CONAN IL BARBARO NEI LIBRI, FUMETTI, FILM, CARTONI FINO AD AMAZON

Amazonnel 2018 ha avviato la produzione di una serie tv suConan il Barbaro, l’eroe creato nel 1932 per la rivista pulpWeird TalesdaRobert Ervin Howard, divenuto, anche se non immediatamente, uno dei personaggi più inflazionati tra carta stampata, cinema e tv ormai al pari di Tarzan, Sherlock Holmes, Dracula e Harry Potter. Per i profani che conoscessero Conan solo per i film con Arnold Schwarzenegger, abbiamo deciso di stilare un piccolo “atlante” sul materiale principale riguardante il mondo del nostro eroe. Pronti a fare un viaggetto indietro nei millenni fino alla Cimmeria dell’era hyboriana?Let’s go! Sebbene si sia suicidato a soli 30 anni, lo scrittore texanoRobert Ervin Howard(1906-1936) ha lasciato una mole incredibile di racconti di ogni genere: western, noir, storici eccetera.Tuttavia verrà ricordato sempre come il padre della moderna narrativa sword & sorcery, grazie alla creazione di eroi leggendari come reKull di Valusia, lo spadaccino puritanoSolomon Kane, il re celticoBran Mac Morn, l’avventurieraDark Agnes di Chastillione soprattuttoConan il Barbaro, avventuriero vagabondo destinato a divenire re di Aquilonia, il più grande regno dell’immaginaria era hyboriana (12mila anni fa). Robert E. Howard (1906-1936) A differenza del fantasy classico di tipo fiabesco, i personaggi di Howard sono mossi da motivazioni più terrene e meno nobili, in un contesto più adulto e concreto. Lo stesso Conan è unmercenarioche non esita a uccidere e diventare un ladro quanto capita l’occasione. Quando si ritrova a combattere mostri e stregoni, praticamente in ogni storia, lo fa per mettere le mani sul loro tesoro, più che per guadagnarsi il sorriso della damigella in pericolo di turno. Che comunque poi si porterà a letto, o dove capita. Conan il Barbaro nella copertina di Weird Tales, la rivista pulp che lo ha pubblicato dal 1932 Tuttavia, Howard con Conan intendeva muovere una critica all’umanità civilizzata, cioè quella del nostro presente, seguendo un po’ le mode vitalistiche di inizio Novecento. Infatti anche il nostro energumeno in perizoma di pelliccia ha un suo codice d’onore a cui non verrebbe mai meno: è incapace di mentire, non torce un capello agli inermi e se qualcuno gli si dimostra leale fa di tutto per toglierlo dai guai. Illustrazione di Wally Wood per una ristampa dei racconti di Conan il Barbaro del 1957: il “look” del personaggio è già definitivo Quando Howard morì lasciò alcuni frammenti di racconti inediti, completati in seguito dai colleghiEdward Lyon Sprague De CampeLin Carter.Esistono così due versioni del ciclo di Conan. Quello ufficiale è composto dal materiale scritto interamente da Howard quando era in vita (una ventina di racconti e il romanzoL’Ora del Drago, pubblicato anche con il titoloConan il Conquistatore), e l’altro comprende anche il lavoro di Sprague de Camp e Carter: otto racconti in più, la poesiaCimmeriae il saggioL’Era Hyboriana. La versione totalmente howardiana èreperibilein un volume unicoMondadoricurato dall’espertoGiuseppe Lippi.Invece il ciclo arricchito è stato stampato in Italia nell’ormai lontano 1994, in un bel cofanetto dell’Editrice Nord, esauritissimo e introvabile. La saga completa di Conan il Barbaro conservata dall’autore dell’articolo Negli anni sessanta la Ballantine Books ristampò in edizione tascabile le avventure di Conan il Barbaro con le stupende copertine diFrank Frazetta, decretando l’inizio della vera popolarità di un personaggio ormai semidimenticato. Quando non c’erano gli effetti speciali della computer graphic bastava il pennello di Frazetta Cosicché, nel 1971 laMarvelacquistò i diritti del personaggio per realizzare sia adattamenti a fumetti dei racconti originali sia avventure inedite, scritte daRoy Thomase disegnate prima con uno stile sofisticato daBarry Smithe poi dal michelangiolescoJohn Buscema. Copertina di Barry Smith (in seguito diventato Barry-Windsor Smith) Copertina di John Buscema Furono due le testate Marvel dedicate a Conan che durarono per un quarto di secolo, fino a metà anni novanta: il comic book a coloriConan the Barbariane la rivista in bianco e neroThe Savage Sword of Conan, nel formato di Vampirella e delle altre testate dellaWarren. In seguito i diritti di Conan passarono allaDark Horseper alcune nuove serie e miniserie (interessanti quelle scritte daKurt Busieke illustrate daCary NordeTomas Giorello). A partire dal 2019 i diritti sono tornati alla Marvel. Il primo volume di Hachette Di recente, The Savage Sword è stata ristampata in due edizioni con copertina rigida: una dellaPanini Comics(per librerie e fumetterie) e una dellaHachette(per le edicole). Il ritorno, forse troppo supereroico, di Conan alla Marvel Scrivendo i primi dueCallaghan,Corvo Rosso,L’Uomo dai Sette CapestrieApocalypse Now,John Miliusha dimostrato di sapere raccontare storie di eroi più grandi del mondo che li circonda, e artefici da soli del proprio mito. Il regista giusto per il personaggio giusto, insomma. Milius e il Barbaro Il suoConan il Barbaro(1982) non solo lanciò Arnold Schwarzenegger, ma sdoganò il genere fantasy sul grande schermo, spianando la strada a pellicole anni ottanta più o meno fortunate (Krull, Legend, Ladyhawke, Willow, ma anche trashate comeThe Barbarians & Co.dell’italianoRuggero Deodato). Nel film l’aspetto fantasy è un po’ carente, giusto qualche serpentone gigante, e Schwarzy è un Conan più meditabondo e introverso rispetto al selvaggio impulsivo di Howard, ma Milius ricrea e amplifica lo spirito dei racconti trasformando l’avventura in un’epopea di formazione sul trionfo della forza di volontà del singolo, con tanto di echi pseudonietzschiani. Il tutto reso ancor più epico dalla soundtrack diBasil Poledouris, forse il più grande esempio di musica classica contemporanea creata per il cinema. Poledouris omaggia i suoi maestri, da Wagner aiCarmina BuranadiCarl Orfffino a Prokofiev, e non sfigura nel confronto. Milius aveva previsto una trilogia, maDino DeLaurentiise sua figliaRaffaelladecisero di imprimere alla saga un tono più commerciale.Conan il Distruttore(1984) fu diretto dal veteranoRichard Fleishersu una sceneggiatura degli autori Marvel Roy Thomas e Gerry Conway. Il risultato fu stroncato dalla critica. Io, personalmente, più che un sequel puerile del capolavoro di Milius, l’ho trovato complementare: tanto il primo film celebra l’epica e la filosofia individualista e antimodernista dei racconti originali di Howard, quanto questo ne ricrea l’avventura e la sfrenata fantasia. LaSunbow, casa di produzione che negli ottanta ci ha dato serie animate cult basate sui giocattoli (Transformers, G.I.Joe, M.A.S.K., Jem e le Holgrams, Vola Mio Mini Pony), nel 1994 mise a segno un ultimo successo re-inventando Conan il Barbaro a uso e consumo dei più piccoli.InConan the Adventurer, il nostro eroe vede i suoi genitori trasformati in pietra da Iracond, re degli Uomini Serpente, rettili umanoidi in grado di celarsi dietro sembianze umane. Munito di una spada forgiata con il metallo di un meteorite è in grado di smascherare i rettiliani, Conan si mette in viaggio alla ricerca di una cura, mandando a monte in ciascun episodio i piani di Iracond. Ovviamente i puristi hanno storto il naso di fronte a un simile stravolgimento del personaggio, da cinico e spietato a novello Robin Hood. Eppure, seppure con alcuni debiti verso il buon vecchioHe-Man e i Dominatori dell’Universo, il Conanfor Kidsè una serie avventurosa che si lascia vedere con piacere, grazie anche al cast di comprimari: il selvaggio Zula (in grado di comunicare con gli animali), il mago Lupo Grigio, il vichingo Snag, la bella acrobata Jasmine, e la fenice chiacchierona Fenisio. Tra il 1997 e il 1998 arriva una serie tv figlia del successo diHerculeseXena.Conan the Adventurersi intitola come il cartoon e non se ne discosta granché. Conan viene scelto dal dio Crom per liberare la sua terra, la Cimmeria, dalla tirannia dello stregone Hissah Zul. Suoi compagni d’avventura sono il nano Otil, il guerriero Bayu, il muto Zzeban e la fuorilegge Karella. Anche qui Conan (interpretato dal due volte Mister UniversoRalf Moeller) è molto meno barbaro rispetto alla sua controparte letteraria e fumettistica: gentile con le donne, sensibile ai problemi della gente e così via. In Italia non è mai giunto, ma se amate i telefilm per ragazzi che Italia Uno trasmetteva nel pomeriggio, prima o dopo dei cartoni animati, potete guardare gli episodi in lingua originale su YouTube. Nel 2006 entrò in lavorazioneRed Nails, film animato per l’home video tratto da uno dei più celebri racconti di Howard.Ron Perlman(Hellboy) avrebbe dato la sua voce a Conan, e sarebbero stati della partita ancheMarg Helgenberger(C.S.I.),Clancy Brown(Highlander), eMark Hamill(Star Wars). Purtroppo il progetto si è arenato ed è tuttora in fase di stallo. Peccato. Nel 2011,Marcus Nispel, già artefice dei reboot diNon aprite quella portaeVenerdì 13, si cimenta con la sfida di riportare il cimmero al cinema.Il suoConan the Barbarianè un mix dei due film con Schwarzenegger (senza però l’epica di Milius, né l’ironia di Fleisher), ma resta un’avventura godibile. La CGI permette di ricreare l’era hyborana in tutta la sua magniloquenza fantasy, ma con un inevitabile look che ricorda più i videogame che i peplum d’altri tempi.Stephen LangeRose McGowancome villains portano a casa la pagnotta. Ma il vero piatto forte èJason Momoa, forse il miglior Conan mai visto malgrado le critiche che ha ricevuto. Fisicamente è identico alle descrizioni di Howard: folti capelli neri, occhi azzurri, e un fisico massiccio che non appesantisce l’agilità (non me ne vogliano i fan di Schwarzy, ma affiancato a Momoa, sembra di vedere un giaguaro e un bue scornato). Purtroppo, i fan di tutto il mondo hanno disintegrato la pellicola e a causa del flop al botteghino non vedremo mai un sequel. Se questo non è Conan fatto e sputato, allora cosa sarebbe Aquaman?!? La serie prodotta da Amazon Prime Video avrà come showrunnerRyan Condal(già co-ideatore del telefilm di fantascienzaColony), in collaborazione con uno dei registi diGame of Thrones,Miguel Sapochnick, e il produttore esecutivoWarren Littlefield(Fargo, The Handsmaid’s Tale). Condal si è detto grande fan del personaggio, e ha promesso una serie fedele ai racconti originari di Howard.DopoGoTeSpartacus, la censura tv è certo diventata più permissiva, e forse vedremo davvero il Conan rozzo e violento delle origini, condito con effetti speciali accettabili. Il problema è la scorrettezza politica, dato che Howard, da texano degli anni venti e trenta viveva in una società che gli standard di oggi definirebberorazzista, omofoba e sessista.Insomma, ve lo immaginate un adattamento deLa Fenice sulla Lamain cui Conan esclama“Cane di un negro”?C’è da dire che dopo i primi comunicati del 2018, Amazon non ha dato altre notizie su questa serie… speriamo bene! Omaggio grafico dell’autore dell’articolo a Conan il Barbaro