GLI ALBI DEI (NON) SUPEREROI: DAI DIFENSORI A CONAN

Nella primavera del 1973 l’Editoriale Corno fa uscire due nuovi quattordicinali di 48 pagine ciascuno dedicati ai supereroi Marvel, che vanno ad aggiungersi ai quattro già esistenti: l’Uomo Ragno, l’Incredibile Devil, i Fantastici Quattro e il Mitico Thor.Uno dei nuovi albi è dedicato a Capitan America, con gli X-Men in appendice. L’altro,Gli Albi dei super-eroi, è un concetto innovativo perché presenta a rotazione ben otto supereroi… anche se, forse, nessuno di loro supereroe lo è veramente. I personaggi, creati nei primi anni settanta, sono quasi tutti lanciati in America dopo l’uscita di scena di Jack Kirby. Si noti che Stan Lee, prudentemente, dopo l’abbandono di Kirby non osa “creare” più niente, lasciando tutto in mano ai suoi giovani collaboratori. Il numero uno degli Albi è dedicato a un trio che, in apparenza, ha tutti i crismi supereroici:I Difensori. Però se guardiamo bene la bella copertina disegnata daNeal Adams, di veri supereroi non ne troviamo.Sub-Marinerè un principe anfibio che ha devastato periodicamente New York sin dai tempi della Seconda guerra mondiale,Hulkè un mostro che ha devastato tutto il mondo e ilDottor Strangeè un mago che combatte per salvare l’universo. In realtà si tratta di un terzetto di reietti, o qualcosa del genere. Nel copyright nella seconda di copertina troviamoGhost Rider, che in realtà non uscirà negli Albi dei super-eroi ma in appendice all’Incredibile Devil. La prima delle due storie dei Difensori, uscita in America nel 1971, è scritta daRoy Thomase disegnata daRoss Andru: le chine diBill Everettgli conferiscono un che di grezzo. Tutti e tre i personaggi del gruppo sono stati creati da autori della golden age: Sub-Mariner da Bill Everett, Dottor Strange da Steve Ditko e Hulk da Jack Kirby (gli ultimi due “insieme” a Stan Lee). Yandroth, sedicente “scienziato supremo”, ha organizzato le cose in modo che tutte le bombe atomiche esplodano alla sua morte, e per tirare le cuoia gli manca pochissimo. Il Dottor Strange con i suoi due anomali alleati, che riunisce per la prima volta, riesce a scongiurare il pericolo. Altrimenti non saremmo qui a raccontarlo. Diamo subito un’occhiata all’elenco completo dei numeri degli Albi dei super-eroi, divisi per gli otto personaggi, pubblicato nell’ultimo numero, il 49. Il numero 2 degli Albi dei super-eroi è dedicato al semidioWarlock, che è anche l’unico del branco classificabile come autentico supereroe. Nato nei Fantastici Quattro di Stan Lee e Jack Kirby con il nome diLui(He), è una sorta di apollineo Silver Surfer dorato.In questo numero del 1972 riceve un nuovo nome e un nuovo costume (precedentemente era in mutande) ispirato a quello diCapitan Marveldella Fawcett. Gli autori sonoRoy ThomaseGil Kane. Il verboso Thomas, pupillo di Lee, è l’autore della maggioranza dei supereroi dei primi anni settanta, in genere rimasticature di quelli creati nel passato da autori più fantasiosi. Il neocubista Gil Kane è un ottimo disegnatore e sarebbe più grande ancora se non avesse la deprecabile abitudine di tirare via. In seguito, addirittura, disegnerà direttamente a china senza fare le matite.Nei primi episodi di WarlockDan Adkinslo inchiostra ottimamente, ma si nota come nelle ultime tavole delle storie Kane si stanchi perdendo mordente. L’Alto Evoluzionistaè un personaggio piuttosto interessante, anche se sottovalutato, creato da Stan Lee e Jack Kirby (quindi dal solo Kirby) nelle pagine di Thor. Inutile spiegare le sue origini, perché lo sta facendo lui stesso in questo flash-back. Nello spazio l’Alto Evoluzionista incontra il bozzolo di un altro personaggio secondario di Jack Kirby: Lui. Essendo definito solo con il cognome è in un certo senso innominabile come il dio della religione ebraica, alla quale appartengono sia il religioso Kirby sia il laico Lee: dalla fondazione negli anni trenta fino agli anni sessanta la Timely/Atlas/Marvel è composta quasi unicamente da ebrei, come la maggioranza delle altre case editrici di comic book (questo elemento etnico-religioso alla base dei supereroi andrebbe studiato con cura). L’Alto Evoluzionista spiega al suo nuovo amichetto imbozzolato che, dall’altra parte del Sole, sta per creare ed evolvere ultrarapidamente una “Contro-Terra” (idea presa in prestito dal film del 1969 “Doppia immagine nello spazio”). In pratica una Terra 2 come quella della Dc Comics, solo che questa si trova nel nostro stesso universo e dovrebbe essere priva di violenza: l’influenza hippy dell’epoca, mescolata al cristianesimo, si fa prepotentemente sentire. Con Roy Thomas e i suoi amici al seguito, la Marvel si riempie di autori cristiani e “sessantottini” che portano una estetica diversa nei comic book. Anche se in questo caso Thomas si rifà abbastanza esplicitamente al messianico Silver Surfer di Stan Lee eJohn Buscema. Dopo avere creato la Controterra, come il Dio dell’Antico testamento l’Alto Evoluzionista si sente stanco e riposa. Ne approfitta l’Uomo-Bestia, il tizio che l’Alto aveva fatto evolvere insieme ad altri animali nel vecchio episodio di Thor. Scarsamente riconoscente, come Lucifero con Dio, il lupacchiotto umano ci mette lo zampino e così il male finisce per inquinare anche il nuovo mondo. Warlock assiste impotente dal bozzolo. Alla fine Lui/Warlock riesce a sbozzolarsi, anche se ormai è troppo tardi per salvare il nuovo pianeta dal dilagare della violenza. Sempre come Dio nell’Antico testamento, l’Alto Evoluzionista vorrebbe eliminare la nuova umanità distorta dal diav… dall’Uomo-Bestia, con una sorta di diluvio universale. Warlock, novello Gesù Cristo più che Noè, lo ferma assicurando che riuscirà a redimere i controterrestri scendendo tra loro. Nel secondo episodio, pubblicato sempre dal numero 2 degli Albi dei super-eroi, sulla Controterra un gruppo di hippy-apostoli si unisce a Warlock per contrastare i piani dell’Uomo-Bestia e dei suoi accoliti animaleschi.Sulla Controterra ci sono alcune differenze: per esempio, il Dottor Destino è un bravo ragazzo e nessuno lo può negar. Poi questa vicenda sulla Controterra va un po’ a puttane, tanto che Warlock lo crocifiggono pure (per chi non avesse ancora capito che si tratta del messia).Lo riprenderà lo sceneggiatore-disegnatore Jim Starlin, facendogli vivere quelle avventure spazial-trascendentali che gli piacciono tanto. Il terzo degli Albi dei super-eroi è dedicato aDracula, il vampiro creato dallo scrittore Bram Stoker, incongruamente reclutato nell’universo Marvel, dove come vampiro figurava in maniera più appropriata il fantascientificoMorbius.Bella, come al solito, la copertina diNeal Adams. I testi sono del mediocreGerry Conway(in seguito sostituito dal discontinuo ma comunque ben più validoMarv Wolfman), i disegni diGene Colan, altro autore interessante (benché fotografaro). Qui rovinato dal ripasso dello stesso Colan, che non è mai stato capace di inchiostrare. Dopo alcuni numeri, alle chine arriva l’ottimoTom Palmer. Frank Drake e la fidanzata Jeanie hanno la pessima idea di viaggiare insieme a un loro amico in Transilvania, la regione della Romania famosa per la leggenda di Dracula. Finiscono in un castello, dove l’amico di Frank trova un’antica tomba… … dalla quale stacca stupidamente il punteruolo di frassino dallo scheletro sul quale era conficcato. L’amico di Frank, che poi non era così tanto amico, viene fatto fuori mentre Jeanie finisce vampirizzata. Per Frank Drake inizia la lunga saga che lo vede affrontare Dracula in ogni numero di questa serie. Tra parentesi, Drake e Dracula hanno la stessa etimologia che deriva dadrago.Questa serie di Dracula viene adattata nel 1980 in un lungometraggio animato giapponese dal titoloYami no teio kyuketsuki Dracula(da noi semplicemente “Dracula”), di Minoru Okazaki (regia) e Akinori Nagaoka (character design). Il numero 4 degli Albi dei super-eroi presenta un personaggio che mi piaceva particolarmente:Ka-Zar, il Tarzan al quadrato. Il suo nome era stato dato negli anni trenta aun tarzanide delle pulpdiMartin Goodman, editore della Marvel, ma il personaggio così come lo conosciamo è stato ricreato di pacca daJack Kirby(eStan Lee, va be’) in un numero degli X-Men. Si ispira chiaramente a Thun’da diFrank Frazetta, anche per la tigre con i denti a sciabola che lo accompagna.Ka-Zar vive in una foresta tropicale collocata nell’Antartide, con una manifesta doppia contraddizione: nel Polo Sud fa un freddo becco ed è notte per sei mesi l’anno.Bella la copertina diGil Kane. All’interno troviamo uno degli ultimi lavori marvelliani realizzati da Jack Kirby, per la prima seriea solodi Ka-Zar.Ecco la storiellina iniziale, che pubblichiamo perché ogni tavola dovrebbe essere studiata attentamente dagli aspiranti disegnatori di fumetti che non vogliono fare dei noiosi fotoromanzi, cometutta l’opera di Kirby, del resto. Nel numero 5 degli Albi dei super-eroi tornano i Difensori, il 6 è il primo numero diLicantropus, personaggio uscito in America nel 1972 con il nome Werewolf by Night.Con Dracula e altri, Licantropus rappresenta il tentativo di rilanciare i classicipersonaggi dell’orroreche tanto successo avevano riscosso nella prima metà degli anni cinquanta. I testi sono del modestoGerry Conwaye i disegni dell’interessanteMike Ploog, un autore che ha preso il segno semirealistico del geniale Will Eisner (di cui era collaboratore in una rivista illustrata di argomento militare). Jack Russel è banalmente condannato da una maledizione a diventare lupo mannaro. La singola storia meglio scritta fra quelle pubblicate dagli Albi dei super-eroi è la prima diLuke, uscita nel numero 7. Copertina diJohn Romita(Sr), all’epoca art director della Marvel. I testi sono del bravoArchie Goodwin, già direttore e autore dei primi fumetti diZio Tibia, e i disegni diGeorge Tuska, inchiostrati suggestivamente daBilly Graham(non Gram, come riportato nella prima pagina dell’edizione italiana).Letta oggi potrebbe sembrare roba scontata, ma ricordiamo che è uscita nel lontano 1972. L’attore Nicolas Coppola ha preso il cognome d’arte Cage da Luke Cage, perché da giovane era un fervente lettore dei fumetti Marvel. Finora l’unico vero supereroe che abbiamo visto negli Albi è il semidio Warlock, possiamo considerare tale anche un “eroe a pagamento”? Praticamente una guardia del corpo di lusso?Il personaggio è interessante, peccato che i superpoteri si riducano alla semplice superforza: Goodwin è un ottimo sceneggiatore, ma non sa inventare i personaggi. Nel numero 10 degli Albi dei super-eroi arrivaRed Wolf, inizialmente creato da Roy Thomas e John Buscema nelle pagine dei Vendicatori.Copertina diNeal Adams. I testi sono diGardner Fox, storico autore della Dc Comics cacciato quando questa casa editrice alla fine degli anni sessanta ha iniziato a marvellizzarsi. Fox allora è andato proprio alla Marvel, ma c’è rimasto poco per incompatibilità stilistica. I disegni sono dell’incoloreSyd Shores, salvati dalle mirabili chine diWally Wood. In questa serie del 1971, Red Wolf è stato “trasportato” dall’età attuale dei Vendicatori al vecchio Far West.Dopo il nero Luke, ora abbiamo un pellerossa: il clima sociale in America sta cambiando radicalmente a seguito della contestazione degli studenti e delle minoranze etniche. Arriviamo all’ultimo e più importante eroe degli Albi dei super-eroi:Conan il Barbaro. Creato negli anni trenta per la pulp “Weird Tales” daRobert E. Howard, nel 1970Roy ThomaseBarry Smithlo ripropongono a fumetti, rilanciando il personaggio: merito loro se negli anni ottanta finisce per diventare protagonista di alcuni film di successo. In particolare, sono eccezionalmente evocativi i disegni dell’inglese Barry Smith, che sulla base dello stile kirbesco ne crea uno personale. Nel numero 27 degli Albi viene chiesto il giudizio dei lettori sui personaggi presentati. E i risultati sono abbastanza scontati. In questo periodoStan Leefa un salto a Lucca, alla principale manifestazione fumettistica italiana. Come dice la didascalia, nelle foto vediamo anche Luciano Secchi, il direttore generale dell’Editoriale Corno, nonché sceneggiatore di Alan Ford con lo pseudonimo di Max Bunker. La pagina viene pubblicata dagli Albi dei super-eroi e le altre testate dell’Editoriale Corno. Il numero 49 degli Albi dei super-eroi è l’ultimo. La serie chiude perché se molti compravano gli albi di Conan, ben pochi leggevano Red Wolf.Il limite delle serie antologiche è proprio questo: all’inizio il lettore compra tutti i numeri, poi solo quelli con i personaggi più interessanti, e l’editore non capisce più quante copie deve stampare per ogni singolo albo. Nella controcopertina, al posto del numero 50 degli Albi dei super-eroi, troviamo l’annuncio del primo numero della serie di Conan, personaggio ormai disegnato da John Buscema, con Ka-Zar come secondo. Sauro ! Io per una storia del fumetto americano scritta da te sarei disposto a spendere 30 euro e sarebbero meglio spesi di quelli per il libro di Sean Howe pieno di toni scandalistici ma senza mai prendere posizione. Hai buon gusto, non c’è che dire. Ottimo, però Howe posizione la prende. Quanto immaginato collettivo c’è in questa collana! E quante straordinarie invenzioni! Ancora oggi mi stupisco che Warlock sia stato pubblicato: già lo dici, Sauro, ma il bronzeo eroe è Gesù Cristo, viene mandato da Dio Creatore a salvare la (Contro)terra dal maligno, raduna attorno a sé i discepoli, muore sulla croce, dopo tre giorni risorge e… incontra Hulk! Ok, qui la storia Marvel diverge leggermente dalle Sacre Scritture, però… fa-vo-lo-so!