I CARTOON DI BAT-TIMM CONTRO IL REALISMO DI BAT-ADAMS

I CARTOON DI BAT-TIMM CONTRO IL REALISMO DI BAT-ADAMS

L’uso eccessivo della fotografia restringe l’immaginazione degli autori, gli impedisce di muovere i personaggi nello spazio, di creare panorami e prospettive realmente fumettistici.

Rimpiango i disegnatori né realistici né comici perché hanno creato il vero fumetto avventuroso. Non a caso Batman all’inizio è stato disegnato da Bob Kane, Superman da Joe Shuster, Capitan America da Jack Kirby, Plastic Man da Jack Cole e così via. Tutti autori più vicini a Roy Crane, dal quale sono partiti anche i manga, che al fotografico Hal Foster.

A dire la verità qualche disegnatore con lo stile non fotografico esiste ancora: per esempio, Bruce Timm.

Nato nel 1961, Timm è uno dei responsabili dei cartoni animati della Warner Bros. In particolare, sono apprezzati i suoi cartoni di Batman (non dirò mai “disegni animati” come fanno i fighetti). Timm è anche un fanatico dei fumetti, e ogni tanto ha fatto delle escursioni in questo settore.

Fosse per me, lo nominerei direttore assoluto della Marvel e della Dc per abbandonare l’attuale “fotografismo”. Ma anche della Bonelli (dove sono i nuovi Galep e i nuovi Gallieno Ferri?) e di tutte le case editrici europee.

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Il lavoro più impegnativo di Timm nel campo del fumetto, anche se un po’ tirato via, è “Mad Love”, scritto da Paul Dini, ex responsabile delle sceneggiature dei cartoni di Batman.

In una tavola molto fumettosa, Harley chiede all’esausto Joker di montarla come una moto Harley: “Mad Love” non è per bimbi.

thebatmanadventures-madlove001-013La protagonista della storia, più di Batman, è proprio Harley Quinn (“Arlecchina”). Una ragazza tutto pepe che non pensa solo al sesso, ma anche, più romanticamente, ad accasarsi…
thebatmanadventures-madlove001-036Batman, in effetti, non si vede molto in giro, ma l’atmosfera intorno a lui è quella giusta.
thebatmanadventures-madlove001-039Harley continua a sognare un futuro migliore, poverina.
thebatmanadventures-madlove001-049Intanto Batman e Joker si muovono in un vero fumetto, non nel set di un fotoromanzo (come nei fumetti ricalcati dalle foto).
thebatmanadventures-madlove001-058Niente di più distante dal Batman di Neal Adams. Negli anni sessanta, Batman è rapidamente passato dallo stile fumettoso di Dick Sprang a quello ultrarealistico di Adams, passando per Carmine Infantino.

Cosa può fare un Batman realistico? Lo vediamo nella prima copertina: abbandona la fumettosa batcaverna!

Così come, nello stesso periodo, il sempre più realistico Superman cominciava a lasciare il mondo fantasioso che lo circondava. La kryptonite? Non esiste più. La città in bottiglia di Kandor? Distrutta.

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Neal Adams, nato nel 1941, aveva lavorato dal 1962 al 1965 nei fumetti dei quotidiani realizzando la striscia di Ben Casey.
nat20045Lo stile fotografico che andava di moda in quegli anni nei fumetti dei quotidiani sembra ispirato, attraverso la mediazione dell’illustratore Norman Rockwell, alla “Sepoltura del conte di Orgaz” di El Greco.

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I volti sono affusolati per renderli “eleganti”.

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Ecco un paio di primi piani, che oggi definiremmo “adamsiani”.

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Nella seconda metà degli anni sessanta, Adams realizza diversi fumetti per la Dc Comics. Nell’illustrazione vediamo Batman, The Spectre, Green Arrow e Deadman. In questo periodo gli commissionano anche molte copertine.

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Alla fine del decennio realizza pure fumetti per la Marvel, come i Vendicatori.

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Nei primi anni settanta, Adams dipinge copertine per le riviste Marvel, oltre a disegnare i fumetti in bianco e nero all’interno.

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Ogni tanto realizza illustrazioni satiriche ed erotiche per riviste come l’ormai defunta “National Lampoon”.

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Sempre negli anni settanta, la Dc si rende conto che lo stile di Neal Adams non aumenta le vendite degli albi (anzi, forse il contrario). Allora preferisce spendere meno soldi utilizzando disegnatori dozzinali.

Adams passa alla pubblicità e realizza in proprio alcuni fumetti assai scarsi nel versante dei testi.

Negli ultimi anni, quando ormai tutti i disegnatori lo imitano pur essendosi dimenticati di lui, Adams è ritornato a disegnare Batman e ha ripreso a collaborare con la Marvel. Senza particolare successo.
Neal Adams è un disegnatore eccezionale: pur avendo uno stile realistico, non ha alcuna necessità di ricorrere alle fotografie.

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Daredevil è la risposta Marvel a Batman (sarebbe stato più logico che quest’ultimo personaggio, in quanto uomo-pipistrello, fosse cieco e avesse il “senso radar”).

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Sì, Neal Adams è un genio, ma per me ha la colpa di avere portato il fumetto nell’iperrealismo attuale.

Torniamo a Bruce Timm, che in questa storia scritta dal grande Alan Moore fa sfilare tutte le tarzanelle dei fumetti americani.

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Si è capito che a Bruce Timm piacciono le ragazze?

 

Un episodio di Batman con Harvey Dent, il futuro Due Facce.

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Situazione “inumana” con la capellosa Medusa e il poco loquace cugino Black Bolt.

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Jack Kirby questi retroscena torbidi non ce li faceva vedere mai.

Tra le donne di Hydra e dello Shield sembra esserci del tenero, nonostante le apparenze.

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Vampirella ha sete. Molta sete.

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E Hulk spacca tutto.

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False copertine di un tascabile poliziesco e di una rivista di “avventure per uomini” degli anni cinquanta, entrambe realizzate adesso.

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Bruce Timm è uno degli ultimi eroi a resistere alla fotografia. Dopo di lui, addio fumetto…

 

 

 

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7 commenti

  1. bellissimo articolo, come al solito, concordo assolutamente sull’utilizzo eccessivo delle foto: io personalmente amo molto di più il semi-caricaturale e tra l’altro come tu dici un disegno che non ha bisogno di foto e meno lavorato, aggiungo io, consente un’inquadratura migliore. Grazie per avermi fatto scoprire Bruce Timm che avevo intravisto ed apprezzato

  2. […] comic book hanno nella grande maggioranza dei casi uno stile “prefosterita” (qualcuno direbbe uno stile da “cartoon”), sono costretti ad adattarsi alle nuove esigenze (degli editor, non del pubblico). Hanks, anche […]

  3. […] storia di Neal Adams nel mio vecchio blog. Neal Adams lo trovate nell’articolo “I cartoon di Bat-Timm contro il realismo di Bat-Adams”, mentre Baggi ogni settimana scrive la seguitissima rubrica “In ritardo con Dylan Dog” […]

  4. […] sua collezione privata vediamo lavori di Alex Raymond, Neal Adams, Gene Colan e due tavole dell’amato John Buscema. Gli manca ancora Jack […]

  5. […] dico questo mi rispondono che sono legato al passato, ma non è vero: se Paul Dini e Bruce Timm fossero i capi della Marvel farebbero fumetti fumettosi come piacciono a me. Non c’entra il […]

  6. […] Nel 1955 il mercato dei comic book viene praticamente distrutto dalla caccia alle streghe, e non si ristabilirà mai più ai livelli di prima. Anche Plastic Man, unico supereroe non della Dc sopravvissuto dalla morìa degli anni quaranta, deve chiudere dopo avere resistito fino al 1956. Successivamente i diritti del personaggio vengono acquisiti dalla Dc Comics, che incongruamente ingloba il brioso personaggio tra i suoi seriosi supereroi. Anche se Plastic Man avrebbe potuto fare gruppo con il primo Superman di Siegel e Shuster e con il primo Batman di Finger e Kane, a differenza di questi due personaggi non è stato possibile ridurlo a eroe disegnato in stile fotografico. […]

  7. Parole Sante. Bruce Timm è un grandissimo. Batman Serie Animata, spin off di Superman, Justice League e JL Unlimited sono davvero delle serie memorabili. Mad Love vinse sia un Eisner che altri premi prestigiosi

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