I PRIMI CENTO NUMERI DEI VENDICATORI
History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Parliamo deiVendicatori(The Avengers), “gli eroi più potenti della Terra”.Nel corso degli anni, dal 1963 a oggi, più di cento personaggi hanno fatto parte della squadra, con una ventina di membri onorari e quasi 50 che hanno avuto o hanno tuttora una propria testata personale. Dopo i successi del Marvel cinematic universe, i Vendicatori sono il gruppo di supereroi più famoso di sempre.La loro è una storia fatta di intuizioni geniali e ripensamenti, di unioni e abbandoni, di litigi e di amori.Una storia le cui fondamenta vengono gettate nel settembre 1963, uno degli anni più creativi della Casa delle idee. L’idea di partenza era quella di ispirarsi a quello che aveva fatto la Dc Comics con la Justice League: mettere insieme gli eroi della casa editrice (che allora erano ancora pochi) in un supergruppo stellare.Per l’editoreMartin Goodmane il suo direttoreStan Leec’erano ragioni di marketing per compiere questa scelta. Gli eroi Marvel erano stati appena lanciati: Hulk nel maggio 1962, Thor nell’agosto 1962, Ant-Man era stato creato nel settembre del 1962; Iron Man debutta nel marzo 1963, Wasp addirittura nel giugno 1963… Occorreva consolidare il concetto di supereroi Marvel, magari facendoli combattere uniti. Una sorta di mega crossover che invece di durare lo spazio di un numero prenderà i tempi lunghi di un’intera serie. Mettere insieme questi eroi, ciascuno dotato di una propria forte personalità, era per Stan Lee una sfida dal punto di vista della narrazione.Occorre diversificare il carattere dei personaggi, in modo da mantenere l’individualità di ogni membro senza perdere di vista il senso di unità della squadra. In sostanza, bisognava creare un gruppo dove l’equilibrio tra le spinte individuali e quelle unitarie sarebbe diventato il motore delle storie. Le basi della grandezza del gruppo vennero gettate nei primicento numerigrazie al contributo di diversi sceneggiatori e disegnatori, attraverso drastici cambi di formazione e storie che sono diventate leggenda.Ripercorriamo insieme questo esaltante periodo, cominciando con il presentare gli autori e i personaggi. Stan Lee ha sempre letto con molto interesse la posta dei lettori, da cui ha preso molti spunti per storie e nuove idee. Nel 1963 si accorse che una delle cose che piacevano di più ai fan era le apparizioni da ospiti che gli eroi Marvel facevano all’interno di altri titoli.I lettori apprezzavano quando Hulk compariva in un’avventura dei Fantastici Quattro, o quando Iron Man incontrava l’Uomo Ragno mentre penzolava da una ragnatela. Perché non creare una squadra in cui un certo numero di loro potesse unire le forze ogni mese? Questa era soprattutto la richiesta dell’editore Martin Goodman, che già due anni prima aveva chiesto una risposta alla Jusctice League, ottenendo qualcosa di solo vagamente simile con i Fantastici Quattro. La scelta più singolare del gruppo fu l’introduzione di Hulk, nel ruolo di componente imprevedibile. Essendolo però un po’ troppo, venne tolto dal gruppo già nel secondo numero. Quando Jack Kirby inizia a disegnare i vendicatori, nel 1963, ha 46 anni, ed è all’inizio del suo periodo di massima creatività. I singoli personaggi dei primi Vendicatori sono, del resto, stati tutti creati da lui, insieme a Lee.Sono stati esclusi l’Uomo Ragno e il Dottor Strange probabilmente perché Kirby non se la sentiva di riprendere anche i personaggi disegnati dall’amico Steve Ditko. Poi Lee giustificò questa esclusione con l’eccessivo individualismo dei due eroi. La creatività di Kirby si esprimerà sia dal punto di vista grafico, attraverso un disegno sempre più stilizzato, sia dal punto di vista dello storytelling, dove ormai Kirby viaggia liberamente sviluppando a modo suo le esili tracce di partenza fornitegli da Lee. Poiché Lee si trova a dover mettere i dialoghi su storie di cui sa poco o niente, Jack Kirby scrive alcune note a margine delle tavole, dove illustra la situazione e suggerisce le parole da inserire nei balloon. Pare che Jack Kirby abbia usato questo metodo dal quarto numero dei Vendicatori. Era un episodio che Kirby sentiva molto perché riesumava un personaggio a lui caro, il suo primo grande successo creato insieme allo sceneggiatore Joe Simon: Capitan America. La storia è tutta percorsa da un filo di sottile emozione che la rende indimenticabile. Purtroppo la frenetica attività di quel periodo gli permise di dedicarsi ai Vendicatori soltanto fino al n. 8. La sua uscita di scena svantaggiò la serie rispetto ai Fantastici Quattro, che curava e seguiva di più. Jack Kirby conosceva bene il personaggio di Iron Man. Qualche mese prima aveva realizzato la copertina della prima avventura apparsa su Tales of Suspense n. 39. Aveva contribuito alla creazione del personaggio disegnandone l’armatura e ideando il dispositivo circolare sulla piastra del torace che diventerà uno dei segni distintivi del vendicatore.Del primo numero aveva inoltre disegnato lasplash pageiniziale e alcunilayoutinterni perDon Heck. Eppure nei Vendicatori troviamo un Iron Man diverso. Non c’è più traccia del fragile, immaturo playboy costantemente impegnato a commiserarsi per le condizioni del proprio cuore che Stan Lee, fedele alla filosofia dei supereroi con superproblemi, stava modellando su Tales of Suspense.Qui abbiamo a che fare con un ricco genio consapevole della propria superiorità intellettuale, che fin dai primi numeri si pone come elemento mediatore tra i conflitti che insorgono tra i membri. Il primo leader dei vendicatori. La prima storia diThorapparsa su Journey into the Mistery n. 83 non è firmata, anche se risulta evidente che l’autore dei disegni è Jack Kirby. La seconda riporta la firma Kirby-Ayers come tanti racconti di mostri di fine anni cinquanta. Solo dalla quarta storia cominciano ad apparire i nomi degli autori.A Stan Lee è attribuito il soggetto e a suo fratelloLarry Lieberle sceneggiature. Lieber continuerà a occuparsi delle sceneggiature insieme aRobert Bernsteinper circa un anno, mentre i disegni venivano affidati di volta in volta a disegnatori diversi. Quando nel 1963 le vendite di Journey into the Mistery passano da 132mila copie al mese a 187mila, Lee e Kirby riprendono in mano il loro eroe.Il dio del tuono che entra a far parte dei Vendicatori è un personaggio ancora acerbo e opera per lo più sulla Terra, contrapponendosi spesso ai regimi comunisti. L’ingresso nel supergruppo gli apre orizzonti più vasti. Hulkfu il secondo eroe creato da Stan Lee e Jack Kirby, dopo i Fantastici Quattro. Un personaggio che non ha niente a che fare con i supereroi in costume.Secondo Kirby, l’idea di Hulk gli venne quando vide una donna sollevare la parte posteriore di una macchina per liberare suo figlio rimasto intrappolato sotto di essa.“Improvvisamente mi è venuto in mente che nella disperazione tutti noi possiamo farlo: possiamo abbattere muri, possiamo impazzire e diventare invincibili”. Le vendite furono piuttosto basse e dopo sei numeri la testata dovette chiudere. Quando entra a far parte dei Vendicatori, Hulk non possiede più una testata personale. Però Lee e Kirby credono nel personaggio e lo inseriscono in varie comparsate negli altri titoli Marvel.Nei primi numeri dei Vendicatori è una scheggia impazzita che con la sua imprevedibilità funge come motore delle storie, prima come membro del gruppo e poi come nemico. Nel primo numero dei Vendicatori compare Ant-Man ovveroHank Pymin versione rimpicciolita. Nello stesso mese del primo numero dei Vendicatori, però, era apparso su Tales to Astonish n. 49 in versione gigante come Giant-Man. In questa veste si presenterà nel successivo episodio dei Vendicatori. Accanto a lui c’èWasp, che appare dal n. 44 di Tales to Astonish del giugno 1963 nelle pagine di Ant-Man.Pym è un po’ il Reed Richards dei Vendicatori, colui che risolve i problemi con l’infallibile intelligenza quando la forza non basta. Per quanto riguarda Wasp, all’inizio, come tutti i personaggi femminili di Stan Lee, sembrava poco più della frizzante compagna di Hank Pym.La si ricorda soprattutto perché dà il nome al gruppo:“Dovrebbe essere qualcosa di vivace e drammatico come… i Vendicatori o …”. Con l’arrivo ai testi diRoy Thomas, autore più attento alla psicologia femminile, Wasp inizierà ad avere importanza all’interno della squadra, oscurando il marito e fornendo un esempio di forte personaggio femminile in un periodo in cui non ce ne erano tanti. Jack Kirby inizia a disegnare il primo numero dei Vendicatori intuendo forse che sta realizzando qualcosa di importante. La prima pagina con il volto di Loki di profilo solcato da grandi ombre conferisce un’epica solennità all’episodio.La storia procede a incastri successivi, prima Loki vede Hulk e pensa di usarlo per scovare Thor, ma oltre che al dio del tuono il segnale di allarme dato dal giovane Rick Jones arriva anche ad Iron Man e Ant-Man e Wasp. Ant-Man e Wasp scovano Hulk in un circo mentre, in un’immagine dal sapore surreale, il gigante verde viene mostrato mentre si esibisce come giocoliere utilizzando animali al posto dei birilli.Thor intanto vola su Asgard per affrontare Loki. Nel finale i cinque eroi sconfiggono Loki e decidono di formare un gruppo.