DYLAN DOG SPOSA LA PROPRIA AUTODISTRUZIONE

DYLAN DOG SPOSA LA PROPRIA AUTODISTRUZIONE

L’albo diDylan Dogaveva successo grazie alla straordinaria bravura dello sceneggiatoreTiziano Sclavie alla sua idea di scrivere un fumetto horror in stile brillante. In seguito, tutti gli imitatori di Dylan Dog hanno fallito perché hanno riprodotto la parte horror senza l’altrettanto fondamentale parte brillante. Mettere insieme due ingredienti così diversi è difficile e faticoso.Arthur Conan Doyleodiava scrivereSherlock Holmesper la difficoltà di coniugare il senso di mistero delle avventure, dovuto all’apparente irrazionalità degli avvenimenti, con la loro spiegazione assolutamente razionale.Provate a leggere i racconti e i romanzi di Sherlock Holmes, godibilissimi anche oggi proprio grazie allagrandefaticacostata all”autore. A un certo punto, pur di non dover scrivere più quelle storie rompicapo, Conan Doyle decise di uccidere Sherlock Holmes. Poi, per le richieste dei lettori e per sete di guadagno, l’autore tornò al supplizio facendo resuscitare il personaggio. A differenza di Arthur Conan Doyle, che ha sempre fatto fronte alla complessità di scrittura richiesta da Sherlock Holmes, Tiziano Sclavi ha pian piano semplificato (e banalizzato) Dylan Dog.Soprattutto da quando Sclavi si è staccato dalla sua creatura la componente brillante è andata persa, salvo per qualche battuta di Groucho, l’assistente di Dylan Dog. Quindi non stupisce il calo di interesse verso un personaggio ormai diventato ordinario. Un errore di Sclavi è stato anche quello di non avere cercato autori altrettanto bravi nel genere brillante e in quello orrifico. Paiono quindi inutili le continue trasformazioni del personaggio degli ultimi anni basate su altri aspetti. Sono cambiamenti che assecondano i gusti degli autori, le mode del momento, e che permettono di usare una scrittura poco complessa. Tutto viene ridotto a colpi di scena, l’uno più mirabolante dell’altro. Si veda, per esempio,l’annunciato matrimoniodi Dylan Dog con il socio Groucho, al di là del fatto che sicuramente non sarà definitivo. Da proiezione dei desideri dello sceneggiatore/lettore sfigato che si scopa irrealmente una bella ragazza in ogni episodio, l’astratta eterosessualità di Dylan si trasforma improvvisamente nel suo opposto, diventando una bandiera dei diritti gay. Magari come curiosità funzionerà per vendere un numero, ma alla lunga rappresenterà l’ennesimo tassello distonico (come, per esempio, il demenziale crossover con Batman) che porta aldepotenziamento dell’identitàdel personaggio. Un lettore che ha sempre visto in Dylan Dog un eterosessuale al quadrato, non può immaginarlo omosessuale. Anche se questo matrimonio in realtà non avverrà, ormai, attraverso le anticipazioni promozionali, la confusione sulla sessualità del personaggio è già in atto. E la perdita di coerenza porta alla disaffezione.In ogni caso, se si sente l’esigenza di presentare un eroe omosessuale, si può sempre creare un nuovo eroead hoc. Cosa si può aggiungere ancora, se per i soliti conformisti anche il colpo di scena più assurdo diventa una figata pazzesca quando contiene un “messaggio socialmente importante”? Niente, a meno di voler passare per omofobi e razzisti, e ricevere altri insulti stereotipati che le anime belle amano distribuire a piene mani. Anche le prime storie Dylan Dog mandavano messaggi politico-sociali? Sì, ma la loro presenza era meno invasiva e la maggioranza dei lettori si limitava a sopportarli, di certo non leggeva gli albi per questo motivo.“I mostri siamo noi”veniva interpretato come un efficace slogan sulla condizione dei lettori adolescenti, nient’altro.Allo stesso modo, la canzoneMa non è una malattiadiGianfranco Manfrediera la mia colonna sonora esistenziale di ragazzo. L’unica strada praticabile da Dylan Dog sarebbe quindi quella inversa, quella che lo facesse tornare al perfetto equilibrio tra horror e situazioni brillanti. Dove le situazioni brillanti concorrevano ad amplificare in maniera stupefacente l’irruzione dell’horror, lasciando il lettore senza fiato. Ma ormai la strada di Dylan Dog e di altri personaggi Bonelli attuali porta altrove, lontano dal fumetto popolare e vicino a vecchie riviste d’autore come Comic Art, che, per quanto interessanti fossero, vendevano poche migliaia di copie. Le serie bonelliane presentate con il nuovo marchioAudacene sono un esempio lampante. L’unico modo per cercare di vendere copie sarebbe tornare a seguire il gusto popolare. Se la gente va a vedere i film della Marvel, per quanto siano stroncabili dal punto di vista filologico, e se in edicola vendono bene solo i settimanali “giornalistici” frivoli, per quanto idioti siano, significa che all’intrattenimentopesantela grande maggioranza del pubblico preferisce l’intrattenimentoleggero. Quello che una volta proponeva anche gli albi Bonelli, e spesso senza rinunciare alla qualità. Questa storia è un idiozia assoluta, leggendola si vede chiaramente che era stata pensata per Rania, ma siccome i lettori non l’hanno mai accettata, anzi la odiano, il rancoroso e acido Recchioni a messo su il matrimonio farsa con Graucho. Dato che i due rimangono etero. Per me dovrebbe far morire il nuovo ispettore e rania e poi tornare a fare il dylan dog acchiappa mostri potrei anche suggerirvi dei titoli per gli albi nuovi e riabilitare Bloch come commissario