GIOVANNI BOLDINI RITRAE LA MODERNITÀ FEMMINILE

“Perfida Divina! Domani non dimentichi il mantello bianco!”. Così, alla vigilia di una seduta di posa, scrisse il pittoreGiovanni BoldiniaMademoiselle de Nemidoff, una delle più note mezzosoprano della Parigi dellaBelle Epoque. Dopo averla vista e ascoltata all’Opéra di Parigi, Boldini, come spesso gli capitava con le belle signore, se n’era invaghito, invitandola a fargli da modella. Nonpoteva certo immaginare che, quello presentato al “Salon de la Societé Nationale des Beaux-Arts” del 1908, sarebbe diventato uno dei ritratti più famosi della sua lunga carriera artistica, icona di stile e raffinatezza. Nello splendore dei suoi trent’anni circa, Vera de Nemidoff, nata nel 1879 a Odessa (allora città dell’Impero russo), ci appare fasciata in un elegantissimo abito di “haute couture” in seta nera che fa risaltare le spalle candide, la generosa scollatura e il collo a cigno, sul quale poggia il bel viso di un ovale perfetto. L’acconciatura alla moda, le labbra rossissime appena dischiuse in un accenno di sorriso, gli occhi neri e profondi, contribuiscono tutti insieme a trasmettere all’osservatore l’impressione di trovarsi davvero di fronte a una dea,“perfida”, come scritto dallo stesso Boldini, perché tentatrice. Finalmente libere non solo dalle stecche di balena che, al di sotto degli abiti, ne limitavano i movimenti, ma soprattutto dai formalismi di una società ancora sostanzialmente bigotta e conservatrice, le signore che facevano a gara per farsi immortalare dal più famoso ritrattista di quei tempi, soltanto nel suo studio potevano veramente essere se stesse, abbandonando falsi pudori e convenzioni prestabilite. Lui, Monsieur Boldini, le amava tutte indistintamente, poco importa se attrici, cantanti o aristocratiche, talvolta non solo in senso platonico, e le ritraeva come loro si aspettavano che facesse, in tutta la loro femminilità. La Signorina de Nemidoff, fiera e anticonformista come soltanto una diva può essere, è così raffigurata in una posa dinamica, come se stesse recandosi a teatro, proprio nell’attimo in cui si sbilancia leggermente per afferrare con la mano destra la pelliccia che le è appena scivolata via dalle spalle, scoprendole. Vero e proprio antesignano del glamour, Giovanni Boldini, con la sua arte, riesce ancora a farci sognare a occhi aperti davanti a dipinti che già all’epoca furono definiti dalla critica“vivaci, irrequieti e incantevoli”. “Ritratto di Mademoiselle de Nemidoff”, Giovanni Boldini, 1908 Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati con* Commenta You may use theseHTMLtags and attributes:
Nome* Email* Sito Web Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.