I MOSTRI CHE HANNO CREATO LA MARVEL

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. A seguito alla pubblicazione del saggioThe seduction of the innocentscritto dal famigerato psicologoFredric Werthamvengono banditi dai fumetti americani mostri come gli zombi, i vampiri e i licantropi, insieme a ogni forma di violenza esplicita. Nel 1955 molte testate chiudono portando al fallimento le case editrici. Quelle poche che riescono a sopravvivere non se la passano molto bene nella seconda metà degli anni cinquanta. Tra le fortunate c’è la Atlas, che, in seguito, per una serie di eventi è costretta a rivolgersi alla rivale Dc Comics per la distribuzione dei suoi albi. La Dc accetta a patto cheMartin Goodman, editore della Marvel, pubblichi solootto titolial mese (quota che negli anni sessanta si alzerà con l’aumento delle vendite). Martin Goodman decide di pubblicare solo bimestrali, per portare il numero totale degli albi a sedici.Nel 1959 gli albi pubblicati sono 4 western (Kid Colt Outlaw, Two-Gun Kid, Gunsmoke Western e Wyatt Earp), 3 commedie con ragazze protagoniste (Millie the Model, Patsy Walker, Patsy e Hedy), 2 sentimentali (My Own Romance e Love Romances), 1 bellico (Battle) e ben 6 albi di alieni e mostri assortiti:Tales of Suspense,Tales to Astonish,Strange Tales,Journey into Mistery,Strange WorldseWorld of Fantasy. Martin Goodman si accorge che gli albi con grandi mostri in copertina vendono molto di più di quelli impostati sulla classica iconografia della fantascienza a base di tute spaziali, astronavi e piccoli alieni dalle orecchie a punta. Così chiede aStan Lee, direttore della casa editrice, di buttarsi a corpo morto sulle storie di mostri.Mostri d’invenzione, per non ricadere nella censura come era successo a zombie e vampiri. Le storie appaiono soprattutto su Tales of Suspense, Tales to Astonish, Journey into Mistery e Strange Tales tra l’inizio del 1960 e i primi mesi del 1962, realizzate principalmente dalla coppia Stan Lee eJack Kirby. I due iniziano a collaborare con un procedimento che non è ancora il cosiddetto“metodo Marvel”. Lee passa le idee a suo fratelloLarry Lieber(il vero nome di Stan Lee è Stanley Lieber), che lo sceneggia. Infine Jack Kirby disegna la storia e, in genere,Dick Ayersla inchiostra. Nonostante le storie vengano create rapidamente (Larry Lieber racconta che Kirby poteva disegnare sei pagine di questi fumetti in un solo giorno) e che siano saldamente all’interno dei vincoli del genere, molte di esse contengono un elemento di immateriale magia creativa che fa presagire l’imminente creazione dell’universoMarvel. Infatti, queste storie sono le ultime del periodoAtlas. Le storie di mostri nascono ricalcando certi schemi della produzione degli anni cinquanta, resi famosi soprattutto dallaEc Comics.All’inizio sono episodi di poche pagine. Per esempio,“I Fought the Molten Man-Thing!”, pubblicato su Tales of Suspense n. 7 del gennaio 1960, ne ha solo 5.Via via che il successo arride a queste storie il numero delle pagine aumenta,“Trull! The Inhuman!”, apparso su Tales to Astonish n. 21 del luglio 1961, ne ha tredici. Con il tempo si arriva a episodi lunghi, suddivisi in capitoli che si aprono consplash page. Come“I Created the Colossus!”, Apparso su Tales of Suspense n. 14 del Febbraio 1961, che raggiunge le 18 pagine. Stan Lee, portato ad aumentare il numero delle pagine delle storie da una sorta di urgenza creativa, non è sicuro che la cosa sia gradita ai lettori e chiede il loro parere in un nota a termine di questo stesso fumetto:“Preferite le storie lunghe o quelle corte?”. La risposta deve essere stata positiva, perché viene costruito lo schema che sarà quello delle prime storie deiFantastici Quattro: una storia di una ventina di pagine suddivisa in capitoli. Le storie di mostri della Atlas assomigliano ai pezzi blues. Sono tutte variazioni, a volte geniali, all’interno di uno schema che si ripete invariabilmente uguale a se stesso. L’ossatura dello schema ha origini antiche, risale forse ai racconti di mostri del medioevo. Il mostro nasce o si risveglia o viene costruito. La nascita ha spesso connotati mistici che pongono il mostro in una dimensione sovrumana.Il mostro viene a contatto con il genere umano ed è un contatto quasi sempre drammatico, fatto di distruzione, terrore, rabbia primordiale, paura.(Una tradizione che, vista più da vicino, parte da Frankenstein e arriva a Godzilla passando per King Kong. Per i particolari vediQUI– NdR). Gli umani cercano di combattere il mostro con le armi che hanno a disposizione, come aerei, navi, cannoni, ma niente sembra poterlo fermare.Quando tutto sembra perduto, arriva un singolo uomo, spesso un uomo di scienza, che invece della forza utilizza l’intelligenza e inganna il mostro avendo la meglio.È lo stesso schema che verrà utilizzato per le prime storie dei Fantastici Quattro. L’aspetto del mostro deve suscitare paura. La paura delle cose o degli animali di grandi dimensioni è una delle più ataviche, ed ecco che pressoché tutti i mostri della Atlas sono giganteschi. Qualche volta la forma del mostro ricorda quella di un animale, come scimmie, orsi o lucertole. Più spesso è un ibrido dato dalla fusione di due o più animali, in alcuni casi è il risultato di un incrocio tra un uomo e un animale. Le forme più strane si hanno quando la sostanza del mostro non è neppure animale, ma è fatto di lava, fumo o elettricità. In ogni caso, quasi sempre i mostri sono antropomorfi, anche nelle peggiori trasformazioni rimane qualcosa di umano: delle gambe, degli occhi, delle grandi mani. Spesso si tratta di una umanità deforme, talvolta con qualcosa in più del normale, talvolta con qualcosa in meno, quasi sempre con delle deturpazioni che ne accentuano l’aspetto mostruoso. Elemento di grande fascino è la sostanza di cui i mostri sono fatti. Spesso gli autori prendono spunto dai quattro elementi: terra, fuoco, aria e acqua(come gli stessi componenti dei Fantastici Quattro – NdR);e dai tre regni della natura: minerale, vegetale e animale. Diablo(Tales of Suspense n. 9 del maggio 1960) è una specie di nuvola antropomorfa fatta di fumo,Gor-Kill(Tales of suspense n. 12 del novembre 1960) è un gigante liquido costituito da acqua,Dragoom(Strange Tales n. 76 del marzo 1960) è una massa ardente di puro fuoco.Sserpo,Two-Headed Thing,RommbueMonsterososono solo alcuni dei numerosi giganti di pietra che hanno preceduto il personaggio dellaCosadei Fantastici Quattro. Groot(Tales to Astonish n.13 del novembre 1960) è una specie di pianta umana fatta di legno, che nel terzo millennio conoscerà un inaspettato successo al cinema come membro dei Guardiani della Galassia.Blip(Tales to Astonish n.15 del gennaio 1961) è fatto di elettricità pura, mentreMolten Manè un mostro di lava fusa. Innumerevoli sono i mostri derivati dal mondo animale, i più terrificanti sono quelli derivati dagli insetti. La nascita del mostro avviene con modalità codificate. Essenzialmente i mostri di questi racconti sono alieni provenienti da altri pianeti o sono generati dall’effetto delle radiazioni oppure ancora sono il risultato di esperimenti effettuati dall’uomo. La provenienza extraterrestre di una buona quota di mostri non fa che confermare quanto la paura degli invasori spaziali fosse uno dei temi più in voga nelle storie di fantascienza, nei romanzi come nei film, degli anni cinquanta e sessanta. DopoGodzillal’equazione “radioattività = mostri” si era largamente diffusa. Le radiazioni provocano negli organismi viventi delle mutazioni genetiche che portano a trasformazioni fisiche. Nelle storie di mostri della Atlas le radiazioni responsabili della creazione di mostri provengono spesso da test nucleari segreti effettuati dai russi.Infine l’intervento umano nella creazione di un mostro riprende la tematica introdotta da Mary Shelley con Frankenstein, ossia suona come un monito verso gli eccessi della tecnologia.