GWEN, LA PRIMA VERA RAGAZZA DI PETER

Gwen Stacy morì 50 anni fa, il 13 marzo 1973, il giorno in cui uscì The Amazing Spider-Man n. 121.
Come molti lettori dell’Uomo Ragno, devo confessare di essere stato innamorato della bella Gwendolyne. Chi non ha conosciuto una Gwen Stacy nella sua vita di adolescente? La più bella della classe. Quella con qualcosa in più. Quella che sembra irraggiungibile, ma non lo è.

Prendendo in prestito le parole dell’editor della Marvel Nick Lowe dal primo numero della miniserie del 2020 intitolata, appunto, Gwen Stacy: “Ciò che ha davvero attratto i lettori verso Gwen è stata la sua semplicità, la sua compassione, la sua gentilezza e la sua capacità di vedere oltre la superficie delle cose e delle persone. Ha portato un senso di gioia all’albo, ai personaggi e ai lettori, e la sua tragica morte ha lasciato un segno indelebile in tutto ciò che riguarda la Marvel”.
La storia di Gwen Stacy dura 90 numeri, ricordiamone insieme i momenti più significativi. Purtroppo abbiamo usato immagini prese da ristampe con disegni rovinati e mal ricolorati.
Amazing Spider-Man n. 31
Amazing Spider-Man n. 31 è una delle storie più belle del primo ciclo co-sceneggiato (insieme a Stan Lee) e disegnato da Steve Ditko. Qui esordiscono due nuovi comprimari che diverranno importanti per la saga dell’Uomo Ragno: Harry Osborn, ovvero l’amicizia, e Gwen Stacy, ovvero l’amore.
In un un’aula universitaria, Gwen viene presentata all’atletico Flash Thompson come ex regina di bellezza del liceo.



Di lì a poco passa Peter Parker, pure lui da poco iscritto al college, che, perso nei suoi pensieri ignora completamente il terzetto. Per quanto seccata di essere snobbata, Gwen pensa che Peter sia “brillante e molto attraente”.
Nel laboratorio di chimica, Gwen tenta di farsi notare da Peter, che, preoccupato per le condizioni di zia May, non le dedica la minima attenzione. Più avanti Gwen, evitata per la terza volta, decide di vendicarsi. Non si può dire che la loro relazione sia partita con il piede giusto.
Amazing Spider-Man n. 34
Sul n. 34, terminata l’avventura contro il Dottor Octopus, Peter finalmente si accorge di Gwen, che però è ancora arrabbiata per l’indifferenza mostratale nel n. 31 e lo tratta a pesci in faccia. Inizia qui un gioco delle alternanze che per un po’ di tempo esalterà il lettore. Gwen tratta male Peter, però nei suoi pensieri confessa di esserne sempre attratta.



Il combattimento tra Kraven e l’Uomo Ragno che si svolge in questo numero passa in secondo piano, sono le vicende personali di Peter Parker quelle che catturano maggiormente l’attenzione dei lettori. È questo il meccanismo di base che farà la fortuna dell’Uomo Ragno e la bella Gwen Stacy è una delle pedine fondamentali.
Amazing Spider-Man n. 36
Il n. 36 è una splendida commedia degli equivoci. Ancora una volta la parte dedicata all’Uomo Ragno è piuttosto scialba e sembra quasi un pretesto per concentrarsi sulle pene d’amore di Peter Parker. All’inizio Peter rifiuta l’invito di una ragazza ad una festa, dove ci sarà anche Gwen, perché crede di essere stato invitato solo per la sua “testa d’uovo”.



Poi Gwen vede Peter a una mostra e cerca un modo per farsi notare, ma proprio in quel momento compare il Saccheggiatore, un nuovo supercriminale, e allora Peter corre a cercare un posto appartato dove cambiarsi nell’Uomo Ragno. Gwen però crede che stia scappando e lo ritiene un codardo.
Amazing Spider-Man n. 37
Altra storia debole che vive soprattutto delle schermaglie tra Peter e Gwen, qui particolarmente pesanti. I due hanno un acceso scambio verbale dove si rinfacciano i rispettivi comportamenti. Gwen perde la calma e tenta di colpire Peter con uno schiaffo che però viene parato.



L’aggressivo Flash Thompson, che ha assistito alla scena, minaccia Peter che se ne va. Gwen pensa: “Non mi è sembrato particolarmente spaventato”. Poi, in un colloquio con Harry, che sta criticando Peter, la ragazza si stupisce di ritrovarsi a difenderlo.
Amazing Spider-Man n. 41
Con l’arrivo di John Romita al posto di Steve Ditko, nel n. 39, tutto cambia. Cambiano ovviamente i disegni, soprattutto i volti e i corpi delle donne per le quali il disegnatore di origini italiane ha un talento particolare, affinato in anni di lavoro sui fumetti sentimentali della Dc Comics. Cambia anche il tono generale delle storie, che da “nervoso” diventa più disteso e leggero.


Questo è dovuto principalmente al fatto che Stan Lee riprende in mano le redini del personaggio lasciato nell’ultimo anno alla completa scrittura di Ditko, salvo per i dialoghi. Peter si compra una moto e la mostra a Gwen. Sembra davvero un’altra persona. Il cambiamento è così evidente che la ragazza gli dice: “Cos’è successo che sei cambiato così tanto?”.
Amazing Spider-Man n. 47
Nel n. 42 si era verificato un evento importante. La tanto preannunciata Mary Jane Watson, nipote di un cara amica di zia May, aveva finalmente svelato il proprio volto. Ed è un volto bellissimo, tanto che per un po’ Peter pare infatuarsene e Gwen viene messa un po’ in disparte. Il filo che lega i due però non si spezza e tra loro continua a esserci una attrazione reciproca.



In questo numero Gwen e Mary Jane partecipano a un party per la partenza di Flash al fronte in Vietnam. Pete non sembra più così preso da Mary Jane e mentre ammira Gwen ballare pensa: “E questa sarebbe la ragazza con cui non avevo mai tempo per uscire?”.
Amazing Spider-Man n. 53
Finalmente Peter in questo numero riesce ad avere il primo appuntamento con Gwen. Indovinate dove la porta? A una esposizione di apparecchiature scientifiche, naturalmente, per rimarcare che Peter nonostante tutti i cambiamenti introdotti da John Romita rimane pur sempre una specie di nerd. Niente può filare liscio nemmeno questa volta.



Il Dottor Octopus irrompe all’improvviso intenzionato a rubare un apparecchio militare avanzatissimo chiamato nullificatore. Ancora una volta Peter si cambia nell’Uomo Ragno lasciando Gwen da sola. Si ripete quanto successo nel n. 36, solo che invece di considerarlo un codardo ora Gwen è semplicemente preoccupata della sua assenza. Alla fine, quando Peter ritorna, lei gli dice: “Non avevo mai capito di essere così interessata a te”.
Amazing Spider-Man n. 59
La tormentata relazione tra Peter e Gwen, che era rimasta una sottotrama nelle storie di Spidey balza improvvisamente alla ribalta. Durante la battaglia con il Dottor Octopus, l’Uomo Ragno aveva avuto una amnesia e di conseguenza Peter era sparito dalla circolazione per qualche giorno, con crescente preoccupazione da parte di Gwen.



Recuperata la memoria, Peter accompagna il capitano Stacy a casa sua dove la figlia Gwen gli butta le braccia al collo: “Quanto mi sei mancato!”, dice la ragazza.
Amazing Spider-Man n. 60
Appena sbocciata, la relazione viene messa in difficoltà dagli eventi. Da questo punto in poi la storia d’amore tra Peter e Gwen smette di essere una sottotrama e inizia a intersecarsi strettamente con le vicende dell’Uomo Ragno.
Uno strano macchinario ha reso involontariamente il capitano Stacy un burattino di Kingpin. Peter, nel tentativo di difendersi da lui, ne provoca la caduta.



Proprio in quel momento entra Gwen, la quale crede che Peter abbia attaccato suo padre senza motivo e gli urla di andarsene. Come se non bastasse alla fine di questo incredibile numero il Daily Bugle pubblica un articolo che dimostra che il capitano Stacy ha commesso un crimine. E di chi sono le foto? Di Peter Parker, naturalmente! I rapporti tra i due giovani sembrano ormai irrimediabilmente compromessi.
Amazing Spider-Man n. 66
In questo numero avviene la riconciliazione tra Peter e Gwen. Il capitano Stacy recupera le facoltà mentali e racconta a Gwen che Peter non gli ha fatto niente di male, anzi, cercava di aiutarlo. I due si incontrano per caso per strada e si abbracciano. “Era come se il mio intero mondo fosse giunto alla fine”, dice lei.


“Con te di nuovo tra le mie braccia ogni cosa sembra di nuovo a posto”, ribatte lui. La faccenda sta diventando melensa in modo preoccupante.
Amazing Spider-Man n. 78
Da qualche numero Gwen è alquanto contrariata dalle continue sparizioni di Peter ogni volta che, a sua insaputa, deve cambiarsi nell’Uomo Ragno. La ragazza contatta Flash Thompson, che è a New York in licenza, per chiedergli se Peter nasconda qualche segreto.


La cosa si fa sempre più preoccupante. Peter vede Gwen e Flash mentre sono seduti a parlare in un locale e cade preda della gelosia.
Amazing Spider-Man n. 82
L’equivoco si ricompone quasi subito e i due piccioncini riprendono a tubare. Da questo punto in avanti Gwen comincia a perdere pian piano personalità e a trasformarsi in uno dei tanti personaggi femminili datati e insipidi sfornati da Stan Lee.


In questa fase i contrasti più che con Peter avvengono soprattutto con l’Uomo Ragno, che agli occhi di Gwen è diventato un vero criminale. Questa sottotrama raggiunge l’apice nel n. 90, dove il capitano Stacy perde la vita durante un combattimento tra il Dottor Octopus e l’Uomo Ragno.
Amazing Spider-Man n. 93
In questo numero Gwen accetta la proposta di uno zio di trasferirsi temporaneamente a Londra per riprendersi dalla morte del padre. Probabilmente anche Stan Lee si è accorto che la ragazza sta diventando una palla al piede per Peter e ha cercato di toglierla di torno provvisoriamente.



La loro relazione pare essere ormai diventata pressoché priva di sbocchi di un certo interesse. Peccato perché le situazioni da soap opera, fino a un certo punto abilmente gestite da Stan Lee, rappresentavano un valore aggiunto per la serie.
Amazing Spider-Man n. 99
Peter e Gwen fanno pace. Gli equivoci e le incomprensioni tra di loro sembrano svanire come per magia. La ragazza non ce l’ha nemmeno più con l’Uomo Ragno, ricordando che suo padre non lo considerava uno dei cattivi.



Sembra sempre più difficile per Stan Lee trovare dei validi motivi per fare litigare la coppia, e quando non litigano i due fanno venire il latte alle ginocchia tanto sono innamorati l’uno dell’altra. Sembra quasi che il personaggio di Gwen cominci ad annoiare anche Lee. Diversamente da Steve Ditko, John Romita non si rivela un buon co-sceneggiatore pieno di idee.
Amazing Spider-Man n. 108
Nell’ultima storia di un certo livello di Stan Lee, la forte amicizia tra Gwen e il maturato Flash Thompson è di nuovo motivo di gelosia per Peter Parker. Si tratta però di un espediente fin troppo usato, non più in grado di smuovere l’interesse dei lettori.


Tanto si sa già come andrà a finire.
La lunga corsa di Stan Lee sulle pagine dell’Uomo Ragno è ormai prossima alla fine e comincia ad affiorare nelle storie una certa stanchezza dovuta alla sua incapacità di trovare idee valide, se a fornirgliele su un piatto d’argento non è il disegnatore.
Amazing Spider-Man n. 121
Gerry Conway arriva nel 1972 per scrivere delle storie talmente fedeli allo stile di Stan Lee da risultare monotone. Il giovane sceneggiatore si limita a riproporre tutti i cliché della serie, e questo certo non basta ad arrestare l’emorragia di lettori. Il personaggio di Gwen, in particolare, nelle mani di Conway sbiadisce al punto di risultare definitivamente noioso.


Conway non sembra proprio in grado di gestire un personaggio femminile importante e di renderlo interessante agli occhi dei lettori. Così quando lui e Roy Thomas, il braccio destro di Stan Lee, iniziano a discutere su come movimentare le storie dell’albo in calo di vendite, entrambi accolgono con entusiasmo l’idea di John Romita di eliminare Gwen.
I personaggi dei fumetti che amiamo di più sono quelli nei quali gli autori riescono a istillare un po’ di vita. Steve Ditko, con i dialoghi di Stan Lee, era riuscito a immetterne così tanta in Gwen Stacy da farla diventare una delle figure più importanti della serie.
Per un periodo nemmeno troppo breve i lettori seguivano più le vicende sentimentali di Peter che i combattimenti con il cattivo di turno. La Gwen di Ditko era una fascinosa dark lady adolescente, forse influenzata dalle eroine di Eric Stanton (specializzato in fumetti erotici), con il quale il disegnatore condivideva lo studio. Un personaggio femminile forte, ma non proprio moderno.
Le diverse situazioni attraverso le quali veniva portata avanti questa commedia degli equivoci entusiasmavano i lettori, malgrado alla fine stessero diventando un po’ ripetitive.
Sostenuto da John Romita, Stan Lee cercò poi di sfruttare al meglio la rivalità con Mary Jane. In un gioco di alternanze che di volta in volta vedeva alla ribalta una diversa protagonista tra le due, scatenando l’entusiasmo o la rabbia del pubblico ormai diviso in due fazioni contrapposte.
L’ultimo periodo di Stan Lee, sempre meno aiutato dalla scarsa verve creativa di John Romita per gli intrecci, vede emergere una certa stanchezza e il personaggio regredisce irrimediabilmente. L’arrivo dell’inesperto e in fondo modesto Gerry Conway non fa che peggiorare le cose.
Giunti a questa situazione forse la fine era inevitabile. E Gwen viene fatta uccidere da Goblin…
Scusa eh… intanto vorrei capire dove era sta Gwen lady dark…. mah…e poi, con Romita la testata aumentò, segno che invece la Gwen di Romita fu un successone.
Non direi, leggi qui: https://www.giornalepop.it/uomo-ragno-perse-copie/
Bravo Gianluca bellissimo articolo. Il periodo d’oro dell’uomo ragno scaturì anche dai comprimari azzeccati e dall’inizio della sua love story con Gwen ed il triangolo con MJ.
Bell’articolo.
Tutti quelli come me che erano innamorati di Gwen Stacy, personaggio perfetto e quindi difficile da gestire da disegnatori meno dotati di John Romita Sr. hanno continuato per qualche anno a leggere l’UR nella speranza che quel momento magico creato da JR sr. potesse in qualche modo ritornare.
La migliore iconografia dell’UR e’ costituita per molti da quella run. non per i villain alquanto sciapi (a parte Goblin e la saga dei due avvoltoi) ma per la poeticita’ delle storie della vita personale, di una new york fatata che gia’ allora stava andando a pezzi.