I PERSONAGGI DEI PICCHIADURO PIÙ FAMOSI E FIGHI

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Sì, stavolta spenderemo due parole sui personaggi dei picchiaduro più famosi e fighi. C’è stato un tempo in cui imprecare da soli come asini epilettici davanti a uno schermo nell’intimità di casa era qualcosa da venire. Era un tempo in cui sputi e male parole venivano urlatevis-a-viscontro persone in carne e ossa. Persone che potevi incontrare in ambienti appositi. Ambienti come la ormai mitica sala giochi. La sala giochi era un luogo dove, all’incirca fra il mesozoico e il giurassico, i giovini trovavano svago, divertimento e, all’evenienza, socializzazione. C’è da dire che il concetto di sala giochi all’epoca era qualcosa di piuttosto fumoso. Dato che qualsiasi luogo, fosse stato l’ultimo e più scrauso bar di periferia o finanche un portale, collegamento diretto al mondo degli inferi apertosi in terra, se aveva due o tre cabinati era automaticamente una sala giochi. Ricordo ancora con piacere quei posti: templi dedicati al gozzoviglio feroce e disperato. Brulicante di ragazzini presi male, che si aggrappavano come scimmie ai controlli. Visto che abbiamo già buttato un occhio sul mondo dei picchiaduro, con gli articoli dedicati aipicchiaduro cloni di Street Fightere aipicchiaduro anni novanta ingiustamente dimenticati, riprendiamo il discorso con i personaggi dei picchiaduro più famosi e tamar-fighi-aggressivi. Yugoè uno dei personaggi principali diBloody Roar, videogame sviluppato daHudson SofteEightinguscito in versione arcade nel 1997. La particolarità del gioco consisteva nel fatto che ogni personaggio inizialmente si ritrovava con un miserabile set di mosse base. Le quali raddoppiavano grazie al fatto che i personaggi potevano mutare forma trasformandosi in animali antropomorfi. In questo caso, Yugo è una specie di licantropo. E ‘sta cosa gli dà automaticamente dieci punti figaggine in più. Pensando ai personaggi dei picchiaduro in generale,Ryo SakazakidiArt of Fightingè uno di quelli vengono subito in mente. Tra l’altro, Art of Fighting, creato daSnknel 1992 subito dopoFatal Fury, fu il primo, reale e concreto tentativo di contrastare lo strapotere diCapcome del suoStreet Fighternel settore picchiaduro a incontri. Ovviamente è palese come Ryo in fin dei conti sia un sosia di Ryu. Tuttavia, il contesto più tamarro da film action-ignorante anni ottanta di Art of Fighting, il kimono color arancione pacchiano in combo col capello ossigenato, lo hanno reso un personaggio estremamente figo. In questo caso, il nostro fantomatico “Mr. Karate” altri non è cheTakuma Sakazaki. Padre di Ryo, nonché ‘na specie di sua versione più… sobria. Naturalmente, pure lui viene dall’universo di Art of Fighting, dove nel primo capitolo del gioco, con il suo pseudonimo era il boss finale. Il quale, come tradizione di quei tempi, era più tosto di un chiodo da bara. Nel caso si fosse riusciti ad arrivare allo scontro con lui, era quasi impossibile da battere. Causa un picco di difficoltà estrema in grado di farti ficcare monetine come un pazzo. Non è che fosse chissà cosa esteticamente, ma la sua “semplicità” ha sempre avuto il suo perché. Anche grazie alla maschera che indossa quando fa la parte del boss finale. Passando a tempi un tantino più recenti (per modo di dire), fra i personaggi dei picchiaduro attualiSol BadguydiGuilty Gearè sicuramente uno fra i più fighi. Uno di quei personaggi che definisco “prima scelta”. Quando vi trovate nella schermata di selezione dei personaggi e iniziate a scorrere i quadretti per capire quali tizi c’avete a disposizione per tirare papagni a tutta forza, immancabilmente c’è un personaggio che spicca sugli altri. Che vi dice:“Guardami, sono il protagonista”. Ecco, Sol è questo. Non che gli altri personaggi di Guilty Gear siano da tirarci lo sciacquone sopra, eh. Però Sol, come detto, ha quel qualcosa che lo fa spiccare. Ah, apro e chiudo parentesi: immagino sappiate che Guilty Gear fa rimandi continui al mondo della musica. Con personaggi che addirittura hanno nomi di band e cantanti (tipo Slayer e Testament, tanto per dire). Magari pochi ci hanno mai fatto caso, ma Sol sulla fronte ha ‘sta fascia con scritto“Rock You”. Mentre sulla fibbia della cintura c’è scritto“Free”. Sono citazioni diWe Will Rock YoueI Want to Break FreedeiQueen. Più sopra si diceva di come Snk, nel mare di picchiaduro che uscivano a nastro all’epoca, fosse l’unica società che, bene o male, era in grado di opporsi a Capcom. In questo senso, da notare come, con Street Fighter, Capcom fissò l’archetipo dei personaggi dei picchiaduro in genere. Va da sé che quasi la totalità di queste figure fossero niente altro che stereotipi. Stereotipi provenienti dall’immaginario comune di quel periodo. Con giusto quel pizzico di aggressività in più tale da renderli subito distinguibili. VediGuile, appunto: militare tracagnozzo e fedele alla mamma, Gesù e la patria. E talmente tanto cliché che non si può non amarlo. Soprattutto con quei capelli. Come detto, Capcom creò i personaggi “tipo” di ogni picchiaduro.Forever and ever. Haohmaruè il protagonista originale della serieSamurai Shodown, mi pare inutile sottolineare l’ovvio ma tant’è: si basa su Miyamoto Musashi, guerriero semileggendario che visse in Giappone tra il 1584 e il 1645. Haohmaru, nella sua “rappresentazione super-cazzutissima” di un personaggio storico realmente esistito, è un character solido, immediatamente riconoscibile come “eroe” della situazione. Anche se nei primi capitoli del gioco i rimandi al Ryu di Street Fighter erano alquanto evidenti, sopratutto nell’esecuzione delle mosse, questo non è mai stato un problema. Inoltre la saga è andata avanti per un bel po’ e con i vari capitoli, anche Haohmaru e il suo move set si sono evoluti. Alla fine della fiera, con il suo look da samurai rock star anni ottanta, con un capello da panico, Haohmaru è sempre stato versatile, divertente e uno dei personaggi dei picchiaduro più famosi e riconoscibili di sempre. Anche perGeese Howardvale il discorso di prima: Geese è uno di queicharacterche rientra nella categoria stereotipoactionanni ottanta. Ma se c’è ‘na cosa fortissima di ‘sto personaggio è il connubio mafia-arti marziali che lo rende fantastico come cliché. Appare come boss finale inFatal Furye, come per Takuma e la stragrande maggioranza dei final boss dei picchiaduro di Snk, anche ‘sto maledetto era un incubo da tirare giù. Le sue particolarità erano le stramaledettissimereversaleparryinfiniti che aveva a disposizione. Il che lo rendeva virtualmente impossibile da colpire nella maggioranza delle volte. Mettici pure i colpi a energia a distanza che sparava all’impazzata, l’esasperanteRaging Stormin grado sia di danneggiare che difenderlo contemporaneamente, e il gioco è fatto. Se ne andavano le ore a cercare di batterlo. Capcom: quanti, ma quanti giochi potentissimi ha sparato fuori negli anni? Soprattutto, quanti picchiaduro di successo ha creato? Sorvolando sulla banalissima retorica, si potrebbe tranquillamente dire che Capcom ha letteralmente inventato il picchiaduro 2D competitivo. Perciò quando si dedicavano a nuovibeat ‘em up, un personaggio “simil-Ryu” era un qualcosa di naturale, una sorta di tributo quasi. In questo caso, ecco che inRival Schoolsspicca il Ryu della situazione:Batsu. Un personaggio che si capisce subito che è fatto con lo stampino. Ciò non toglie che Batsu abbia i suoi picchi di originalità. Per dire, guarda là, dovrebbe essere un liceale, eppure già ha il famigerato “picco della vedova” in fronte. Cosa che nella logica giapponese lo rende cazzuto da panico. Tra l’altro il doppiatore di Batsu, un certoNobuyuki Hiyama, mi ha sempre fatto sclerare. Vero che non capisco una beata mazza di quel che dice, ma sicuramente ha i suoi meriti per la caratterizzazione del personaggio. Tornando al discorso “sosia di Ryu”, va da sé che la figura del karateka sia peculiare nonché largamente abusata. Certo non se l’è inventata Capcom, eh. Ciò non toglie che proprio Capcom arrivò per prima a inserire un personaggio con tali caratteristiche. Parliamo dell’alba dei tempi dei picchiaduro a incontri, il raffronto con personaggi successivi risulta inevitabile. Come inevitabile è il senso di già visto, quando ti presentano personaggi simili. Comunque sia,Akira YukidiVirtua Fightermerita una menzione d’onore tra i personaggi dei picchiaduro più fighi di sempre. Insieme a Tekken, in quegli anni Virtua Fighter è stato pioniere, fra i primi tentativi di distaccarsi dalla formula 2-D, per andare a esplorare la terza dimensione. Certo, la fascia in fronte potevano risparmiarsela. Tutto sommato anche Akira alla fine della fiera ha il suo perché e la sua dignità. Demitri Maximoffè un vampiro.Boom!‘Sta cosa da sola gli dà dieci punti cazzutaggine in più. E poi, per quanto semplice, il suo background inDarkstalkers(altra famosa saga di picchiaduro Capcom) lo rende piuttosto interessante. Demitri è un nobile delMakai, il mondo dei demoni. Circa cento anni prima le vicende del gioco aveva sfidato Berial Aensland, altro demone-nobile locale. Persa la battaglia e presi un bel po’ di papagni, Demitri fu esiliato nel mondo umano con il suo castello. Da tanto cerca il modo di tornare a casa per elargire ceffoni. Forte, eh? Il suovisual designai tempi era alquanto impressionante. Resta uno dei personaggi dei picchiaduro dal livellobadassfuori scala tuttora. Purtroppo l’essere apparso in pochi giochi non gli ha permesso una evoluzione vera e significativa, come è successo ad altri personaggi. Un peccato. Breve parentesi: curiosamente, Demitri ha parecchio da spartire con un famoso personaggio di un’altra saga di picchiaduro. Se l’avete capito, bene, altrimenti lo vediamo più giù. Arriviamo al grande antagonista di Street Fighter:Mortal Kombat. Un gioco estremamente originale all’epoca. Molto singolare il sistema di controllo che lo allontanava dalla maggior parte dei picchiaduro contemporanei. Oggi può sembrare ‘na cazzata, però il fatto che ci fosse un tasto apposito per la parata, anziché andare semplicemente indietro come nella stragrande maggioranza dei giochi, rendeva Mortal Kombat un tantino più complesso della media. Il protagonista,Liu Kang, di primo acchito può sembrare nulla di che. Anche perché fa parte della schiera infinita di personaggi asiatici omaggio a Bruce Lee (era una regola non scritta). Però bisogna ammettere che in toto Kang è riuscito a ritagliarsi il proprio spazio, grazie a una caratterizzazione abbastanza stravagante e originale (ricordiamo il “calcio-bicicletta-volante” con quella vocina assurda). Gouki(per noi occidentaliAkuma), a mio avviso è uno dei personaggi dei picchiaduro più fighi mai apparsi. Certo, ilmove set, almeno inizialmente, era basato su quello di Ryu e Ken. Il che ha un senso, visto e considerato quel che poi è diventata la trama di Street Fighter. Solo che, di gioco in gioco, il personaggio è stato sempre più curato, ha sempre avuto maggior rilievo e,dulcis in fundo, è diventato sempre più cazzuto. Voglio dire, la suasuper, il Shun Goku Satsu, che rende l’intero schermo nero facendo intravedere solo i pugnoni che l’avversario si prende in bocca, probabilmente è lasuperpiù figa di tutti i tempi. Senza contare che, se vinci con ‘sta mossa, Gouki guarda pure schifato l’avversario dall’alto in basso. Per non parlare del carattere “Ten” che appare sia sulla sua schiena sia su tutto lo schermo. Più figo di così si muore. Iori Yagamiappare per la prima volta inThe King of Fighters ’95. Serie-contenitore in cui confluirono quasi tutti i personaggi dei picchiaduro (almeno quelli delle serie di maggior successo) creati da Snk, che divenne ben presto il loro gioco di punta. Ho sempre pensato che Iori fosse uno dei personaggi meglio riusciti: ha una forte caratterizzazione e si presenta come un vero e proprio antieroe, antagonista diKyo Kusanagi, il protagonista della serie. Sostanzialmente tendente alla cattiveria, incarna il personaggio “tipo” incalcolabilmente cazzuto. Inutile sottolineare l’ovvio, dicendo che anche Iori in sé rappresenta una marea di stereotipi. A livello visivo è decisamente un personaggio molto originale e accattivante. Rugal Bernsteinfu il primo, originalefinal bossdella serieThe King of Fighters. Quello che dopo Takuma/Mr. Karate di Art of Fighting e Geese Howard di Fatl Fury, ha messo definitivamente il sigillo. Se prima forse, e sottolineo forse, il picco di difficoltà improvvisa costituita da questi personaggi potesse essere casuale, o magari preimpostata al momento di rilasciare il cabinato per le sale, con Rugal viene sancito definitivamente che i final boss dei giochi Snk dovevano essere bastardi dentro nel modo più assoluto. E sleali nel profondo. Così come per Takuma e Geese, il move set di Rugal era un delizioso assortimento di tutto il necessario per frustrare malamente il giocatore. Avevaparry,reversal, spazzate dalla portata che definire sleale sarebbe un eufemismo. Poi ancora colpi bassi, medi e alti dalla copertura imbarazzante. E per completare il quadro pure colpi a energia vergognosamente devastanti, dai tempi di ripresa nulli, praticamente. Nonché incoerentemente inevitabili: molti di questi colpi erano grandi quanto lo schermo. Cosicché l’unica cosa da fare era pararli, cosa, tra l’altro, che toglieva pure energia. Morale della favola, Rugal era un incubo da affrontare. Terry Bogard, protagonista indiscusso della serieFatal Furynonché mascotte di Snk, non potrebbe essere più peculiare di così. Terry è visivamente tutto ciò che ai tempi potesse esprimere machismo ignorante. Te lo urla proprio in faccia: t-shirt bianca, jeans strappati, guanti a mezze dita, berretto. Insomma, il duro da strada anni ottanta. Lo guardi e automaticamente ti scorrono davanti agli occhi tutti quei film di serie B sulle arti marziali, con gentaglia del calibro di Don Wilson e Richard Norton. In una parola, fantastico. Credo che esistano veramente pochi personaggi dei picchiaduro cazzuti quantoKazuya Mishima. Nato come protagonista diTekkenoltre vent’anni fa, nel corso del tempo, dacché sarebbe potuto essere il classico stereotipo del personaggio buono protagonista di unbeat ‘em up, ha subito una grandissima evoluzione passando da eroe a cattivo in un attimo. Non è solo quell’aria da mafioso delle arti marziali che ha assunto sempre di più nel corso della serie. Il bello è che se gli gira storta può anche trasformarsi in un demone alato che spara raggi laser dagli occhi. Non credo possa esserci niente di più figo. Più su si diceva che Demitri di Darkstalkers avesse curiosamente alcune cose in comune con un altro personaggio, si tratta proprio di Kazuya. I due condividono la stessa acconciatura, gli stessi tratti caratteriali ed entrambi possono trasformarsi in una specie di demone alato. Non solo,Devil(la forma che assume Kazuya) è simile alla forma demoniaca di Demitri, ma il secondo costume di Kazuya in Tekken 5 è stranamente simile al costume di Demitri. Coincidenze? E alla fine, eccolo qua:Ryu. La genesi di tutto. Il personaggio creato e inserito nel primo Street Fighter del 1987 era un pizzico diverso da come lo conosciamo adesso (parliamo di piccoli dettagli come il colore dei capelli), ed era uno dei due unici personaggi giocabili insieme a Ken. Poi, nel 1991, il mondo intero imparò a conoscerlo grazie al successo planetario diStreet Fighter II. Quindi è facile intuire come questo personaggio sia il vagone di traino per tutto ciò che è venuto dopo, originalità a parte. Su di lui c’è poco da dire, è quasi impossibile non conoscere questo personaggio. Bene, credo che anche sui personaggi dei picchiaduro più fighi di sempre sia tutto. Stay Tuned, ma soprattutto Stay Retro.