GROSSO GUAIO A CHINATOWN, UN FLOP DI LUSSO
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In seguito il regista avrebbe continuato a girare capolavori, ma nessuno a così alto budget. D’altra parteGrosso guaio a Chinatownviene ricordato ancora di più per essere stato uno dei titoli più venduti in tutto il mondo come video. Forse è il film più trasmesso nella storia di Italia 1, e uno dei film saldi nella top 10 di tutta la vita per chiunque sia stato ragazzino negli anni ottanta e novanta. Già, perchéGrosso guaio a Chinatownnon è solo un film che ci ricorda cosa ci piace nel cinema (avventura, divertimento, fantasia), ma anche come ci piace viverlo.“Vivere” il cinema non significa farsi una caterva di menate sulla compattezza e logica della trama, sulla caratterizzazione dei personaggi e tutte queste cose da adulti nevrotici… No, vivere un film significa andare a vederlo al cinema, raccontarlo agli amici che non l’hanno visto, comprare il video, trasformare il salotto di casa nella propria sala di proiezione dove rivederlo da soli o in compagnia, mimare le scene cult e citare le battute a memoria…Insomma, vivere fino a fondo una pellicola significa semplicemente dimostrare, in modo genuino e fanciullesco, che il cinema è innanzitutto intrattenimento. Il concetto di “intrattenimento di classe” sintetizzato in una sola immagine Detto ciò, passiamo alla trama. Se (probabile) già la conoscete, potete saltarla. Se invece avete avuto una vita infelice, no. Jack Burton(Kurt Russell) è uno scanzonato camionista che, di passaggio a Chinatown (il quartiere cinese di San Francisco), accompagna l’amicoWang Chi(Dennis Dun) ad accogliere la fidanzataMiao Yin(Suzee Pai), in arrivo dalla Cina.Appena scesa dall’aereo, la ragazza viene rapita dagli sgherri di David Lo Pan (James Hong), un losco e potente miliardario.In realtà Lo Pan è uno spettro millenario che deve sposare, e subito dopo uccidere, una cinese dagli occhi verdi (Miao Yin per l’appunto) per poter tornare in carne e ossa e conquistare l’universo.Ad aiutare Jack e Wang contro il suo piano si forma un bizzarro manipolo di eroi, tra cui l’avvocatessa Gracie Law (la Kim Cattrall diSex & the City) e Egg Shen (Victor Wong, visto anche inTremors), un mago che si guadagna da vivere come conducente di autobus turistici.FINE DELLA TRAMA La prima stesura del copione diGrosso guaio a Chinatownrisale addirittura agli anni cinquanta e il film doveva essere ambientato nel vecchio West. Lo sceneggiatoreW.D. Richterl’ha trasportato ai giorni nostri fornendo a John Carpenter materiale per il film più spumeggiante e divertente della sua carriera, servito a puntino dagli effetti speciali del premio Oscar Richard Edlund (I Predatori dell’Arca Perduta,Ghostbusters). Fiasco in patria, amatissimo in Europa (come quasi tutti i film di Carpenter),Grosso guaio a Chinatownin quanto freschezza e originalità non è invecchiato di un giorno.Certo, non è un horror adulto, ambizioso e inquietante come ci si aspetterebbe da John Carpenter comeHalloween(1978),Il Signore del Male(1987) oIl Seme della Follia(1995), ma è ciò che si potrebbe tranquillamente definire un capolavoro nel suo genere, se solo appartenesse a un genere preciso. Il cocktail di azione, fantasia e comicità è inarrivabile, il ritmo è spavaldo, le battute sono memorabili. I pupazzi di gomma e i manichini meccanici sono più efficaci delle odierne animazioni 3D, e le scene diwire-fu(il kung-fu acrobatico con fili invisibili) anticipano di dodici anniMatrix. Ma la scintilla che fa il capolavoro è un’altra.Grosso guaio a Chinatownè in ogni sua scena un film sempre sopra la media (vedi i successivi action-horror-comedy tipoPirati dei Carabi) e sempre al di là delle aspettative del pubblico.Se da un lato prende tutti gli ingredienti dell’avventura classica, dall’altro si diverte a ribaltarli, con un eroe (Jack Burton) pasticcione che non si rende bene conto di quel che gli accade intorno, proprio come una grande spalla comica. E una spalla (Wang Chi) che, pur svolgendo le mansioni dell’eroe (prendere a calci i cattivi e salvare la sua promessa sposa), non riesce mai a soffiargli lo scettro di protagonista assoluto. Rendiamogli il giusto tributo con un’inquadratura solista Solo la coppia Sam Raimi/Bruce Campbell è riuscita altrettanto bene ad esagerare il machismo yankee fino all’autoparodia, con il personaggio di Ash neL’armata delle tenebre. Grosso guaio a Chinatownè, insomma, un capolavoro per via del suo equilibrio perfetto, oserei dire miracoloso, tra il rispetto delle regole di un genere e la loro parodia. Tra l’ironia e il sarcasmo dell’età adulta e l’entusiasmo e l’ingenuità dell’infanzia. Perché (senza offesa per nessuno) John Carpenter è John Carpenter, non un Tim Burton perenne adolescente sfigato o uno Steven Spielberg eterno Peter Pan. Tutto qui. Il resto, come dice il vecchio Jack Burton:“È una questione di riflessi”. * Carpenter è un grande fan del registaHoward Hawks. Per la caratterizzazione di Jack Burton lui e Russell si ispirarono al classico western di HawksEl Dorado: unendo la sicurezza di sé di John Wayne con la sbruffoneria pasticciona del personaggio di James Caan nacque la figura del vecchio Jack. * Carpenter voleva Russell già in prima battuta, ma riuscì a ingaggiarlo dopo che Clint Eastwood e Jack Nicholson, contattati dalla Fox, rifiutarono la parte. * Russell, a sua volta, per interpretareGrosso Guaiorifiutò il ruolo di Connor MacLeod inHighlander. * La tensione attorno al film era alta, poichéL’Anno del Dragonedi Michael Cimino aveva da poco sollevato accuse di razzismo della comunità sinoamericana contro Hollywood. * Proprio inL’Anno del Dragone, Carpenter notò Dennis Dun e gli affidò il ruolo di Wang Chi, dopo il rifiuto di Jackie Chan (che comunque all’epoca non parlava bene l’inglese). * Dun è apparso nel successivo film di Carpenter,Il Signore del Malee neL’Ultimo Imperatoredi Bertolucci. È stato co-protagonista del telefilmVoci nella nottee ha preso parte ad un episodio deLa Tata, StregheeJag-Avvocati in Divisa. * Kim Cattrall e Suzee Pai recitarono con le lenti a contatto verdi, avendo entrambe gli occhi castani. * Nella serie animata delleTartarughe Ninjadel 2014 appare Ho Chan, un personaggio identico a Lo Pan e doppiato proprio da James Hong. * Nella scena ambientata nel bordello, Kurt Russell aveva l’influenza. Il suo sudore era vero, causato dalla febbre. * Quando Egg Shen porge la 44 Magnum a Jack, nel doppiaggio italiano dice: “Ti farà sentire un Uomo-Proiettile”. La battuta originale è“You’ll fell like Dirty Harry”. Dirty Harry (Harry la carogna) è il nomignolo dell’Ispettore Callaghan, nonché il titolo originale del primo film della saga. * Ilprologo del film, con Egg Shen che decanta il coraggio di Jack di fronte a un avvocato che cerca di ricostruire i fatti, fu imposto dalla produzione. Infatti i dirigenti della Fox non riuscivano a comprendere la natura dissacrante del personaggio di Jack Burton, e decisero di inserire una scena simile per migliorarne l’immagine. * La battuta“Farà caldo lassù, spogliati”che Jack rivolge a Grace in ascensore non esiste nei dialoghi originali: è un’invenzione del doppiaggio nostrano. * Dato che il soggetto originale era d’ambientazione western, Jack cercava di riavere il suo cavallo, non il suo camion. * John Carpenter, salvo eccezioni (tipoLa Cosa, musicato da Morricone), è solito comporre personalmente la soundtrack dei film. La canzone finale diGrosso guaioa Chinatownè eseguita dai Coupe de Villes, band formata da Carpenter e dai colleghi registi Tommy Lee Wallace (Halloween III, It) e Nick Castle (Giochi Stellari, Dennis la Minaccia).