel mondo dei mutanti. Capitan Bretagna diventa l’eroe europeo della Marvel più noto, apparendo nel 1981 tra i protagonisti della serie Excalbur, scritta da Claremont e sempre disegnata da Alan Davis, composta da alcuni popolari X-Men quali Nightcrawler, Kitty Pryde e Rachel Summers alias Fenice. Altro eroe inglese del 1976 èUnion Jack. Creato da Roy Thomas e Frank Robbins sulle pagine degli Invasori, Union Jack agiva durante la Seconda guerra mondiale a fianco di Capitan America, la Torcia Umana e Namor nel gruppo degliInvasori. Lord James Falsworth era un nobile che aveva già combattuto mascherato da Union Jack per il Regno Unito durante la Prima guerra mondiale. Riprende il costume allo scoppio della Seconda per fermare il temibile Barone Sangue, un vampiro che era suo fratello. Nel farlo rimane paralizzato alla gambe, rimaste schiacciate sotto un masso.Il costume passa al figlio Brian, che in precedenza combatteva i nazisti nei panni del Distruttore. Nel 1981, sulle pagine di Captain America n. 253-254, Roger Stern e John Byrne riportano in attività Union Jack. Stavolta però il costume non lo indossa un Falsworth, ma Joey Chapman, un ragazzo di umili origini cresciuto nei dock di Manchester, amico della famiglia nobiliare. Questo terzo Union Jack diventa agente segreto al servizio di Sua maestà e non è raro vederlo apparire negli albi Marvel quando un supereroe vive un’avventura sul suolo inglese.Union Jack III è stato anche protagonista di alcune miniserie e membro dei Cavalieri di Pendragon, serie pubblicata nel 1992. Un’eroina saldamente legata a Union Jack è l’InglesinaSpitfire, anch’essa creata da Thomas e Robbins nell’albo degli Invasori. Figlia del primo Union Jack e sorella del secondo, Jacqueline Falsworth venne assalita del Barone Sangue. Solo una trasfusione d’emergenza fattagli dall’androide Torcia Umana poté salvarla: il sangue artificiale della Torcia la rese una supervelocista, e utilizzò il suo potere per combattere i nazisti unendosi agli Invasori. Come per Union Jack, Spitfire fu creata per agire in storie ambientate durante la guerra, in quelle ai giorni nostri appariva ormai come un’anziana ritiratasi da tempo. Ma nelle pagine di Namor the Sub Mariner n. 12 (1992) John Byrne le fa ricevere un’altra trasfusione dalla Torcia Umana originale e gli effetti stavolta, oltre a ripristinarne i poteri, sono di riportarla all’età di 16 anni. Lei e Union Jack riprendono a fare coppia, lavorando talvolta per il MI-6, il servizio segreto inglese, e altre volte con i Nuovi Invasori (un tentativo peregrino della Marvel di riproporre il vecchio team in chiave moderna).Spitfire e Union Jack appaiono ogni tanto comeguest starsin episodi ambientati nella loro patria, per esempio su Captain America 18-21 del 2006, a firma di Ed Brubaker e Steve Epting, quando aiutarono Cap a cercare il Soldato d’Inverno e a contrastare Teschio Rosso. Degno di menzione è anche il mutante Pete Wisdom, creato da Warren Ellis e Ken Lashley su Excalibur n. 86 nel 1995. Mutante e agente segreto, leader carismatico,Wisdomè apparso in molte serie mutanti della Marvel, da New Excalibur (1995) a X-Force (1999) Come la Russia, anche la Germania è stata per motivi ideologici la patria di molti celebri villains, si pensi al Teschio Rosso, il Barone Zemo e Von Strucker, fondatore dell’Hydra: tutti personaggi legati allo spettro del nazismo. Ciononostante, la Germania può vantare anche alcuni eroi che sporadicamente si alleano ai ben più celebri personaggi d’oltreoceano.Hauptmann Deutschland, che in tedesco significa Capitan Germania, è, come nel caso del Guardiano Rosso e di Capitan Bretagna, la versione locale di Capitan America. Creato nel 1990 da Mark Gruenwald e Rick Levins per celebrare la Germania appena riunificata, questo eroe nazionale riesce, sulle pagine di Captain America n. 387, nell’impresa di catturare il Teschio Rosso e a portarlo davanti a un tribunale a Berlino per essere processato. Soltanto un inganno ordito da Arnim Zola, il quale gli fa credere che il Teschio viene prelevato dai Vendicatori (in realtà da alcuni mutaforma creati dallo stesso Zola) impedisce ad Hauptmann Deutschland di assicurare alla giustizia il celebre criminale. L’eroe tedesco va dunque in America a indagare, dove incrocia il vero Cap, e, credendolo un sosia pure lui, lo affronta in combattimento, solo per assistere all’uccisione del Teschio Rosso per mano del Flagello dei Criminali (in realtà si tratta dell’ennesimo depistaggio ordito dal Teschio). Haptmann Deutchland riappare in un altra storia di Cap, nel n. 442, dove lo aiuta a catturare un assassino di supereroi, il bizzarro Zeigeist, che si fingeva anch’esso un eroe tedesco ma in realtà era un criminale noto come il Qualunquista, avversario in passato di Cap. Una delle vittime di Zeigesit è statoBlitzkriger, altra creazione di Gruenwald inventato in occasione di Contest of Champions del 1982.Operaio in una centrale elettrica, ottiene i poteri quando viene colpito da un fulmine: Frank Mittelstaedt decide di utilizzare la propria capacità di emettere elettricità per combattere il crimine.Assiste Haptmann Deutchland in occasione della cattura del Teschio, dove si mostra un eroe professionale e abile. Viene appunto ucciso da quello che riteneva essere il suo compagno di squadra, mentre indagava sugli omicidi di alcuni eroi Sud Americani.Hautmann Deutschland ha fatto un’apparizione anche su Mighty Avengers n. 4, dove difendeva la sua patria dai terroristi. Una controversia sorta su questi eroi è legata ai nomi: Blitzkrieger ricordava la “guerra lampo” di Hitler (benché il personaggio fosse antinazista) mentre Hauptmann venne ribattezzato Vormund alla sua seconda apparizione sull’albo di Cap. Solo che “Vormund” non significa “Guardiano” com’era nelle intenzioni degli autori, ma “tutore di bambini”, per questo la Marvel ha ripristinato il nome originale. Di ben altra caratura è l’eroe tedescoMaverick, un misterioso agente segreto mutante. Creato nel 1992 da Jim Lee su X-Men n. 5, Maverick alias Christopher Nord, era un agente originario della passata Germania Ovest che ha militato nel Team X, una squadra di superumani al servizio della Cia, di cui facevano parte anche Logan (il futuro Wolverine) e Victor Creed (il futuro Sabretooth). Maverick e il suo team erano riusciti, durante la guerra fredda, a bloccare il progetto Omega Red, cosa di cui però Logan non aveva ricordo, avendo subito numerosi lavaggi del cervello.Maverick è apparso diverse volte nella serie dell’artigliato canadese e ha avuto anche un miniserie a lui dedicata, dove il suo passato è stato ampliato dagli autori. Viene rivelato che, oltre a essere un mutante in grado di assorbire l’energia cinetica (e quindi a diminuire gli impatti, riuscendo a rimanere illeso da molti scontri), abbia subito un qualche intervento genetico che ne rallenta l’invecchiamento. Maverick si può considerare la “prova generale” dei tipici eroi creati da Jim Lee per la Image Comics: la maggior parte di essi, infatti, ha un passato oscuro ai servizio di agenzie d’intelligence, indossano armature ipercinetiche, usano enormi pistole e hanno ciuffi ribelli che fuoriescono dalla maschera.