GLI ANIME ACQUISTATI DA MEDIASET E MAI TRASMESSI

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Tra la fine degli anni novanta e il primo decennio del 2000 la moda degli anime era all’apice. Molti furono trasmessi da Mediaset, altri vennero annunciati e mai fatti vedere.Per distinguere le voci dai fatti reali ci avvarremo del materiale d’epoca: articoli di periodici che testimoniano l’effettivo interesse da parte di Mediaset per certe opere mai trasmesse. Per fissare questa lista, con ricordi e materiali in esclusivaper il blogMoz O’Clock,sono stato aiutato daLeo Sumeragi,Mirco NolieSanto Verduci.Le foto sono tratte dalle riviste Toki Cartoni & TV, Animania e Benkyo!. Forse il più famoso degli anime che Mediaset ha acquistato e mai mandato in onda èH2, tratto dal manga di Mitsuru Adachi.Si è parlato di una lavorazione svolta tra il 1997 e il 1998, e infatti sul terzo numero di Animania (rivista legata a Dynamic Italia) appare questo piccolo scoop. Il doppiaggio dell’edizione italiana della serie, per la quale pare fosse stato scelto il nomeMomenti di gioia momenti di gloria, era curato da Ivo De Palma. Altra serie opzionata dalla Mediaset fuKamikaze Kaitou Jeanne, internazionalmente nota comeJeanne the kamikaze thief.Mostro l’immagine del listino Toei Animation datato 1999: l’anno in cui l’azienda televisiva milanese si interessò a questo prodotto (notare l’errore nella parolathief, scritto due volte “theif”). CheJeanne, la ladra del vento divino(sarebbe stato questo il titolo italiano?) dovesse approdare in tv da noi ce lo conferma uno strillo sulla copertina del terzo numero del magazine Toki cartoni & TV (estate 2001). Infatti, guardando nell’interno, appare chiaro che Mediaset volesse mandarlo in onda per la stagione 2002. Altri tre titoli selezionati da Mediaset dovrebbero essere, stando a Benkyo!,Full Metal Panic!(poi andato in onda su Mtv),Chobits(tratto da un manga delle Clamp) e Kanon. Alcune voci sostengono che i materiali per la messa in onda di Chobits siano ancora presenti nei magazzini milanesi. Di Kanon, invece, non si è saputo più niente. Il remake dello storicoCyborg 009, prodotto in Giappone nel 2001 in 51 episodi, ha come sottotitoloThe cyborg soldier.I diritti dovevano essere stati presi dalla Mondo Home Entertainment, assieme a quelli diGhost Sweeper Mikami. Da questo trafiletto non è chiaro se ci riferisce, per un eventuale passaggio tv, a entrambe le serie o solo aMikami(effettivamente poi arrivata su Italia 1). Un altro trafiletto su qualche numero successivo di Benkyo! scioglie i dubbi e poneCyborg 009in mano alla Eagle Pictures di Ciro Dammicco, da mandare in onda assieme aBeybladeeYu-Gi-Oh!, che in effetti abbiamo visto su Italia 1 . Sempre nel trafiletto più sopra si fa riferimento alla serieAtom, importata dalla Columbia Pictures. Altro non è che il remake del 2003 dello storicoAstro Boy: alcune voci sostenevano che anche questo titolo fosse stato opzionato per un passaggio sulle reti del Biscione. Ma, come per Cyborg 009, anche di Astro Boy non si è saputo più nulla della eventuale edizione italiana. Un bel mistero è rappresentato della serie animata dedicata aGhost in the Shell. Il periodo è lo stesso: primissimi anni 2000.Stand alone complex(S.A.C.) pareva infatti un titolo a cui Mediaset fosse interessata, ma siamo nel campo delle semplici voci di corridoio.Tra il 2006 e il 2007 è uscito in home video per la Panini. Le notizie di una eventuale edizione italiana di questo anime in 38 episodi, trasmessi in patria tra il 1990 e il 1991, si perdono nelle voci da fanzine.Effettivamente non ci sono notizie certe riguardo l’acquisizione della serie. Diverso è il caso diMeitantei Fabre, ovveroL’ispettore Fabrè.Sigla italiana già pronta, serie doppiata e persino annunciata per la messa in onda, è saltata all’ultimo minuto per motivi sconosciuti.Sarebbe dovuta andare in onda nelle mattine dei weekend di Italia 1 del 2008, ma venne sospesa e da allora i diritti sono scaduti. Caso speciale, che merita un approfondimento, èAkazukin Cha Cha.Una moderna Cappuccetto Rosso in un anime che tanti sostengono sia arrivato in Italia con il titoloL’adorabile Lily, passato, in sordina solo una volta (e male), nelle mattine di Italia 1.Tuttavia non c’è alcuna traccia di questa cosa, che sembra essere una leggenda metropolitana, nonostante giri in rete anche un elenco dei titoli italiani degli episodi… The Big Oè un anime molto particolare, che fonde robottoni giapponesi declinati in salsa steampunk all’immaginario pop-gotico di Batman.In America ebbe un successo clamoroso e stando alla notizia che vi allego, era previsto un passaggio televisivo anche sulle reti Mediaset, mai avvenuto. Leggiamo anche che l’opera avrebbe dovuto figurare nel catalogo Yamato Video, ma anche lìThe Big Onon si è mai visto, né in videocassetta né in Dvd. L’arrivo in Italia di Utena è stato voluto dalla Yamato Video, che opzionò il titolo (venduto nei mercati comeUrsula’s Kiss)evitando un’eventuale forte censura della Mediaset. Ne abbiamo parlatoin questo articolo, ripercorrendo la sua storia editoriale. E se nei primissimi anni 2000 la serieLa rivoluzione di Utena(già doppiata e adattata dalla Yamato) era stata annunciata per il defunto canale Gay tv, da questo articolo scopriamo che anche Mediaset, alla fine, avrebbe dovuto trasmetterla. Peraltro in edizione integrale.