CORRADO ROI NEGLI HORROR DELLA UNIVERSO

CORRADO ROI NEGLI HORROR DELLA UNIVERSO

I personaggi classici dell’orrore, come licantropi e vampiri, non venivano trattati dallaCasa Editrice Universodei fratelliDel Ducanelle diffusissime testateIntrepidoeIl Monello, che nei loromomenti di gloriasfioravano rispettivamente le 600mila e le 500mila copie vendute ogni settimana.Draghi o dinosauri e qualche strega sì, per il resto al massimo si ruotava intorno al fantasy o alla fantascienza. Soprattutto all’avventura, al giallo e al western. Nelle serie un po’ particolari come“Aldilà della Realtà”o“Psycostoria”le vicende paurose sono inserite in una cornice psicologica, quindi priva di esseri mostruosi. Invece vengono usate le figure premonitrici e i fantasmi, questi ultimi a iosa, magari sulla scia di sceneggiati televisivi italiani di successo degli anni settanta comeIl segno del comandoeRitratto di donna velata. In questo articolo non prenderemo in considerazione i fumetti del più eclettico e recente settimanale della Universo,Bliz(nato nel 1978), dove in una serie fa la comparsa la parola horror: ci limiteremo alle due testate classiche. Abbandonando in parte la tradizione “anti-mostri”, verso la fine degli anni ottanta, dopo più di un decennio di successi cinematografici horror comeLa notte dei Morti Viventi,Zombi,SuspiriaeInferno,le figure classiche di questo genere particolare iniziano ad apparire timidamente anche sulle pagine de Il Monello e dell’Intrepido. Nel 1987, con “Il principe e il Male”, scritto daA. Musso(Agrippino o Antonino Musso?) per Il Monello parte la serie chiamata semplicemente“Horror”, senza un personaggio principale. In queste pagine illustrate daFabrizio Busticchisi rende omaggio per la prima volta proprio ai classici dell’immaginario horror fino a quel momento esclusi dalle pagine del settimanale. Fabrizio Busticchi(1953-2017) comincia l’attività professionale come illustratore per il Corriere d’Informazione (vecchio quotidiano del pomeriggio del Corriere della Sera) e i periodici Rizzoli, per proseguire con i fumetti delCorriere dei Ragazzi, poi diventato Corrier Boy, dove disegna la serie diEdge, sceneggiata da Raffaele D’Argenzio. Passato alla Universo illustra vari episodi autoconclusivi creando un sodalizio artistico conLuana Paesani. I due legheranno i lori nomi alla serie di Antonino MancusoVictor King, vagabondo del tempo. In coppia lavorano anche per lo sfortunato settimanale Full della Bonelli fino alla chiusura. Busticchi disegna il predecessore di Martin Mystère di Alfredo Castelli, ovveroAllan Quatermainper il settimanale Supergulp. In parallelo alla produzione fumettistica, i due lavorano per il mercato pubblicitario. Successivamente producono molti episodi diMister No, alcuni diDemian, diSaguaroe diNathan Neverper la Sergio Bonelli Editore. L’ultimo lavoro della coppia, concluso da Mario Jannì, vedrà la luce sul Maxi Nathan Never n. 17. (Nel numero 68 della rivistaInkdella Menhir Edizioni c’è una lunga intervista a Luana Paesani a cura di Paolo Forni, con i dettagli della loro carriera insieme, oltre a un articolo dedicato specificatamente a Fabrizio Busticchi). Dopo il viaggio tra le figure classiche dell’horror del cinema in bianco e nero la serie prende il suo corso con un episodio scritto dai veteraniGraziano e Claudio Cicogna(autori del celebreSorrow), illustrato daMario Cubbino. Mario Cubbino(1930-2007) esordisce nel campo dei fumetti disegnandoPantera Biondadi Enzo Magni (1950). Poi passa aNat del Santa CruzeRoy Dallasper l’editore Tristano Torelli. Per lo studio di Rinaldo D’Ami, a cavallo degli anni cinquanta e sessanta, produce fumetti di ogni genere per la Fleetway, trasferendosi anche in Inghilterra. Tornato in Italia, firma degli episodi diPecos Billdi Angelo Fasani oltre a collaborare con gli editori francesi Lug e Aventures & Voyages. A fine anni sessanta viene chiamato da Renzo Barbieri alla Erregi per disegnare i fumetti di vari tascabili tra cuiJungla(quandoStelio Fenzonon riesce a stare al passo con la produzione) e poi, per la successiva Edifimetto sempre di Barbieri, il mostroWallestein. Nel 1973 inizia a lavorare per il Corriere dei Ragazzi, disegnandoL’Ombradi Alfredo Castelli. Quindi, per il successivoCorrier Boy, disegna episodi scritti da Mino Milani e il westernEdge, scritto da Raffaele D’Argenzio. Da 1976 insegna disegno alla Scuola del Castello di Milano e collabora con la Universo disegnandoDoting DougsuBliz, sempre dei fratelli Cicogna, eHawkdi A. Musso suIntrepido, oltre alle copertine di Bliz. Negli stessi anni per la Astorina delle sorelle Angela e Luciana Giussani disegna un episodio di Diabolik e prosegue come inchiostratore di alcuni albi della serie, fino al 1998. Siamo arrivati a un autore che all’oscurità e alle tematiche horror/splatter ha legato il proprio nome:Corrado Roi, colonna portante di Dylan Dog che non ha bisogno di presentazioni per i lettori di oggi. Prima di lavorare per la Bonelli, Roi ha prodotto una notevole quantità di fumetti per le testate della Casa Editrice Universo, spaziando tra i vari generi. Come la miniserieSettimana Bianca, scritta daPatricia MartinellieIl Telaio Incantato, epopea fantascientifica dei fratelli Cicogna. Ecco un suo fumetto per la serie “Horror”, sempre firmato da Musso, che pubblichiamo per intero. In questo caso abbiamo alcuni mostri con una spruzzata di Alien. Sviluppando il genere horror, la Casa Editrice Universo produce anche miniserie con personaggi fissi (okay, qualcuno muore nel corso della storia) e di episodi a puntate. Scritta probabilmente daAgrippino Musso(diamo il suo nome alla “A.” viste le tematiche e lo stile dei dialoghi),I Guerrieri della Lucesi avvale ancora dell’interpretazione grafica diFabrizio Busticchi, molto fotografico e con una forte sensibilità cromatica e di composizione della pagina. Per i personaggi vengono spudoratamente usate le fattezze degli attori in auge negli anni settanta e ottanta, amalgamandoli in un cast immaginario. Infine, sulle pagine dei settimanali Universo arrivano anche gli zombi. Con uno dei fratelliMussoai testi eRanchoai disegni, ovvero Ilario Ranucci: disegnatore della celebreWestern Family, scritta dai fratelli Cicogna. Da segnalare che Rancho, negli anni sessanta, ha disegnato molti episodi di Kriminal e Satanik della Editoriale Corno. Dopo il 1987, anno in cui inizia e finisce la serie chiamata “Horror” su Il Monello, nelle pubblicazioni Universo seguono anche alcune storie autoconclusive con un approccio horror, non legate a una serie particolare. Ne segnalo alcune dell’inizio degli anni novanta su Intrepido, diventatoIntrepido Sport. La prima, nella quale appare un mostro, è scritta daAndrea Mantellie disegnata daE. Badia Romero(1938-1984), che ha lavorato per leriviste horror della Marvele per la striscia ingleseModesty Blase, e per la Universo su molti “liberi” alternandosi a Esteban Maroto nella serieDarkdi Antonino Musso.Andrea Mantelli è stato il creatore deL’Uomo di Richmondper Lanciostory, diSmith & Wessonper Il Corriere dei Ragazzi,Xenioe la serieRallyper l’Intrepido, le ultime due disegnate da Paolo Ongaro. Un altro episodio di questi “liberi horror” èNero su Neroscritto da A. Musso (A. o A.? Il tormentone!) e disegnata daUmberto Sammarinicon uno stile più fotografico del solito, se si fa il paragone con i suoi primi lavori per la Universo. Professionista romano dalla lunga e varia carriera scomparso recentemente. Il suo tratto deciso, qui arricchito con colori piuttosto forti dall’effetto psichedelico, ci accompagna in una vicenda di “tagliente” quotidianità. Concludiamo conAndrea MantellieFabrizio Busticchi, con l’assaggio di una storia dedicata agli orrori della guerra. © Degli aventi diritto Fonte:Comic Cargo Team